Non siete stanchi di vivere in una scatola di mattoncini Lego?
La trasformazione digitale non riguarda soltanto il mondo economico, ma sta costringendo anche quello politico-sociale a correre ai rimedi ad un evoluzione in continuo sviluppo e che, considerato che la storia non ha la retromarcia, non è possibile fermare.
Il paradigma Aristotelico-Newtoniano
I primi passi in questa direzione li ha fatti il mondo matematico-fisico all’inizi del secolo scorso quando Einstein rivelò al mondo l’equazione che tutti quanti conosciamo anche senza essere scienziati: E=mc^2
In sostanza tutto l’impianto costruito sulle teorie newtoniane era diventato obsoleto alla luce delle scoperte fatte da A. Einstein, adesso con forte ritardo se ne stanno accorgendo le materie giuridico-economico-sociale.
Supponiamo adesso che l’universo sia una scatola contenente mattoncini Lego. I mattoncini rappresentano le persone fisiche o giuridiche. Immaginate ora le infinite combinazioni possibili che hanno a disposizione i nostri mattoncini combinandosi fra di loro, creando coppie, famiglie, aziende, città… creando interazioni socio-economiche. Si tratta di una filosofia “cosale” dove è necessario individuare oggetti e forme ben precisi su cui costruire un modello, alla stregua del Meccano.
Pensate al film Star Wars dove esistono dei robot che sono in grado di pilotare astronavi, è una conseguenza della filosofia “cosale”, l’IA era solo un progetto e pertanto era impensabile che le navicelle si muovessero da sole, mentre adesso stiamo progettando automobili autonome in grado di muoversi nelle città senza la presenza a bordo di un essere umano.
Il paradigma aristotelico-newtoniano ha avuto i suoi meriti, ma oggi non risponde più alle esigenze di una società matura dell’informazione, cioè una società in cui le aspettative dei suoi membri assumono il digitale come un fenomeno scontato.
Stiamo quindi passando da una filosofia “meccanicistica” ad una filosofia “relazionale”
dove al centro di tutto non ci sono più le “cose” (intese come proprietà, oggetti, società, aziende…), ma le relazioni.
Nuova filosofia genera nuovi modelli
Basti pensare alla rete come modello e non un meccanismo, in questo caso al primo posto vengono i collegamenti e non le cose che passano in secondo piano essendo formati dalle intersezioni dei collegamenti. Oltretutto è più difficile finire ai margini di un sistema perchè si è sempre al centro di una serie di collegamenti.
In tal senso si stanno già muovendo nel settore economico-finanziario con la creazione delle valute digitali come il Bitcoin ovvero una valuta che si scolla dalla fiducia in uno stato (è denaro, non una moneta coniata da una banca nazionale), ma che è legata alla blockchain e valutata dal mercato causandone l’oscillazione del valore.
Sarà complicato capire le opportunità date da questo nuovo modello di filosofia-relazionale per poter affrontare il futuro con nuovi strumenti, perchè quelli che abbiamo usato finora non saranno in grado di aiutarci per le sfide che dovremo ancora affrontare.
In EVE abbiamo ben chiaro il concetto di relazione perchè è uno dei nostri elementi fondanti ovvero persone che collaborando e facendo rete ottengono delle preziose sinergie fra di loro e che come spazio di manovra hanno scelto il web.
PS: io sono cresciuto con i giocattoli della Lego e tutt’ora sono un loro grande fan.
Filippo Casarin
Founder EVE ELITE VALUE EXCHANGE
Grazie Filippo per condividere le tue riflessioni così piene di significato. Mi piace la “Filosofia Relazionale” perché è in linea con il mio pensiero: sono le persone e la loro capacità di collegarsi, scambiare ed unire energie a fare la differenza!
Sono d’accordo con te sul fatto che bisogna iniziare a pensare al futuro del business con una prospettiva diversa, dove la rete diventa un modello e non semplicemente un meccanismo. Una sfumatura mica da poco!