NEMICI ED AMICI DEL CONTROLLO

Un articolo di Alessandro Carli

Ho già affrontato il tema del Controllo, associato al Potere, in un precedente articolo (https://eveplatform.it/come_avere_piu_potere_e_controllo/), ma solo per evidenziare la natura di questo binomio, dove uno non può veramente esistere senza l’altro e come invece si rafforzano o indeboliscono a vicenda.

In questo articolo, scenderò invece più nello specifico di questa facoltà che è il Controllo, troppo spesso e troppo a lungo mal compreso o perfino demonizzato.

Più che una facoltà, il Controllo è una necessità, poiché senza di esso non è possibile fare praticamente nulla e tutto viene lasciato al caso.
Piuttosto, è importante capire quale tipo di Controllo s’intende applicare, nelle nostre vite, poiché uno ti consente di far accadere ciò che vuoi vedere realizzato nella tua vita – a livello lavorativo, relazionale, spirituale, ecc. – mentre l’altro ti saboterà e renderà un inferno la tua ed altrui vite.

Esistono due modi per far accadere le cose che vogliamo realizzare…
Il primo è a spinta: è il modo meccanicistico ed antisistemico, quello che ci spinge a ricercare un tipo di controllo diretto… quello che viene usato quasi esclusivamente da quasi tutti, con cui cerchiamo, con le nostre sole forze, di ottenere ciò che per noi è importante, nel tentativo di sedare le nostre paure, le nostre insicurezze, le nostre angosce.

Al contrario, poiché il nostro focus è tutto rivolto all’esterno, a ciò che va “aggiustato” là fuori affinché si adegui alle nostre necessità, questo controllo risulterà alla fine debole e, soprattutto, precario.

Alla fine, ciò che si ottiene veramente è solamente più stress, più ansia, più crisi, più conflitti, per non parlare delle nefaste ripercussioni sulla nostra Autostima e sulle nostre capacità di favorire condizioni di Abbondanza.

E poi c’è il secondo modo, che è a tiro: è il modo naturale e sistemico (quindi sostenibile), quello in cui ricerchi un tipo di controllo indiretto, dove non vai ad intervenire all’esterno per creare artificiosamente delle condizioni di pseudo-controllo, bensì assecondi quegli eventi esterni, anziché contrastarli, affinché si realizzino le condizioni che porteranno a soluzioni solide e stabili.

In questo modo, tu diventi la causa degli eventi che scaturiranno grazie alle tue nuove strategie sistemiche. In altre parole, tu non vai ad aggiustare qualcosa che si è già verificato, reagendo di conseguenza, ma crei di fatto gli eventi desiderati assecondando la natura stessa dei sistemi.

Questo ti pone in una posizione completamente diversa da quella precedente, poiché ti consente di giocare d’anticipo. Non stai controllando nulla, di fatto, ma è proprio assecondando la struttura stessa dei sistemi che ottieni un autentico Controllo!
È una modalità del tutto nuova di interpretare il controllo e proprio per questo spaventa… ma è anche l’unica sostenibile, soprattutto in un contesto in continua evoluzione come quello in cui viviamo.

Vediamo quali sono le modalità con cui viene applicato il Controllo diretto ovvero indiretto.

MODALITÀ DIRETTA (ANTISISTEMICA)

Imposizione – Si tratta della modalità più veloce e diretta, dove chi esercita il Controllo impone a qualcuno di fare (o meno) certe cose o comportarsi in un certo modo in virtù della sua posizione e, quindi, del potere che detiene più o meno ufficialmente. Laddove esista una qualche forma di gerarchia (politica, sociale, lavorativa, familiare, ecc.), questo è senza dubbio il tipo di Controllo più usato e anche quello che suscita le reazioni più forti. Molto poco sostenibile.

Manipolazione – Laddove la relazione non preveda una chiara gerarchia e ci si ritrova quindi sostanzialmente fra pari, questa è la modalità più usata da chi vuole comunque esercitare un Controllo che benefici soltanto lui/lei. Si ricorre all’inganno, al ricatto, instillando nell’altro sensi di colpa, ecc. Moralmente molto più discutibile del precedente, ma essendo più subdolo, è più facile portare avanti il “gioco”… almeno finché l’altra parte non si sveglia.

Razionalità – Questo è un modo diretto ed antisistemico per assumere maggiore Controllo su se stessi. La persona che usa questa modalità è solitamente molto sensibile e, per questo, si sente più vulnerabile. Pertanto, al fine di non consentire alla sua emotività di tradirlo, come in passato dev’essere accaduto più volte, sceglie illusoriamente (ed inconsapevolmente) di assumere il Controllo “tappando” la sua emotività e di relazionarsi solo a livello razionale.

Remissività – Un’altra modalità per mantenere un’illusione di controllo sulla propria vita è quella di essere remissivi verso chi viene considerato più forte: ad esempio verso una persona fisicamente più robusta o intellettualmente più forte o socialmente/lavorativamente più autorevole o quant’altro. Per non alterare certi “equilibri”, ci si annulla (o quasi) nei confronti di altri pur di garantirci una qualche forma di pseudo tranquillità o sicurezza.

Fuga – Lotta e fuga sono due istinti basici, optando per la prima se si ritiene l’avversario alla nostra portata o per la seconda quando ci si sente più deboli. “Fuggire” non significa soltanto rifiutarsi di affrontare qualcuno fisicamente, ma anche di prendere delle posizioni precise, di aprirsi, di farsi conoscere, di coinvolgersi, ecc.

Come tutto ciò che è antisistemico, questo tipo di Controllo mira a porre rimedio a qualcosa che non si gradisce o ad evitare che si presenti: in altre parole, s’interviene direttamente sul problema.
Il Controllo indiretto, invece, non interviene sul problema, in essere o possibile, ma mira a creare le migliori condizioni affinché gli eventi si presentino più favorevolmente.
Ecco come.

MODALITÀ INDIRETTA (SISTEMICA)

Conoscenza – Capire cosa sono i sistemi – cioè i vari ambienti che frequentiamo ed in cui operiamo: coppia, famiglia, lavoro, comunità, società, ecc. e quali noi stessi siamo – come funzionano e come rispondono alle nostre azioni, ci mette nelle condizioni di interagire in modo ottimale con essi, facendo in modo che le loro risposte siano costruttive e desiderabili per noi.

Comunicazione – In senso lato significa interagire costruttivamente con qualsiasi sistema, ma nello specifico significa instaurare una comunicazione aperta, franca e diretta con gli altri. È fondamentale essere disponibili ad ascoltare le reali istanze di chi ci parla/scrive e ad essere chiari in ciò che trasmettiamo, capire a fondo i reciproci bisogni ed aspettative.

Proattività (Anticipare) – Come dicevo, il modo migliore e più veloce per avere Controllo sugli eventi è quello di crearli, giocando d’anticipo. Tuttavia, è basilare che le strategie e le azioni che mettiamo in atto siano sistemici, cioè che siano allineate con le leggi della Natura (sistemiche), in modo tale da prevenire qualsiasi “attrito” che potrebbe compromettere la qualità degli eventi.

Genuinità – La Trasparenza è una precisa legge della Natura ed è dunque di vitale importanza interagire con gli altri e coi vari ambiti in cui operiamo mostrandoci per quello che siamo, proviamo e pensiamo. La stragrande maggioranza delle persone si rifiuta di farlo per non rendere facile ai malintenzionati di far loro del male. In realtà, è vero il contrario: davanti all’opacità di qualcuno, istintivamente le persone si “difendono” attaccando; mentre al contrario, si rilassano.

Applicare un Controllo reale è più facile ed efficace di uno fasullo e messo in atto per i propri esclusivi interessi. Tuttavia, richiede una consapevolezza ed un’apertura profonde.

Ma il ritorno non ha prezzo.

Alessandro Carli

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Difficilmente una persona può raggiungere un grado di Autorevolezza apprezzabile se non capisce a fondo le dinamiche del Controllo.
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