Cambiamento dall’Interno
Un articolo di GIOVANNI CARDINALE
Si parla di continuo di cambiamento. Una buona percentuale dei post su LinkedIn si occupa di questo argomento. Se ne parliamo così spesso, vuol dire che è qualcosa di cui abbiamo realmente bisogno.
Ma che cosa significa cambiamento? Noi, anche se spesso ne abbiamo paura, gli diamo normalmente una connotazione positiva, perché in realtà cerchiamo un miglioramento della nostra condizione attuale, che vista la nostra insoddisfazione richiede per l’appunto un cambiamento.
Quando raggiungiamo una solida condizione economica, molto spesso cambiamo. Come prima cosa la macchina, ne compriamo una più prestigiosa, poi la casa e in fine moglie/marito.
Ma in questo caso i cambiamenti si compiono fuori di noi. I cambiamenti ci cambiano e ci rendono a lungo termine spesso infelici o addirittura anaffettivi.
Allora perché aspettare, perché perdere tanto tempo prezioso e tutta quanta questa energia. Incominciamo a vivere da oggi, da adesso, cercando dentro di noi quello che oltre la materia e la busta paga ci rende veramente felici.
Il poeta tedesco Heinrich Heine, che visse un’esistenza molto infelice, scriveva che “La felicità è una ragazza facile”. Una grande verità. Ma proprio per questo vale la pena provarci! E poi, tutti possono cambiare, non è detto che non possa nascere il grande Amore come nel famoso film con Julia Roberts e Richard Gere. Tutti o quasi tutti possono cambiare!
Inoltre, la felicità è una sensazione e come tale non offre nessuna garanzia di stabilità. In quanto sensazione è anche soggetta alla legge della polarità. Possiamo sentirci felici ed essere consapevoli di esserlo solo se conosciamo la sensazione opposta, ossia la tristezza o l’infelicità in genere.
Molto spesso, inoltre, quando cerchiamo il cambiamento, non pensiamo al nostro cambiamento personale, ma piuttosto a quello degli altri o delle contingenze esteriori.
È più semplice cambiare le carte che cambiare il gioco, ma se incominciamo a cambiare le carte alla fine il mazzo si assottiglierà e il gioco finirà da solo. Noi ci ritroveremo soli e qualcun altro, da qualche altra parte, a quel punto, starà giocando con le nostre carte.
Non ci resta che lavorare duramente su noi stessi, capire quello che realmente ci rende felici il più stabilmente possibile e scommetterci sopra con tutti i nostri pensieri, azioni ed energie.
Per un cambiamento sincero è reale, che ci porti alla stabilità interiore e a una crescita autentica, abbiamo bisogno però di una buona dose di coraggio, fiducia in noi stessi, tantissima consapevolezza, fantasia e per finire tanta creatività.
Siamo noi gli artefici della nostra realtà, tocca solo a noi e a nessun’altro selezionare gli ingredienti ancora mancanti e aggiungerli uno alla volta, nel calderone, mescolando il tutto lentamente da destra a sinistra e stando attenti comunque a non scuocere.
Essere creativi di natura, “creativi dichiarati”, facilita sicuramente il processo. Comunque è anche vero che la maggior parte di noi, da bambino, una volta era creativa. Nasciamo creativi, ma poi con gli anni la nostra individualità, volente o nolente, si deve uniformare al pensiero comune, alla società…, ma il fanciullino dentro di noi di pascoliana memoria, magari seppellito sotto le macerie, è sempre vivo e reclama di tornare alla luce. Il “coming out” non è mai un processo semplice e richiede impegno e consapevolezza.
Siamo quello che siamo, la somma, la sottrazione, la divisione, la moltiplicazione di tutto quello che abbiamo respirato, ascoltato, visto, toccato, mangiato… e la somma dei nostri incontri nella vita, importanti o meno, ma quel fanciullino dentro di noi, vi assicuro che è sempre lì in silenzio. Ora se solo riusciamo ad avvertire il suo richiamo da sotto le macerie, siamo già sulla buona strada perché solo lui ci può aiutare.
Liberiamolo! Spostiamo con delicatezza i sedimenti che vi si sono depositati sopra negli anni, portiamolo alla luce, guardiamolo dritto negli occhi, che sono i suoi e nostri. Impariamo a guardare il mondo con questi nuovi occhi ritrovati, facciamoli parlare con le nostre parole, rimpariamo a giocare, a saltare, a ballare, a gridare, a cantare, a volare…
Il solo, unico e autentico cambiamento è quello che viene dalle profondità del nostro sé, dall’intimo desiderio di vivere in armonia con la Vita, la nostra, ora e adesso, senza sprechi, senza proroghe e inutili perdite di tempo.