“L’Intreccio Inevitabile: Corpo, Mente ed Emozioni”
Un articolo di Ana M. Alvarez
Questo fine settimana mio marito e socio Alessandro, si trovava per lavoro in una località termale del nord Italia. Per lui, il bagno nelle acque termali rappresenta un momento terapeutico e ispiratore.
Non c’è modo migliore di fare business che godendosi il benessere fisico e psichico, condividendo momenti di relax e piacere.
Nel mio caso, per fare altro esempio, mi sento in pace lavorando con i miei animali vicino, nel paradiso della campagna andalusa in cui vivo (e dove ho scelto di lavorare).
So che qualcuno starà pensando “sì, ma però…” perché potrebbe sembrare un lusso eccessivo, ma per lui è (come lo è per me) una conquista personale, un “lusso professionale” che si concede e che ama vivere.
Credo che ognuno di noi debba avere la possibilità di perseguire ciò che ritiene bene per sé, sia sul lavoro che nella vita quotidiana. Ognuno di noi merita di lavorare in condizioni che favoriscano il benessere e l’equilibrio personale, trovando il proprio sentiero verso una vita soddisfacente e appagante.
È un dato di fatto che noi esseri umani siamo complessi poiché viviamo su diversi “piani di coscienza”, percependo la vita (lavoro compresso) attraverso corpo, mente ed emozioni, che riflettono i tre distinti livelli di realtà in cui esistiamo… ci sarebbe anche un livello di coscienza superiore, trascendente, che si riferisce allo spirito… ma lasciamolo un attimo da parte (ma non troppo).
Il corpo rappresenta il nostro livello più tangibile e fisico di esistenza, dove sperimentiamo sensazioni fisiche, percezioni sensoriali e interazioni con il mondo esterno. È attraverso il corpo che percepiamo il mondo materiale e interagiamo con esso.
La mente, d’altra parte, è il luogo dei pensieri, delle idee, delle credenze e dei processi cognitivi. È attraverso la mente che elaboriamo informazioni, prendiamo decisioni e formuliamo concetti astratti. Questo livello di coscienza ci permette di riflettere sul passato, immaginare il futuro e analizzare il presente.
Le emozioni costituiscono un altro piano di coscienza che ci connette con il nostro mondo interiore. Attraverso le emozioni, sperimentiamo sentimenti come gioia, tristezza, paura, amore e molto altro ancora. Le emozioni influenzano le nostre percezioni, le nostre decisioni e il nostro comportamento più di quanto siamo disposti ad ammettere.
Viviamo simultaneamente su questi diversi livelli di realtà, ciascuno dei quali contribuisce in modo unico alla nostra comprensione del mondo e di noi stessi.
Il Dr. Mario Alonso Puig, medico chirurgo spagnolo, nonché conferenziere e autore di diversi libri dedicati al mindfulness, afferma: “L’essere umano è un insieme di realtà complesse che possono essere distinte ma non separate. (…) Per questo ci sono molte volte in cui si pensa ciò che non si dice, si dice ciò che non si pensa, si dice ciò che non si sente e si sente ciò che non si dice.”
Bello interessante… Ogni aspetto di noi stessi è intimamente connesso agli altri, senza possibilità di separazione eppure sono distinti e differenti.
Non possiamo ignorare l’influenza reciproca tra corpo, mente e emozioni, neanche quando si tratta di lavoro.
Nel contesto aziendale, dove le persone sono (o dovrebbero essere) al centro del business, diventa indispensabile considerare ogni dimensione dell’essere umano.
Riconoscere e rispettare questa interconnessione significa adottare un approccio che va oltre i tradizionali indicatori di successo e ti spinge ad abbracciare una “visione olistica” del lavoro, delle persone e della propria vita… un invito il mio, di lunedì, a cercare di produrre e promuovere il benessere fisico, mentale, emozionale (eppure spirituale) attraverso il nostro lavoro. Per noi e per gli altri.
Che ne pensate?