RIORGANIZZA IL TUO PASSATO IN 6 FASI
Un articolo di Alessandro Carli
Non possiamo fare niente per cambiare ciò che nel passato ci ha procurato dolore, ma possiamo fare molto affinché non continui a farci male ed a condizionare il nostro presente e futuro.
I dolori che ci portiamo dietro dal passato sono di tre tipi: quelli legati a qualche abuso (fisico, sessuale o psicologico) od evento traumatico subito durante l’infanzia (es. divorzio dei genitori o anaffettività da parte degli stessi); quelli legati ad eventi subiti passivamente (bullismo, violenza e discriminazioni di vario tipo, licenziamenti, perdita di una persona cara, malattie, ecc.) a prescindere dall’età; e quelli legati a situazioni, eventi o comportamenti (propri o altrui) che abbiano interessato il proprio sistema di valori.
I primi sono i più perniciosi perché un bambino è totalmente indifeso e non riesce a razionalizzare ciò che gli è accaduto, favorendo così lo sviluppo di una mentalità da vittima o, nei casi più seri, perfino vere e proprie patologie.
Dato il “peso” di questa prima tipologia di trascorsi, la riorganizzazione del passato richiede interventi professionali (psicologici) ben più forti e di lunga durata. Per la terza tipologia, invece, ritengo che possa rivelarsi molto utile; mentre per la seconda – una specie di via di mezzo tra la prima e la terza tipologia – sebbene non in modo determinante, questo esercizio può comunque innescare una presa di coscienza che invogli ad approfondire il proprio stato ed intraprendere un percorso finalizzato a ristabilire un giusto equilibrio.
Dolore e Sofferenza
Prima d’iniziare, è importante fare un distinguo tra dolore e sofferenza. Il dolore è ciò che ci colpisce dall’esterno o dall’interno (come nel caso di una malattia) e che può essere di tipo fisico od emotivo. Per quanto forte possa essere il dolore, prima o poi finisce sempre e ciò che proviamo in seguito è sofferenza.
Non è più ciò che ci ha procurato dolore a farci male, ma i pensieri che associamo all’accaduto. Ad esempio, qualcuno mi ha fatto del male, procurandomi un forte dolore (a livello fisico e/o emotivo). Tuttavia, dopo un tot di tempo quel dolore non ha più motivo di essere, ma continua a tormentarmi il pensiero di ciò che è successo: la mia incapacità di reagire, quindi la mia inettitudine, facendomi provare anche sentimenti di colpa, di inadeguatezza e magari perfino di vendetta.
Tuttavia, se colui (o l’evento) che ci ha fatto male è responsabile per il nostro dolore,
per la nostra sofferenza i responsabili siamo solo noi.
Sebbene difficile da digerire, questa è in realtà un’ottima notizia, perché se siamo noi stessi ad alimentare la nostra sofferenza, abbiamo anche il potere di smorzarla!
La decisione, spesso difficilissima, che ognuno di noi deve prendere è: lascio libero sfogo alla mia sofferenza prendendomela con qualcuno di preciso (o tutti, Dio compreso!) o voglio liberarmene e tornare ad uno stato di pace?
Le 6 fasi per ritrovare Serenità e Forza
Se decidi di restare con la tua sofferenza, sappi che sarai il solo a farlo ed il mondo andrà avanti lo stesso. Se, invece, vuoi riprenderti la tua vita, allora le prossime 6 fasi possono aiutarti a farlo.
- Prendi un evento del passato che ritieni ti abbia condizionato negativamente.
A titolo di esempio, prendiamo una situazione in cui ti sei presentato impreparato da un cliente e che, quindi, non soltanto hai perso la vendita, ma il cliente ti ha in qualche modo umiliato (anche se poi non era quella la sua intenzione, tu l’hai vissuta così). È una situazione del terzo tipo.
- Descrivi quali siano state, per te, le conseguenze di quell’evento
Questa è la fase più impegnativa perché devi cercare di ricordare quante più conseguenze possibili e non solo quelle “materiali”, ma anche quelle emozionali e morali. In questo caso, a livello professionale ti è costato il lavoro perché il cliente ha poi parlato col tuo titolare dicendogli che era rimasto sorpreso della tua incompetenza e superficialità e che avevi svilito l’immagine della tua azienda. Inoltre, hai perso molta fiducia in te stesso, sentendoti un perdente e portandoti così ad accettare un lavoro da impiegato che non ti dà alcuna soddisfazione. Per non parlare del risentimento per essere stato trattato in modo così umiliante da quel cliente, nonché la paura che ora hai di confrontarti con gli altri.
- Scrivi tutto quello che hai fatto per “compensare” quelle conseguenze
Le “compensazioni” sono decisioni che hai preso o che potresti decidere di prendere per porre in qualche modo rimedio ai tuoi errori. Spesso, queste compensazioni sono inconsce e vengono messe in atto senza alcun apparente legame con l’accaduto del passato. È quindi importante discernere bene le tue decisioni passate a partire da quell’evento. Ad esempio, hai deciso di fare corsi di vendita, di rimetterti a studiare, d’imparare a parlare in pubblico, di avere più cura di te e di ciò che indossi, di frequentare “circoli” e network professionali, di fare meditazione, ecc.
- Quali sono le “compensazioni” che ti hanno dato (o che potrebbero darti) i migliori risultati
Fra tutte, ritieni che quelle che più hanno contribuito a rimetterti in carreggiata sono state l’imparare a parlare in pubblico ed avere più cura della tua immagine.
- Descrivi in che modo queste compensazioni hanno contribuito a renderti più forte, migliore.
Avere più cura della tua immagine ti ha aiutato a rafforzare la tua sicurezza (che era stata quasi azzerata) e ad entrare più facilmente in relazione con gli altri. Parlare in pubblico ti hai aiutato a capire di essere capace di trasmettere a tua volta sicurezza ed autorevolezza… e divertirti nel farlo!
- Descrivi come puoi usarle ancora per crearti un nuovo futuro.
Entrambe queste compensazioni riguardano la capacità di creare un forte impatto sugli altri e sebbene, da solo, potrebbe creare più problemi di quanti ne risolve, non c’è dubbio che la tua influenza si potrà sentire in molte altre aree, diventando, un punto di riferimento per molti. Da usare con molta oculatezza!
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Se l’articolo ti ha incuriosito e ritieni che valga la pena approfondire alcuni aspetti, t’invito a richiedere una Focus Session gratuita con me dove andremo ad approfondire questi aspetti:
- a) Come usare le esperienze passate per rafforzare il tuo presente/futuro;
- b) Capire cosa ti hanno lasciato in “eredità” le brutte esperienze del passato (nel privato o lavoro) e sfruttarle a tuo vantaggio;
- c) Cosa puoi fare, da subito, per compensare le conseguenze di quelle esperienze;
- d) Quali nuovi opportunità possono aprirti questi eventi.
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