ENTUSIASMO A LAVORO

QUANTO INCIDE L’ENTUSIASMO SULLA PERFORMANCE?

Un articolo di Cecilia Di Pierro

 

ENTUSIASMO – IL MIO LEITMOTIV

 

“O che l’è di fori”?

Direbbe un lettore fiorentino leggendo il mio Articolo.

Che c’entra con la Traduzione e l’Interpretariato?

Ho deciso di fare uno “strappo alla Regola dei miei Articoli”, con il benestare della responsabile Redazione, Ana, per far capire quanto l’Entusiasmo giochi per il mio lavoro un ruolo tanto importante quanto la competenza e la Professionalità.

 

L’Entusiasmo è il primo segno esteriore della felicità a lavoro, in quanto è ciò che risalta (per questo scritto con la “E” maiuscola). È il modo in cui la felicità può essere incarnata in vari tipi di lavoratore: che sia imprenditore, dunque vive pienamente in azione e ha bisogno di azione per vivere, Interprete e Traduttore nel caso specifico, la sostanza non conta.

Entusiasmo, motivazione, voglia: qualsiasi sia la definizione di quel che stai cercando e che ti manca, è di certo un punto fondamentale per l’attività professionale in generale, per la traduzione e l’interpretariato in particolare, riferito al mio ambito di attività.

Premesso che

Lungi da me l’idea di scrivere un Articolo sulla motivazione, o sui meccanismi di coaching, non è di mia competenza – I give the floor to Mr. Bertoldi, Mr. Carli and Mrs. Veronica Spinella, or to whom it may concern – (Cedo la parola a chi di competenza).

Nel nostro lavoro abbiamo ogni giorno rapporti con numerosi clienti, operanti in moltissimi settori diversi tra loro, e possiamo di certo confermare che essere entusiasmati per la nostra attività lavorativa è il motore propulsore più potente ed efficace per ottenere i risultati desiderati.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, un Articolo sull’importanza dell’Entusiasmo nella mia attività.

Ma se proprio questo Entusiasmo è ciò che ti manca? A volte può capitare di avere dei periodi no, o di non trovare la motivazione adeguata sul lavoro; don’t panic, but don’t delay!

Non prometto l’America, dico di avere scoperto l’America con il mio Entusiasmo.

Un continente random, non casuale: oh my Boss!

 

You can’t start a fire without a spark

Numero 1: hai definito un obiettivo? No goal? No job.

Ricordate la Numero 1 di Paperon de Paperoni?

La prima moneta che ha dato origine alla rinomata ricchezza del Papero più conosciuto al mondo.

Definire un obiettivo è per me il primo elemento fondante della mia attività di traduzione e interpretariato.
Iniziare ogni giornata allo stesso modo, senza aspettative, non è certo la modalità che può portarti ad essere felice di quello che fai. E a volte questo non ci è dato direttamente dal datore di lavoro, nel caso di attività come Traduttori o Interpreti dipendenti, o da se stessi, nel caso di libera professione, o free lance se preferite il termine inglese (Traduttrice, ogni tanto ricordati di parlare e scrivere in Inglese).

In other words

Vuoi arrenderti così facilmente? Di certo no!

 

No Surrender

Forse avrete sentito parlare del mio inizio di attività come Libera Professionista – “Mamma l’hai ripetuto mille volte” direbbe mio figlio – Se così fosse chiedo scusa per Repetita Iuvant.

L’età incide, i vari ostacoli incontrati lungo il percorso pure.

Che cosa mi ha spinto a tentare la sorte, lasciando il certo per l’incerto?

Insoddisfazione per il posto di lavoro, logoro, sicuro dal punto di vista retributivo, ma poco edificante in termini di gratifica.

Ne consegue:

se il tuo attuale posto di lavoro non ti offre obiettivi interessanti, gioca d’anticipo e poniti tu almeno un piccolo obiettivo importante per te, da raggiungere nel breve periodo.

Definire gli obiettivi è fondamentale.
Gli addetti ai lavori sapranno che si tratta di un meccanismo psicologico chiamato “goal setting”.

Definire gli obiettivi, nel caso di Traduttori e Interpreti, permette di riflettere sul significato intrinseco dell’attività svolta, rendendoci consapevole dell’importanza del nostro operato. Ponendoci un obiettivo concreto, possiamo dedicarci al suo raggiungimento pianificandone le mosse, i tempi e i fattori di verifica.

Per iniziare con il piede giusto, è importante scegliere un obiettivo che possa aiutarti davvero ad aumentare la tua motivazione.

In che modo seleziono i miei obiettivi?

Obiettivo dettagliato

La fantasia va bene, ma definire gli obiettivi contribuisce ad un più facile raggiungimento.

 

  • Obiettivo raggiungibile

In medio stat virtus, anche nel caso dell’obiettivo che devi porti. Se scegli un fine troppo semplice, non trarrai molto beneficio dal suo raggiungimento; se, invece, il livello di difficoltà è troppo alto, rischierai di sentirti più facilmente sconfitto. Scegli un obiettivo impegnativo ma raggiungibile e infine avrai la soddisfazione che cerchi. Sarai un Traduttore e Interprete felice, gratificato e soddisfatto. Non di solo lavoro vive l’Interprete e il Traduttore, ma la gratifica conta!

 

  • Obiettivo credibile

Il primo a crederci devi essere tu! Tra tutte le mete che puoi fissare, scegli quella che pensi di poter raggiungere con le tue forze. Inizia anche da un primo obiettivo più semplice per acquisire sicurezza in te, per poi passare a gradienti sempre più alti.
Obiettivo misurabile. Nulla ha valore se non puoi determinare se hai raggiunto o meno il risultato desiderato. Nella fase iniziale di scelta dell’obiettivo, quindi, ricorda di definire quando puoi dire di aver completato positivamente il tuo compito.

 

Numero 2: perché non chiedere di più dal proprio lavoro? Mission Possible, because We can
Ciò che rende un semplice lavoro un’occupazione entusiasmante, molte volte, non è il contesto che ti circonda, né i compiti che ti vengono affidati dal tuo responsabile, né i colleghi con cui ti trovi a collaborare. Il segreto sei tu. Questo il mio Imperativo categorico.
Se quello che vuoi è avere entusiasmo per il tuo lavoro, inizia dal tuo operato e trasforma ciò che fai in una vera vocazione. Certo, si lavora per vivere e non si vive per lavorare, però è sempre utile aggiungere un po’ di pepe alla propria attività professionale perché le giornate siano costruttive sia per i fruitori dei nostri servizi sia, e soprattutto, per noi stessi.

Il mio lavoro è la base, l’Entusiasmo è la variabile fissa che fa del lavoro una piacevole attività di intrattenimento per i clienti in primis, e per me stessa a seguire.

Inizia allora mettendo sul tavolo le tue potenzialità, al servizio di un contributo più vasto del singolo incarico. Mettendoti in gioco in questo modo otterrai molta più soddisfazione dalle tue azioni, a riprova della bontà del tuo operato e delle tue qualità.

La dimostrazione lampante del successo dell’Entusiasmo a lavoro è la mia recente esperienza come Insegnante di Inglese in alcune Scuole elementari.

Dallo scetticismo iniziale di bambini e genitori siamo passati al successo indiscusso dello spettacolo di fine anno, con il saluto dei bambini alla “Befana Bella”, o i disegni di bambini che mi hanno descritto come “Bear Teacher” (Maestra Orso). A loro è concesso. Comunque, con “Little Bear” (Orsetto): si sono salvati in corner.

 

Numero 3: hai mai coltivato il tuo Entusiasmo?
Non basta essere entusiasti una tantum di quello che hai ottenuto sul lavoro. Sentirti motivato dipende molto dal tuo stato mentale e questo è un altro aspetto su cui ti invito a concentrarti.
L’Entusiasmo è prima di tutto un’emozione, che va alimentata tanto a lavoro quanto più generalmente nella vita.

Non potrei mai rinunciare al mio Entusiasmo.

E si vede dal tono di voce quando canto, insieme ai bambini “We are the Champions” o, addirittura “Man’s Job” (Induction Day). Urlo, tanto per cambiare: Mucho Ruido direbbero gli Spagnoli.

Quante volte ti sei meravigliato nella vita? Quanto spesso ti ritrovi a sorridere di ciò che ti circonda, o di ciò che fai? Ogni giorno capitano delle cose – anche piccole e apparentemente insignificanti, se non ci presti attenzione, che possono modificare il tuo modo di vedere il mondo attorno e, perché no, anche il tuo lavoro.

Ecco perché il terzo suggerimento riguarda proprio alimentare la curiosità, la voglia di trovare il bello nelle cose. Sono solita dire che “La curiosità è indice di intelligenza, a condizione che non sia morbosa”.

Mi piace molto questo Aforisma, la mia “Bischerata” creata ad hoc, per descrivere la mia curiosità innata.

Il risultato? Ti sarà più facile essere entusiasta anche a lavoro, perché gli ostacoli non saranno più così insormontabili da farti paura. Provare per credere.

L’Entusiasmo parla la lingua di Cecilia.

Provate a interpretarla e vi accorgerete che ho ragione. Occhio alla concorrenza: sono molto gelosa del mio Entusiasmo!

 

Numero 4: sicura che il mio lavoro sia quello giusto?
Me lo chiedo spesso e la risposta è sempre la stessa.

Non sono soddisfatta, sono entusiasta. Lavoro: gioie e dolori. Talvolta rogne, spesso soddisfazioni, qualche volta rabbia e indignazione, sovente euforia.

Fa parte del gioco. Se fossero sempre tutto rose e fiori, sarebbe monotono.

Adoro la vita in technicolor.

Per concludere

Il tuo entusiasmo è prima di tutto motivato da ciò che fai, perché ti piace farlo e hai deciso di farlo.

Sono un’Interprete e Traduttrice realizzata.

Ho trovato la strada giusta e questo è il motivo principale per il quale mi entusiasmo.

Se così non fosse, investirei sulla ricerca di un nuovo lavoro senza indugio.

Quello che ho fatto quando ho intrapreso la Libera Professione.

“Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia non sa quel che trova” (Giuseppe Giacosa)

O anche “Chi parte sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca” (Montaigne – Frase indimenticabile anche in “Ricomincio da tre” con il Grande Massimo Troisi)

 

Cristoforo Colombo ha cercato una nuova strada per le Indie. Ha trovato un tesoro inaspettato. Ha scoperto l’America.

Ho lasciato la via vecchia del lavoro dipendente. Ho scoperto la mia America: il lavoro come Libera Professionista!

La novità è stata l’antidoto più efficace per annullare l’incantesimo nel quale mi sentivo incastrata.

 

Sono nata libera

Continuerò ad essere libera ed entusiasta

 

ENTUSIASMO IN TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE

La fortuna aiuta gli audaci

Non credo alla Dea Bendata. Credo all’impegno e all’Entusiasmo. Talvolta credo alle sconfitte, perché dalle sconfitte scaturisce la vittoria.

 

A tutti coloro che riescono ancora ad entusiasmarsi!

Cecilia di Pierro

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