ESTATE. PENSIAMO A UNA SCRITTURA DI VIAGGIO
Vi ho già parlato di Scrittura di Viaggio, e credo sia chiaro il mio punto di vista.
Il viaggio non rappresenta mai solo lo spostamento verso la nuova destinazione che abbiamo deciso di visitare.
Vediamo passo dopo passo il perché.
1 – Chi viaggia si focalizza sulla meta, ossia l’arrivo programmato.
2 – Incontra la risposta alla motivazione che lo aveva spinto a intraprendere quell’avventura.
Ma la meta, se ci fermiamo a ragionare, rappresenta al tempo stesso anche il punto di partenza, al quale faremo ritorno con un diverso bagaglio esperienziale rispetto a quando eravamo partiti.
Prova a guardare da una diversa angolazione.
Sì, perché se la partenza rappresenta il momento essenziale del viaggio, in quanto concretizza una tua decisione, dall’altra riserva al ritorno le delicate fasi di
- consolidamento di identità,
- riconoscimento dell’esperienza acquisita,
- maggior consapevolezza,
che ora ti appartengono e ti definiscono come persona.
Partenza e ritorno rappresentano momenti importanti che meritano di essere approfonditi.
Ti propongo di considerarli da tre diversi punti di vista: psicologico – uno sguardo veloce, non sono una psicologa –, emozionale e motivazionale.
Psicologico
La Partenza:
- Decidere di partire per un viaggio rappresenta un atto di volontà che sancisce il desiderio di cambiamento e di esplorazione.
- Lasciare l’ambiente quotidiano per esplorare nuovi luoghi attiva meccanismi di adattamento e flessibilità cognitiva.
Il Ritorno:
- Al ritorno, la riflessione sulle esperienze vissute durante il viaggio permette di integrare nuove conoscenze e comprensioni riguardo la propria identità.
- Le esperienze acquisite durante il viaggio diventano parte integrante del sé, contribuendo a consolidare una visione più profonda della propria identità.
Emotivo
La Partenza:
- La preparazione per un viaggio genera emozioni di anticipazione ed eccitazione, che possono aumentare il benessere emotivo.
- La partenza offre un’opportunità di pausa dalle routine quotidiane e dagli stress, fornendo un sollievo emotivo che può avere effetti benefici a lungo termine sulla condizione mentale.
Il Ritorno:
- Tornare a casa permette di riflettere su ciò che è stato vissuto – spesso si vivono sentimenti di nostalgia – aggiungendo significato alle esperienze vissute.
- Dopo aver condiviso la vita, anche se per un tempo breve, in luoghi e culture diverse, si può sviluppare un rinnovato apprezzamento per il proprio ambiente e le proprie abitudini, migliorando il benessere emotivo e il senso di appartenenza.
Motivazionale
La Partenza:
- Pianificare un viaggio attiva obiettivi specifici: visitare nuovi posti, o imparare nuove cose, fornisce una forte motivazione, assieme all’impegno a superare eventuali ostacoli.
- La partenza per un viaggio stimola la curiosità e il desiderio di esplorare, fattori chiave per la crescita personale.
Il Ritorno:
- Il ritorno offre un’opportunità per valutare ciò che si è appreso e vissuto durante il viaggio, raggiungendo una maggiore comprensione di sé.
- Le esperienze positive e le sfide superate durante il viaggio rafforzano la motivazione e la determinazione, rendendo la persona più propensa a intraprendere nuove avventure e progetti in futuro.
Un viaggio o una vacanza, quindi, non sono mai solo uno spostamento da un luogo a un altro.
Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce la mia idea di Scrittura di Viaggio.
Intraprendere un viaggio significa rispondere a due esigenze:
– visitare un luogo fino a quel momento sconosciuto ma che ora ha risvegliato il tuo interesse;
– rispondere a un bisogno di esperienze nuove che ti possano arricchire.
Cosa rende speciale un viaggio?
Noi stessi con la nostra unicità.
Perché?
𝑁𝑜𝑖 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜
𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑏𝑎𝑔𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒,
𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜.
Mantenere il contatto con la realtà attraverso la scrittura ti consegnerà, alla fine, la mappa del tuo viaggio, non solo in termini geografici, ma soprattutto riguardo le emozioni che hai vissuto e che si sono via via evolute assieme a te.
Sarebbe forse saggio lasciare che gli insegnamenti più veri – quelli che tu stessa/o hai concepito – vadano perduti?
Non credo. Sono convinta del loro valore, sia in senso assoluto, sia correlato a noi stessi.
Quindi, sotto l’ombrellone o al fresco vicino a una baita, porta anche carta e penna… e lascia che siano i pensieri a guidare la tua scrittura.
Come potresti, utilizzando la scrittura, rendere ancora più straordinario il tuo viaggio?
Il metodo c’è, te lo garantisco.
Ti permetterà di trasformare ogni viaggio in un’avventura di scoperta e crescita personale, un racconto vivo che si arricchirà ed evolverà con ogni tua nuova esperienza.
Immagino di aver sollevato un po’ di curiosità.
Se ti fa piacere potremo parlarne e dedicare del tempo alla tua personale esperienza.