La Cattedrale di Sabbia: comunicazione e manipolazione della memoria.

Un articolo di Pasquale Di Matteo

 

La comunicazione è il pilastro della società. Senza comunicazione non esisterebbero scuola, business, istituzioni, evoluzione.

Ma come cambiano la comunicazione, e di conseguenza la società, se la tecnologia manipola la nostra memoria?

È su questo tema che si sviluppa La Cattedrale di Sabbia, romanzo futuristico di Leonardo Patrignani, ambientato in una Milano del 2045.

La storia segue un protagonista che si trova coinvolto in un complesso sistema di manipolazione della memoria, in un’era in cui i ricordi delle persone possono essere modificati, costruiti o cancellati, e ciò ha un impatto profondo sull’identità e sulla percezione di sé.

Il protagonista cerca di capire chi sta controllando questa tecnologia e quali sono i veri scopi dietro la manipolazione della memoria, mentre si interroga su cosa significhi essere realmente liberi in un mondo in cui il passato può essere riscritto.

L’autore ci conduce in un mondo in cui le vite delle persone sono regolate da tecnologie avanzate, capaci di archiviare e manipolare dati personali, inclusi i ricordi, un argomento che Patrignani presenta come evoluzione futuristica delle tecnologie di cui disponiamo oggi, ma anche delle problematiche che comportano.

Questo romanzo invita a riflettere su come la memoria e la comunicazione, elementi essenziali per la costruzione dell’identità, siano sempre più influenzati e distorti dalle innovazioni digitali.

 

La comunicazione e la memoria nel romanzo

La fragilità della memoria è il tema centrale della trama di La Cattedrale di Sabbia.

Patrignani presenta un futuro in cui i ricordi possono essere manipolati, cancellati e persino riscritti. Una sorta di evoluzione in chiave negativa di quanto avveniva in 1984 di Orwell, dove a essere riscritti erano gli articoli della stampa, in modo da consentire a chi governava di poter affermare di aver avuto ragione.

Nel romanzo di Patrignani, la distorsione non è solo una questione individuale, ma ha profonde implicazioni sociali, poiché la memoria è ciò che ci definisce: è il fondamento dell’identità personale e della continuità del sé.

Senza di essa, non siamo in grado di stabilire una narrazione coerente della nostra vita e perdiamo le basi dei nostri valori. Quando la memoria viene alterata, anche la percezione che abbiamo di noi stessi si trasforma, portando alla disgregazione della nostra identità.

In un’epoca in cui la tecnologia è parte integrante della vita quotidiana, Patrignani affronta un tema più attuale che mai: l’influenza della memoria estesa.

Con questo concetto, il romanzo sottolinea come le tecnologie digitali abbiano progressivamente esternalizzato la nostra capacità di ricordare. Smartphone, cloud, social media: ogni giorno deleghiamo a questi dispositivi una porzione sempre più grande della nostra memoria, affidando a loro il compito di registrare e archiviare momenti di vita che, diversamente, sarebbero destinati all’oblio.

Tuttavia, se la memoria digitale può essere manipolata, significa che chi controlla questi dati controlla anche la nostra percezione del passato, e quindi la nostra identità digitale. Ma se a essere manipolato diventa persino la nostra memoria reale, veniamo spenti come persone e diventiamo automi, marionette i cui fili delle nostre azioni e delle nostre decisioni sono mossi da altri.

 

Comunicazione e identità digitale

Nel romanzo, la comunicazione e la costruzione dell’identità sono strettamente intrecciate.

Nella Milano del 2045, l’”identità di rete” non è solo un riflesso di chi siamo, ma un elemento determinante della nostra esistenza sociale.

Le interazioni virtuali, mediate da dispositivi o piattaforme, influenzano profondamente il modo in cui gli individui percepiscono sé stessi e gli altri; Patrignani illustra come la manipolazione dei dati e la rappresentazione della vita online possano creare distorsioni nelle relazioni interpersonali.

L’identità digitale, come espressione di sé nel mondo virtuale, non è un semplice specchio dell’identità reale, ma una costruzione fluida, influenzata dalla logica delle piattaforme.

L’autore sembra spingerci a ragionare su tale contesto.

Allora, sorge una domanda cruciale: quanto siamo autentici online e quanto restiamo autentici come individui, se virtuale e realtà diventano una cosa sola?

La manipolazione dei ricordi, la possibilità di presentare una versione “ritoccata” di noi stessi, mette in discussione il concetto di autenticità. La digitalizzazione dell’identità porta con sé il rischio di una disconnessione emotiva, dove le relazioni si basano su versioni parziali e talvolta distorte delle persone.

 

L’impatto delle tecnologie sulla comunicazione

La tecnologia ha senza dubbio trasformato la comunicazione umana, offrendo nuove opportunità di connettere il mondo intero, tuttavia, questo progresso porta con sé rischi assai pericolosi.

Patrignani accende i riflettori proprio sul filo sottile che separa il desiderio di essere sempre connessi e la perdita di autenticità che può derivare da tale connessione.

Le tecnologie digitali ci permettono di essere costantemente in contatto con il mondo, ma a quale prezzo?

Nel romanzo, le relazioni umane sembrano sempre più mediate da dispositivi, che riescono persino a controllare la memoria, e la comunicazione diretta, quella faccia a faccia e occhi negli occhi, non solo diventa una rarità, ma rischia di vedere protagoniste due persone irreali, costruite artificialmente da chi ne ha manomesso le memorie.

La Cattedrale di Sabbia ci mette in guardia contro il pericolo di un’esistenza completamente digitalizzata, dove la comunicazione rischia di diventare superficiale e le relazioni perdono la loro autenticità.

La disconnessione emotiva è uno dei temi centrali: la facilità di comunicare digitalmente riduce la profondità delle interazioni, portando a una società in cui le connessioni sono effimere e la comprensione reciproca si riduce, anche in virtù dell’alienazione dell’individuo, che perde la sua autenticità.

Elemento rappresentato bene anche attraverso personaggi che vivono chiusi in una stanza, perennemente collegati nella dimensione virtuale.

 

Etica e comunicazione

La Cattedrale di Sabbia non si limita a descrivere un futuro distopico, ma solleva anche importanti questioni etiche.

La manipolazione dei ricordi è una metafora potente per le preoccupazioni attuali riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati.

Infatti, nel nostro mondo, i dati personali sono il nuovo oro e la loro gestione solleva domande su chi controlli l’informazione e quali siano i limiti etici dei soggetti deputati alla sorveglianza.

Patrignani ci invita a riflettere su un futuro in cui la distinzione tra reale e virtuale è sempre più sfumata, perché, quando i confini tra questi due mondi si dissolvono, le implicazioni per l’umanità diventano inquietanti.

Cosa significa essere veramente liberi se le nostre memorie, e quindi le nostre vite, possono essere riscritte?

Chi controlla e chi controllerà tali tecnologie? A quale scopo?

Chi controlla e chi controllerà i controllori?

Pasquale Di Matteo

Contattaci

Se desideri maggiori informazioni sui nostri eventi, o le nostre news, contattaci compilando questo form.


    Dati amministrativi

    Elite Academy Srl
    Viale Spartaco Lavagnini, 20
    50129 Firenze (FI)

    REA:Nr. FI-644079
    Data:01-04-2016
    P.IVA IT06635650481
    PEC:pec.elite.academy@legalmail.it

    Cap. Sociale I.V.: 25.000 Euro

    Come contattarci

    Elite Academy Srl

    Via I Maggio, 4
    06089 Loc. Miralduolo di Torgiano (PG)

    Tel. +39 3939847400

    email: info@eveplatform.it

    Per la tua sicurezza

    Siamo molto sensibili al tema della riservatezza e della protezione dei dati dei nostri clienti e degli utenti che visitano il nostro sito perché la riservatezza è un valore importante.

    Iscriviti alla newsletter

    Per rimanere informati sulle nostre novità, sulle nostre iniziative o sulle nostre proposte le occasioni e tutto ciò che riguarda il mondo di EVE:

      Made with love by: Innovando GmbH

      EVE PLATFORM

      Privacy Preference Center