PRESENTE!
Un articolo di Alessandro Carli
La parola “presente” ha diversi significati.
È un dono.
È una situazione, nell’esserci in un luogo.
È un tempo, il momento che stai vivendo.
È uno stato, la consapevolezza di essere qui e ora, in pieno controllo della tua vita.
E stranamente, sono più legati fra loro di quanto non possa sembrare.
Il momento che stai vivendo (tempo) è un dono, poiché non è scontato; ed è anche uno stato ed una situazione perché è questo il solo “luogo” nel tempo e nello spazio in cui puoi usare la tua storia personale (passato) per proiettarti verso un futuro che puoi costruirti… ora!
Uno dei motivi per cui le persone hanno difficoltà nella loro vita è che non sanno gestire questi tre tempi.
O vivono unicamente nel passato, nel ricordo di bei momenti perduti ovvero di brutti momenti di cui non si riescono a liberare; oppure unicamente nel futuro, nella costruzione di una vita che non ha alcuna speranza di realizzarsi.
Manca la “sintesi”, manca il presente, il solo luogo dove passato e futuro possono congiungersi per creare ORA i presupposti di una vita che si ha il potere di decidere.
Passato e Futuro sono “statici”, in quanto il primo non è che una foto – o un film – più o meno sbiadita che non si può alterare in alcuno modo. Il secondo non ha una vita propria, in quanto proiezione di pensieri che dipendono totalmente dallo stato in cui ci si trova nel Presente. È come l’ombra(Futuro) su una parete di una mano (Presente) che si muove, dando l’impressione di essere dinamica, quando in realtà è soltanto la mano a darle movimento.
Pertanto, solo il Presente è “dinamico” poiché è il solo tempo in cui le nostre decisioni (o meno) e le nostre azioni (o meno) possono incidere sulle nostre vite.
Il Passato
Il Passato è il nostro “archivio”, dove sono depositati tutti i nostri ricordi fatti di eventi, situazioni, incidenti più o meno piacevoli, ecc.
Ovviamente, in quanto registrazioni, non possono essere modificati. Tuttavia, quello che incide positivamente o negativamente sul nostro tempo e stato Presente non è tanto il ricordo in sé, quanto l’impatto emozionale che tale ricordo ha su di noi anche a distanza di molto tempo.
Ad esempio, laddove eventi o situazioni particolarmente traumatici inducano (inconsciamente) alcune persone a rimuovere il ricordo doloroso di quegli eventi, l’impatto emotivo associato a quegli eventi NON viene rimosso e continuerà a condizionare la vita di quelle persone che dovranno ricorrere ad anni di psicoterapia per superare quei traumi.
Tuttavia, la PNL (Programmazione NeuroLinguistica), nata in America negli anni ’70, ha “escogitato” un modo un po’ diverso per affrontare il problema: anziché focalizzarsi sul ricordo degli eventi, va a lavorare sulle cosiddette “modalità” con cui la persona ricorda tali eventi (ovviamente, se non vi è stata una “rimozione”).
In sostanza, come si vive emotivamente un ricordo è legato a come lo ripensiamo ed immaginiamo visivamente, uditivamente e cenestesicamente (corporalmente) e, nel momento in cui si riesce a modificare queste modalità nella mente della persona (spesso tramite ipnosi vigile), automaticamente si cambia anche l’impatto emozionale di quel ricordo che, a quel punto, non ossessionerà più la persona.
In realtà, non si è cambiato il Passato, ma lo si è soltanto rimodulato mentalmente nel Presente.
Il Futuro
Diversamente dal Passato, il Futuro è un’invenzione pura, ma questo non significa che allora abbia minore valore, poiché si ha totale carta bianca su come lo vogliamo costruire.
Il punto, però, è: su quali presupposti verrà costruito?
Il fatto che si abbia la più ampia scelta su come lo vorremmo non significa affatto che sceglieremo di immaginarlo meraviglioso.
Se non si sono fatti i conti con un Passato difficile, questo andrà ad influire su come immagineremo il nostro Futuro, anche se fa schifo.
Come dicevo, sia il Passato che il Futuro sono statici e, pertanto, se anche si avesse il potere (e lo si ha) di cambiare il Futuro, il Passato non lo permetterà.
Questo vale anche nel caso contrario, dove il Passato è stato particolarmente piacevole ed edificante: la persona tenderà ad immaginare il suo Futuro in modo più brillante.
Questa non è matematica, non è un’equazione: possono esserci decine di fattori in grado di contribuire ad una sostanziale discontinuità tra Passato e Futuro, soprattutto a livello di dialogo interiore.
E questo ci porta ad…
Il Presente
Questo è il “laboratorio” della nostra vita. È qui che si determina la vita che si decide di avere, e che si avrà, poiché ricordo che il Presente è il solo “tempo” dinamico a nostra disposizione, il solo su cui possiamo intervenire… ed è questo a renderlo un dono.
Non è soltanto dinamico, ma è anche il tempo su cui niente e nessuno può intervenire… a parte noi stessi e dobbiamo difendere questo privilegio ad ogni costo, poiché se non lo facessimo, non avremmo che noi stessi da biasimare.
Come ho fatto presente, possiamo cambiare l’impatto emotivo dei nostro Passato cambiando “semplicemente” le modalità con cui ce lo rappresentiamo nella mente, ma per costruire il Futuro occorre ANCHE lavorare sul nostro dialogo interiore, ossia su ciò che ci diciamo, ci chiediamo e rispondiamo rispetto al Futuro che vogliamo.
Ad esempio, una volta fatti i conti con un Passato negativo che abbiamo vissuto, occorre anche andare a cercare in quell’Archivio tutti i momenti e i fatti edificanti che hanno comunque contribuito a fare di noi ciò che siamo, coi nostri talenti, le nostre conoscenze, le nostre scelte, le nostre passioni: anche questi fanno parte di noi, non ce li dobbiamo inventare.
Conclusione
È un potere assoluto, quasi divino, quello che ci è stato dato, ma non è scontato.
Innanzitutto, l’intenzione di costruirsi la vita che vogliamo dev’essere forte e chiara dentro di noi e – cosa non meno importante – ricordarsi che noi NON siamo il prodotto passivo di eventi trascorsi e non più esistenti, ma il meglio che potesse sorgere da quegli eventi, consentendoci di mirare a qualcosa di molto più alto e importante.
Gli eventi del passato sono passati… Noi siamo ancori qui, più forti che mai: chi ha vinto?
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