Piacere a tutti: come liberarsi dalla trappola dell’approvazione e crescere autenticamente
Un articolo di Veronica Spinella
La necessità di essere universalmente accettati è un vicolo cieco che, sfortunatamente, intrappola molte persone, specialmente nel campo professionale, causando più stress di quanti effettivi risultati consegua.
Questo modello comportamentale deriva dal bisogno di sentirsi accolti e riconosciuti, ma presenta diverse debolezze che possono ostacolare il nostro sviluppo personale e lavorativo.
Il desiderio costante di approvazione può alimentare insicurezze mentre la paura di deludere qualcuno può portare a decisioni non del tutto autentiche, limitando il flusso di idee e contributi realmente innovative e rappresentative di noi stessi.
Spesso ci si concentra quasi ed esclusivamente sugli altri, tralasciando la persona più importante: noi stessi.
Il tentativo di accontentare ogni singola persona indebolisce la nostra abilità nell’essere autentici, portando anche a mettere in secondo piano o a rinunciare ai nostri valori e al nostro punto di vista per adeguarci alle aspettative altrui.
Rischiamo così di divenire meno efficaci, di sentirci sopraffatti, di minare la nostra coerenza e credibilità, di distaccarci dai nostri obiettivi fondamentali.
Per spezzare questo circolo vizioso, è cruciale implementare alcune tecniche che ci riportino verso la vera autenticità del nostro percorso e della nostra essenza.
Prima di tutto, è indispensabile identificare e definire chiaramente i propri valori: aver chiaro ciò che è di primaria importanza per noi ci assiste nel prendere decisioni più sagge e a confidare e difendere le nostre idee.
Un altro passo fondamentale riguarda la gestione delle critiche, discernendo tra le critiche quelle costruttive ed apportatrici di valore aggiunto. Non aver paura di dire NO per non perdere l’approvazione altrui è un indizio di maturità e di autostima. Prendere le distanze anche da persone e situazioni che non sono allineate a noi: spesso si cade nel paradigma di perdere un’occasione mentre io sostengo che se una cosa non è allineata alla mia persona semplicemente non fa per me e quindi non si perde nulla. Certamente intraprendere un cammino di miglioramento, personale o lavorativo, come il coaching o il mentoring, può offrire un valido supporto per accrescere sia la consapevolezza che la fiducia in sé stessi.
Il coaching fornisce una metodologia efficace per superare ostacoli emotivi, limitazioni e convinzioni limitanti che alimentano il desiderio di piacere a tutti.
Allo stesso modo, il mentoring offre la possibilità di trarre insegnamenti da coloro che hanno già affrontato e superato tali ostacoli. Esistono programmi ben definiti che incorporano strumenti di intelligenza emotiva e tecniche di profilazione motivazionale, utili per una comprensione più profonda delle nostre dinamiche interne e per sfruttare appieno i nostri punti di forza.
Nel caso in cui sia funzionale, con il supporto di un professionista è possibile uscire da questo circolo vizioso o ruota per criceti per aumentare la credibilità e sviluppare una leadership basata su coerenza e rispetto, favorendo la creazione di relazioni professionali solide e rispettose, senza la necessità di ricercare continuamente l’approvazione in quanto è possibile costruire una solida base di fiducia e affrontare il proprio ruolo professionale con un maggiore senso di equilibrio e soddisfazione.
In sostanza, è possibile superare l’impulso di cercare di piacere a tutti attraverso il lavoro su se stessi, identificando i propri valori e obiettivi e rompere così le catene di una dipendenza tossica e disfunzionale.
“Il tuo tempo è limitato, quindi non sprecarlo vivendo la vita di qualcun altro.” Steve Jobs