Natale col… genio!
Un articolo di Alessandro Carli
Sul serio?!
Compiti per Natale?!!
Come a scuola?!!!
E quando, sennò? In estate?… Nah, troppe distrazioni: la spiaggia, le passeggiate in montagna, i flirt, la notte di San Lorenzo, le tavolate fino a notte fonda…
A Natale, sì! Sulla tua poltrona preferita e la copertina sulle ginocchia davanti ad un camino acceso sorseggiando un bel bombardino caldo e, se ti trovi nei posti giusti, godendoti la neve che cade lieve, ma abbondante ad imbiancare strade, abeti e giardini… hai presente?
Cominciamo…
Domanda: se nella notte di Natale ti apparisse il genio della lampada (…già, e dove la trovi la lampada? Facciamo il genio della calza?) e ti chiedesse quali siano i tuoi tre desideri, cosa risponderesti?
“Qualche soldo in più, la salute per te e i tuoi cari, un nuovo lavoro, un/a compagno/a, un fuoriserie, una quinta di seno, l’odiato capo piegato in due per una cagarella fulminante che duri qualche giorno, bla bla bla…”
Già la vedo la faccia affranta del povero genio che avrebbe il potere d’impressionare con qualcosa di veramente insuperabile, fenomenale, immaginifico…!
E invece… sempre le solite cose! Pfff, che noia…
Ma lo vuoi far felice, questo povero diavolo, con tre desideri davvero cazzuti che di certo non ha sentito molto spesso? Forza, partiamo col il primo: la
CHIAREZZA
Avere chiaro nella mente, senza il minimo dubbio, quello che vuoi, dove vuoi andare, con chi, perché, come impatterebbe sulla tua vita e quella di coloro a cui tieni di più, in che modo rafforzerebbe la tua capacità di rivendicare il tuo posto ed il tuo ruolo in questo mondo, cosa vorrai aver lasciato di concreto quando non ci sarai più…
Non ti preoccupare se il povero genio ti fissa con uno sguardo da ebete… è solo per qualche secondo, poi si riprende: cosa vuoi, non gli è mai capitato che gli venisse chiesta una cosa del genere. E ti stai appena scaldando perché ora arriva il secondo desiderio: la
FIDUCIA
Ecco, qui devi essere molto preciso su quello che chiedi. Non si tratta di avere più fiducia negli altri o che gli altri si fidino di te (questi sono dei bonus che vengono col pacchetto), ma di avere un’incrollabile fiducia sul fatto che la vita, qualunque cosa accada ed in qualsiasi modo si manifestino gli eventi, sta lavorando per te.
Le persone non falliscono perché non sanno o non possono, ma perché hanno paura di ciò che potrebbe accadere, degli incidenti di percorso, dei tradimenti, dei loro stessi dubbi… Immagina cosa vorrebbe dire, per te, avere la capacità di restare fermo/a sui tuoi propositi e sulle tue intenzioni sapendo che tutto avverrà esattamente come lo vuoi: cosa faresti di diverso, come lo faresti, con che spirito lo faresti, come si sentiranno le persone che ti sono più vicine nel vederti affrontare sfide e perfino avversità con tanta passione e certezza?
Ora dovresti vedere il genio più rilassato perché comincia ad intuire dove vuoi andare a parare e ti sta sorridendo con una certa complicità.
Infatti, il genio ha già capito cosa dirai: embè, apposta è un genio… sennò lo avrebbero chiamato pirla!
E difatti, la parola che esce dalla tua bocca è:
CONTROLLO
No, non ha niente a che vedere con il ritrovarsi in una stanza dei buttoni dove puoi premere quelli che faranno accadere ciò che vuoi o per fare in modo che gli altri facciano ciò che vuoi.
Il controllo è il potere di comprendere ed interiorizzare le dinamiche che producono determinati risultati e di agire di conseguenza. Nessuna costrizione, nessuna forzatura… solo una chiara consapevolezza di come gli eventi si dipanano sapendo in che modo causa ed effetto si influenzano fra loro.
Epilogo
Nessuno dei tre desideri si sono manifestati… esternamente, almeno, perché dentro di te ti senti più sicuro, più appassionato, più certo, più vivo di quanto tu non ti sia mai sentito prima e quindi ringrazi di cuore il genio.
Solo che lo vedi sollevare un sopracciglio e pensi che… oddio, non è che adesso vuole essere pagato?!
“Qualcosa non va?”, chiedi.
“Be’, sì… hai ancora due desideri da esprimere.”, replica il genio.
“Non mi pare…”, ribatti tu “Ho espresso tutti e tre i miei desideri.”
“Non proprio… vedi: chiarezza, fiducia e controllo sono strettamente legati fra loro, fanno parte della stessa cosa e sono indivisibili. Ne togli uno e cadono anche gli altri… Quindi, gli altri due desideri?”
“Oddio…”, annaspi, “Così, su due piedi… Ah, ecco! Che ne dici di mangiarci insieme due belle pizze?”
“Buona idea!”, rispose il genio. “E il terzo desiderio?”
“E se andassimo a mangiarcele a Rio de Janeiro? Al diavolo la neve che cade leggiadra sui davanzali delle finestre…!”
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Auguro di cuore a te e ai tuoi cari un Natale speciale, sereno e gioioso.
Anche a Cortina, se vuoi…!
Ah… tornato da Rio (almeno nella tua mente), perché non mi fai un fischio che ci mettiamo d’accordo per fare una tranquilla chiacchierata su come anche tu puoi esaudire i tuoi desideri.
Non sono io il genio: quello/a sei tu!
Tutt’al più posso fare la lampada…
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