BEFANA

Un articolo di Cecilia Di Pierro

 

 

6 GENNAIO

LA “STREGA BUONA”

TUTTI L’ASPETTANO

GRANDI E PICCINI

 

QUELLO CHE FAI L’ULTIMO DELL’ANNO LO FAI TUTTO L’ANNO

SE FAI UNA PROMESSA RICORDATI DI MANTENERLA

 

AVEVO PROMESSO CHE …

NON C’É DUE SENZA TRE

ECCO IL TRE: DOPO NATALE E CAPODANNO

LA BEFANA

 

Che ne dite di seguirmi in un viaggio fantastico, tra carbone per i camini e carbone dolce per i più golosi?

 

Che il viaggio abbia inizio

Con una filastrocca

In Tedesco

La filastrocca dei numeri che al numero 6 dice “Sechs – Alte Hexe” (Sei – Vecchia strega. La Vecchia Strega in Tedesco è la Befana buona).

 

Quali sono le celebrazioni più suggestive con cui si festeggia l’Epifania in giro per il mondo?

La notte fra il 5 e il 6 gennaio è notoriamente conosciuta come Epifania, la festa della Befana.

Come immaginano le persone questo personaggio?

Molti la ritraggono come una vecchietta che, di notte, cavalcando la sua scopa, passa sui tetti delle case e, calandosi dai camini, riempie di dolcetti, caramelle, giocattoli e carbone. le calze lasciate appese dai bambini.

 

E se scoprissimo altri dettagli sulla storia di questa tradizione?

La parola “Befana” deriva dal greco “Epifania”, che vuol dire “apparizione” o “manifestazione”.

Non sono le mie “Visioni” del Boss.

Don’t panic, but don’t delay.

 

Nella tradizione cristiana la storia della Befana è collegata a quella dei Re Magi. La leggenda narra infatti che, lungo il cammino per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non trovando la strada, i tre uomini abbiano chiesto informazioni a una vecchietta. I Magi invitarono la vecchietta ad accompagnarli, ma la stessa rifiutò, per poi pentirsi e rimediare, preparando un sacco pieno di dolci quindi, alla ricerca di Gesù Bambino, bussando a ogni porta per regalare dolcetti a ciascun bambino che incontrava.

 

E COSA C’ENTRA QUESTO CON LA STORIA DELLA BEFANA?

Chiederete voi

Vedo che non sono l’unica frettolosa.

“Tieni fretta? Hai la neve in tasca”?

Avrebbe detto Nonna Rita, per tanto tempo Befana per molte Mamme e bambini.

 

I wish my Personal Befana were here

 

Un attimo e il motivo è presto spiegato.

La festa dell’Epifania è una tradizione celebrata nei modi più svariati in tutto il mondo.

L’Epifania è una notte magica, durante la quale si organizzano festeggiamenti speciali.

 

Quali sono i festeggiamenti più belli e suggestivi?

 

Per dovere di italianità inizierò con la descrizione delle celebrazioni in Italia

Prima di tutto, una curiosità.

Pare che la Befana abbia anche un marito (il Befanotto) molto vecchio, ma anche brutto, a tal punto da spaventare i bambini che lo vedono arrivare, mentre accompagna la sua vecchia e malandata moglie.

Uomo Befana a parte.

 

Perché la Befana viene rappresentata in modo così brutto?

Questa vecchina rappresenta l’anno appena trascorso e i suoi tratti poco piacevoli alla vista sono il simbolo di tutti gli eventi negativi del passato.

Fino al quarto secolo la Befana era una Dea; solo successivamente si è “rifatta il look”, diventando una simpatica, ma bruttissima vecchina, distributrice di doni e leccornie.

Chi lo avrebbe mai detto?

La figura è stata ideata dagli antichi romani, i quali immaginavano che dopo il Natale sui i campi volasse una donna volante, intenta ad elargire cibo e ricchezza agli esseri umani. Secondo alcuni si trattava della dea Diana, associata alla luna e alla caccia, mentre per altri era Sàtia, la dea della sazietà, o Abùndia, la dea dell’abbondanza.

 

Come ha fatto quindi una dea a trasformarsi in una vecchia vestita di stracci?

A partire dal IV° secolo d. C., la Chiesa Cattolica mise al bando qualsiasi celebrazione di tipo pagano, sostituendola con riti cristiani. Per ridimensionare la figura della Befana, la divinità venne sostituita da una sorta di strega brutta e anziana.

Questa vecchina, infatti, rappresenta l’anno appena trascorso, e le sue fattezze poco piacevoli sono il simbolo di tutti gli eventi negativi del passato.

Anche il fatto che la Befana voli in sella ad una scopa non è affatto casuale. Al contrario, indica metaforicamente il gesto di spazzare via i brutti momenti dell’anno concluso. Proprio per questo la Befana diventa spesso una “vittima sacrificale”: in molte città le persone sono solite costruire dei fantocci vestiti con degli stracci, per poi dare loro fuoco, liberandosi in maniera definitiva del passato.

Anche la calza è un importante simbolo metaforico. In termini pratici, serviva per conservare i frutti del raccolto in vista del nuovo anno e come indumento. In passato, però, il suo contenuto – compreso il carbone – era sempre ben gradito. Fu la chiesa a renderlo un elemento negativo, identificandolo come punizione per i bambini che non si erano comportati bene. In precedenza, invece, il carbone precorreva il nuovo anno e il cambio di stagione.

 

L’Epifania ricorda anche l’arrivo dei Re Magi condotti dalla stella cometa alla grotta di Gesù. Come i Re Magi portarono dei doni, così si rinnova la festa ogni anno con i doni per i più piccoli. La vecchietta brutta ma buona che vola su una scopa e porta i doni ai bimbi buoni e dolcetti nella calza o cenere e carbone ai bimbi cattivi!

 

Un antico racconto vuole che i Re Magi chiesero indicazioni ad una vecchia lungo il loro cammino verso la grotta di Betlemme e le chiesero di accompagnarli. La vecchietta si rifiutò, ma poi, pentitasi, si mise in cammino per cercarli, bussando ad ogni porta e donando dei dolcetti a tutti bimbi, nel dubbio che ogni bimbo potesse essere Gesù!

 

L’Epifania, che tutte le feste porta via, in ogni caso, non è l’unico elemento che ci ricorda la data del sei gennaio.

 

Un ulteriore dettaglio mnemonico riguarda la credenza popolare degli animali che parlano tra di loro per raccontarsi come vengono trattati dai propri padroni e, se trattati male, lanciare anatemi e maledizioni.

 

“La Notte della Befana nella stalla parlano l’Asino, il Bove e la Cavalla” è un antico proverbio conosciuto in tutta Italia, ma soprattutto in Calabria.

Che cosa significa e cosa si narra in proposito?

Secondo il proverbio, tutti gli animali della fattoria, e anche quelli domestici (cani, gatti, volatili), trattati male, possono addirittura maledire i padroni. Ovviamente gli umani (e quindi anche i padroni) non possono e non devono assolutamente ascoltare queste “magiche” conversazioni altrimenti la sfortuna si abbatterà su di loro.

 

VORREI CONCENTRARMI QUINDI SUI TRE PAESI CHE RAPPRESENTANO LE MIE LINGUE DI COMPETENZA PIÚ UNA CHE AVREI VOLUTO STUDIARE, MA PURTROPPO NON C’ERA – INDOVINATE QUALE? MA LO SPAGNOLO OVVIAMENTE – entiendo pero no hablo español

 

IN SELLA A UNA SCOPA IN…

FRANCIA, GERMANIA, GRAN BRETAGNA E SPAGNA

 

FRANCIA – Vieille sorcière

 

A differenza dell’Italia, in Francia i bambini non ricevono in dono dolciumi o carbone, ma la tradizione vuole che nei giorni precedenti alla festa della Befana si prepari una torta, la “Galette des Rois”, al cui interno si inserisce una fava. Il dolce viene diviso in un numero di fette corrispondente agli invitati a tavola, più una parte riservata a una persona povera che dovesse bussare alla porta. Il fortunato che riesce a trovare la fava diventa Re o Regina per un giorno, per la durata della festa. La festa dell’Epifania è per i francesi un giorno festivo, ogni anno ricorrente la domenica precedente o seguente il 6 di gennaio.

 

Nessuna donna con cappello da strega, abiti sgualciti e calze rotte. In Francia la Befana è una regina! O un re, dipende dal fortunato che trova la fava all’interno della Galette des Rois. Niente carbone: in Francia, nei giorni precedenti l’Epifania, si prepara questo dolce tipico diviso in tante fette quanti sono gli invitati a tavola, all’interno del quale viene nascosta una fava. Nella domenica precedente o seguente il 6 gennaio ci si incontra per consumarlo insieme e chi troverà la fava nella propria fetta sarà re o regina della festa!

Celebrata il 6 gennaio, l’Epifania coincide con l’incontro tra Gesù Bambino e i Re Magi. Questo giorno coincide con il primo miracolo delle nozze di Cana e, soprattutto, con il battesimo di Cristo. Dal V° secolo la Chiesa dà una grande importanza a quest’evento, che ancora oggi viene festeggiato un po’ in tutto il mondo.

 

Secondo la tradizione, l’Epifania è l’occasione per “scegliere i re”: si usa nascondere una statuina in un dolce. Chi la trova diventa re della giornata e ha l’obbligo di offrire la torta. I festeggiamenti finiscono il 6 gennaio con la tradizionale “Galette des Rois”. Molto diverso dalla torta con la sfoglia, il dolce dei re provenzali consiste in una brioche a forma di corona guarnita con frutta candita. Nel passato uno dei dolci tipici dell’epifania era il Gâteau battu, tipico dell’antica provincia francese della Piccardia.

 

Epifania in Germania e nei paesi di lingua tedesca

Pensavo di conoscere bene la Germania e le usanze tedesche, invece no

Non stupirti dell’Ordinarietà – Lascia che siano gli altri a stupirsi della Straordinarietà (Aforismi Combinati e Bischerate della Befana Cecilia)

Per chi decida di intraprendere un viaggio a gennaio, in occasione della ricorrenza dell’Epifania, è bene sapere che, in Germania, tale celebrazione ha un carattere ancora strettamente religioso. I tedeschi credenti si recano infatti in Chiesa, mentre i preti di solito passano di casa in casa con dei chierichetti per raccogliere offerte e recitare qualche Verso. Non essendo un giorno festivo i bambini vanno a scuola, ma, prima scrivono sulla porta la sigla C+M+B, “Christus mansionem benedicat” (Cristo benedica questa casa) e l’anno corrente. Nel linguaggio popolare, spesso queste tre lettere vengono tradotte con Caspar, Melchior e Balthasar, cioè Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Dove passa la Befana in Germania? Non solo l’Epifania non è festeggiata in tutte le località del Paese: il 6 gennaio non è considerato un giorno di festa. Coincidente con l’arrivo dei Re Magi, in questo giorno preti e chierichetti bussano alle case in cerca di donazioni in cambio di una canzone.

 

Nei Paesi di lingua tedesca, gruppi di giovani chiamati Sternsinger (cantanti famosi) si recano di porta in porta vestiti come i Magi biblici indossando una stella sul capo, solitamente di legno dipinto, attaccata a un manico di scopa. Spesso questi gruppi sono composti da quattro ragazze, o da due ragazzi e due ragazze che intonano a quattro voci canzoni tradizionali e nuove come “Stern über Bethlehem”.

 

Essi non sono necessariamente tre saggi. I luterani tedeschi spesso notano che la Bibbia non specifica mai che i Weisen (Magi) erano uomini o che il loro numero era pari a tre. I cantanti sollecitano donazioni per cause benefiche, come quelle per la fame in Africa, organizzate congiuntamente dalle Chiese cattolica e protestante, e ricevono dei dolcetti nelle case visitate. I giovani compiono poi la tradizionale benedizione della casa, segnando con il gesso l’anno sopra la porta. Nelle comunità cattoliche romane, questo può essere considerato un importante rituale celebrato in presenza del sacerdote, mentre tra i protestanti è più una tradizione e una parte della nozione tedesca di Gemütlichkeit. Solitamente, le donazioni vengono portate nelle chiese la domenica successiva all’Epifania. Qui tutti i bambini, usciti come cantanti stellati, ancora una volta nei loro costumi, formano un corteo a volte di dozzine di elementi. Anche il Cancelliere tedesco e il Parlamento ricevono una visita da parte dei ‘’Sternsinger’’ in occasione dell’Epifania.

 

Alcuni tedeschi mangiano la “Torta dei Tre Re”, un anello di pasta d’oro pieno di arancia e spezie simboleggianti i tre doni di oro, incenso e mirra. Più spesso presenti in Svizzera, questi dolci assumono la forma di “Beutel” (sacchetti) che per l’Epifania sono riempiti di cedro e cotti come sette grandi panini in una teglia rotonda anziché quadrata, a formare una corona; in alternativa, possono essere fatti con la tipica pasta di pane natalizia con cardamomo e zucchero perlato, nella stessa forma a corona di sette panini. Queste varietà sono generalmente acquistate nei supermercati, con il ciondolo e la corona di carta d’oro inclusi.[36] Come in altri paesi, chi riceve la fetta o il panino contenente il ciondolo o la mandorla intera diventa re o regina per un giorno.

 

L’Epifania è anche un’occasione particolarmente gioiosa per i giovani e meno giovani, poiché questo è il giorno dedicato al Plündern: gli alberi di Natale vengono “saccheggiati” dai loro biscotti e dolci da bambini (e adulti), mentre si divorano il pan di zenzero e agli altri avanzi del Natale.

 

C’è un detto tedesco in rima, alias Bauernregel, che recita “Ist’s bis Dreikönigs kein Winter, kommt keiner dahinter”. Tradotto: “Se non c’è stato alcun inverno fino all’Epifania, nulla verrà dopo”. Un’altra di queste Bauernregel (regole del contadino tedesco) per l’Epifania afferma: “Dreikönigsabend hell und klar, verspricht ein gutes Weinjahr (“Se la vigilia dell’Epifania è luminosa e chiara, promette una buona annata per il vino”).

 

EPIFANIA IN GRAN BRETAGNA – EPIPHANY (O anche Witch

Letteralmente Strega)

Inghilterra

In Inghilterra, la vigilia dell’Epifania è conosciuta come la dodicesima notte (la prima notte di Natale è il 25-26 dicembre e la dodicesima notte cade il 5-6 gennaio), ed era associato al gioco dei mummers (rappresentazioni popolari eseguite da compagnie di attori dilettanti in costume, tradizionalmente tutti maschi) e al consumo dei wassail (bevanda a base di sidro caldo, birra o vino e spezie bevuta in occasione del wassailing). Il ceppo di Natale si lascia bruciare fino al 6 gennaio, mentre il carbone residuo si conserva fino al Natale successivo per accendere il ceppo dell’anno seguente e per proteggere la casa dal fuoco e dai fulmini.

In passato, l’Epifania era anche un giorno di scherzi, simile al primo di aprile. Oggi in Inghilterra, la dodicesima notte è ancora un giorno popolare per le rappresentazioni teatrali come quando La dodicesima notte di Shakespeare fu eseguita per la prima volta nel 1601 e le celebrazioni annuali che coinvolgono l’Uomo verde si tengono a Londra.

 

Un piatto tradizionale per l’Epifania era la Twelfth Cake (la dodicesima torta), una torta di frutta densa, tipicamente inglese. Come ne nord Europa, chiunque trovasse il fagiolo nero cotto al forno era re per un giorno. Tuttavia, a volte altri elementi venivano inclusi nella torta: ad esempio, chi trovava il chiodo di garofano era il cattivo, chi trovava il ramoscello era lo sciocco e lo straccio, ecc. Qualsiasi cibo piccante, come i biscotti allo zenzero e la birra speziata, era considerato un vero piatto della dodicesima notte, che ricordava le costose spezie portate dai Re Magi. Un altro dolce dell’Epifania inglese era la tradizionale crostata di marmellata, resa adatta all’occasione dalla forma a stella a sei punte che simboleggiava la stella di Betlemme. I cuochi più esigenti cercavano di usare marmellate di tredici colori diversi come portafortuna, creando una pasta che ricordava il vetro colorato.

 

Irlanda

Gli irlandesi chiamano il giorno della festa dell’Epifania Piccolo Natale o “Natale delle donne” (irlandese: Nollaig na mBan). Nel giorno del Nollaig na mBan, le donne tradizionalmente si riposavano e festeggiavano per se stesse dopo aver sbrigato le faccende in cucina o il lavoro delle vacanze di Natale. Le donne erano solite  riunirsi per un pranzo speciale, accompagnato dal vino per onorare il miracolo delle Nozze di Cana.

 

Ai giorni nostri le donne sono solite cenare in un ristorante o riunirsi in un pub la sera. In questo giorno possono anche ricevere regali da figli, nipoti o altri membri della famiglia. Un’altra usanza popolare che simboleggia la fine del periodo natalizio nell’Epifania è quella di bruciare nel camino i rametti di agrifoglio usati come decorazioni negli ultimi dodici giorni.

La celebrazione dell’Epifania funge da ambientazione iniziale per il tema e il climax del racconto di James Joyce “I morti”, contenuto nella sua raccolta del 1914 “The Dubliners”.

 

Epifania in Spagna – Bruja e La Cabalgata del Los Reyes Magos

L’Epifania nella penisola iberica è una festa molto sentita. La tradizione vuole che siano i Re Magi e non Babbo Natale a portare i doni ai bambini nella notte tra il 5 ed il 6 di gennaio.

I bambini spagnoli celebrano il giorno della Befana in modo più simile a quella italiana. In Spagna infatti, il 6 gennaio, i più piccoli si svegliano molto presto per correre a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato loro. Il giorno prima mettono davanti alla porta un bicchiere di acqua per i cammelli assetati, con anche qualcosa da mangiare. In molte città spagnole poi, la festa dell’Epifania viene celebrata con il corteo dei Re Magi, in cui i tre personaggi sfilano per le vie cittadine su carri riccamente colorati.

Sia nei piccoli paesi che nelle città più grandi, come Barcellona, Siviglia, o Madrid, si svolge ogni anno La Cabalgata de Los Reyes Magos, una coloratissima sfilata di carri, che ricorda un po’ quelli di Carnevale, ma con i Magi che distribuiscono caramelli e dolciumi.

In Spagna i Re Magi hanno anche una loro torta: il “Roscon de Reyes”, una ciambella decorata con frutta candita o caramellata, ripiena di panna montata o crema.

Qui Ana potrà confermare se le notizie da me curiosamente raccolte corrispondono alle usanze praticate nel suo Paese di origine, o se sono frutto di fantasia, “Ceciliate” spagnole.

 

 

Visto che siamo in viaggio su una scopa, quindi economica, che ne dite di vedere come si festeggia la Befana anche in altri Paesi europei?

 

Andiamo al freddo?

Epifania in Islanda

Tra i ghiacci in Islanda, la Leggenda narra che la Befana sia la moglie di Babbo Natale. Ed è forse per questo motivo che in Islanda si festeggia il “maschio” della Befana in occasione dell’Epifania. Nello specifico, il 6 gennaio è il tredicesimo giorno dopo Natale; è proprio in questo momento che Babbo Natale saluta la città, segnando la fine delle festività natalizie. Per l’occasione si organizza una fiaccolata, alla quale partecipano Babbo Natale, il re e la regina degli elfi. Chi parte per un viaggio in Islanda in questi giorni, in cielo potrebbe vedere l’aurora boreale, ma anche i fuochi d’artificio!

 

Epifania in Romania

I bambini rumeni ci raccontano la storia della Befana nel mondo. Nel giorno dell’Epifania, corrispondente all’arrivo dei Re Magi, i bambini bussano alla porta dei vicini chiedendo loro di entrare e raccontare una storia. In cambio ottengono qualche soldino e frutta secca. Se partite per un viaggio in Romania in occasione dell’Epifania non dimenticare di fare scorta di nocciole e arachidi!

I bambini saranno felici di accogliere una Befana che doni loro frutta secca a volontà!

 

Epifania in Russia

Secondo la tradizione ortodossa in Russia, il 6 gennaio coincide con la celebrazione del Natale. In questa magica notte a fare capolino nei camini delle città russe è Padre Gelo, il corrispettivo di Babbo Natale. Accompagnato dalla sua inseparabile Babushka, una simpatica vecchietta dalle sembianze simili a quelle della nostra Befana, elargisce doni e regali per i bambini.

 

Un’ultima annotazione riguarda coloro che hanno una certa età: la Befana esiste praticamente da sempre, mentre Babbo Natale è relativamente giovane, almeno alle nostre latitudini. Fino agli anni ’60 del secolo scorso, il vecchio con la barba bianca, vestito di rosso, era praticamente sconosciuto a tanti.

 

CHI SONO IO BABBO NATALE?

RICORDATE IL FAMOSO SPOT DEL PANETTONE BISTEFANI?

Cosa vi porterà la Befana?

Carbone o cioccolato?

Io ho già scelto. Da Babbo Natale alla Befana, passando dal New Jersey per arrivare a San Siro.

 

Ora le persone fanno a gara a chi porta regali, talvolta graditi, altre volte riciclati dal Natale, ma, nonostante la vecchia sia brutta e con le scarpe rotte, i bambini si affezionano di più a lei.

 

Non a caso la Maestra Cecilia

Befana Bella” per i pupil

 

EPIFANIA CHE TUTTE LE FESTE PORTA VIA

Le persone restano

 

“È sempre troppo presto, ma mai troppo tardi”

Bruce Springsteen

 

A rileggerci presto 

Cecilia Di Pierro

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