INTERPRETE E ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE
Un articolo di Cecilia Di Pierro
INTERPRETI E ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE
IMPROVVISAZIONE PROFESSIONALE SULLA SCENA INTERNAZIONALE
BREVE PREMESSA
Doveroso sottolineare che non sono qui a fare la morale, né insegnare qualcosa a qualcuno.
L’intento del presente Articolo è semplicemente quello di riconoscere il valore della preparazione e della Formazione di un’Interprete al fine dello svolgimento della Professione.
Fermo restando che
Tiene banco la discussione tra Interpreti Professionisti e Interpreti improvvisati.
Cosa significa?
Siamo rinomati per la nostra fantasia e creatività.
Vuol dire, forse, che noi Professionisti siamo autorizzati a dire tutto ciò che ci passa per la testa, senza cognizione di causa?
Sarebbe fantastico!
Ogni volta potremmo veramente dire “Mò c’ cant’ na canzon’” invece di parlare e interpretare a regola d’arte.
A Scuola ci hanno insegnato l’Arte dell’Improvvisazione.
Ciò non significa che siamo autorizzati a dire “sfondoni” a piacimento, o inventare ciò che non sappiamo.
Da una discussione su Linkedin, lo spunto per il presente Articolo
Già in altri Articoli ho trattato la questione della professionalità dell’Interprete, della capacità di controllare le emozioni e, soprattutto, lavorare secondo “Scienza e Coscienza”, a prescindere dalle circostanze, dalle vicende e vicissitudini, o altro fattore di interferenza con la regolare attività lavorativa.
Ciò non significa che io non ammetta l’errore, tutt’altro!
Errare humanum est.
Ma anche lavorare a regola d’arte lo è!
OBIETTIVO DELL’ARTICOLO
Desidero, semplicemente mettere in risalto la Professionalità di noi Interpreti secondo Standard universalmente definiti e riconosciuti.
Qualche sketch divertente per ribadire l’importanza della Professionalità e della Competenza di noi Interpreti.
Quando sento dire che “Se non provi, non sai se una cosa fa per te.”
E noi Interpreti Professionisti siamo a pettinare le bambole…!
Siamo a fare test di capacità?
Da “Consigli sulla Località Linkedin” a accettare un incarico di lavoro, perché “bisogna essere strategici”.
Non ha elargito consigli sull’uso di Linkedin.
Si è tirata la zappa sui piedi da sola per quanto riguarda la deontologia professionale, in quanto ha accettato di fare un lavoro, pur non essendo esperta in quel settore. Un’Interprete non si improvvisa tale. Ha studiato anni per essere Interprete.
NOI INTERPRETI SIAMO “ATTORI” SUL PALCO DELLA COMPRENSIONE TRA PERSONE CHE PARLANO LINGUE DIVERSE
In un certo senso recitiamo. Dobbiamo tuttavia pensare che abbiamo davanti una Platea di Esperti, di Addetti ai Lavori, pronti ad ascoltarci e passare al vaglio ogni singola parola, virgola e forse spazi vuoti tra una parola e l’altra.
Perché?
Non per il mero gusto di criticare il nostro operato, bensì per verificare la corrispondenza tra il contenuto di un discorso nella lingua dell’oratore e l’oggetto dell’interpretazione nella lingua di arrivo, vale a dire di quella richiesta per il pubblico che non comprende la lingua di partenza (dell’Oratore).
Potete ben capire che onere e onore sia sulle nostre spalle!
Siamo artefici di meriti e demeriti.
Se il pubblico comprende è merito nostro. Analogamente, se il contenuto del discorso sfugge, è colpa nostra!
Un errore ci sta, uno sfondone scaturito da incompetenza, o, peggio ancora, professione improvvisata, no!
Improvvisare equivale a inventare?
Talvolta sì, a condizione che l’invenzione sia per mera necessità di colmare gli spazi vuoti, perché, come ci insegnavano i Professori a Scuola, un discorso interpretato non ammette lacune. Gli spazi vuoti devono, tuttavia, essere riempiti di sostanza, di contenuto credibile, per quanto non perfettamente in linea con il discorso dell’Oratore.
Errori, imprecisioni e, talvolta sfondoni veri e propri sono la diretta conseguenza
Facile, no?
Che ci vuole a interpretare? Tutti possono interpretare, soprattutto se si tratta di contenuti in inglese. Basta riportare direttamente il testo parlato da un Oratore al Pubblico.
Ladies and Gentlemen
Le cose non stanno esattamente così.
L’interpretazione di un’Interprete improvvisata, priva di adeguata formazione e preparazione, può contenere errori concettuali e contenutistici gravi, avere un significato alterato e rendere dunque il testo poco chiaro, o addirittura incomprensibile per il pubblico in ascolto.
Che cosa significa questo?
Paghereste per un’interpretazione a basso costo, ma non eseguita a regola d’arte?
Se vi accontentate di un “arrosto”, piuttosto che di un elaborato preciso, procedete pure!
A rischio d’indigestione e incomprensione terminologica…
Che cosa consiglio dunque per garantire un’interpretazione ineccepibile, a regola d’arte?
Innanzitutto preparazione preliminare, combinata con una buona dose di umiltà e consapevolezza dei propri limiti.
Perché?
Siamo Professionisti, ma prima di tutto siamo esseri umani, passibili di errori.
Improvvisiamo, ma non inventiamo di sana pianta. Non inventiamo un lavoro che non ci compete.
Mettiamo in pratica anni ed anni di studio, di preparazione, esperienza, sacrifici e, talvolta, notti trascorse a studiare.
È possibile evitare il rischio di improvvisarsi Interpreti?
La risposta è sì.
A condizione di essere consapevoli dei propri limiti. Se non abbiamo studiato per essere Interpreti, non lasciamoci trasportare da “Ma che ci vuole? Basta provare”!
Perché questo si ripercuote negativamente su sé stessi, in primis, e sulla categoria degli Interpreti Professionisti in generale, con conseguente danno d’immagine per tutti.
Per concludere
Essere Interpreti è un lavoro di responsabilità.
Dà molte soddisfazioni a condizione che si svolga con la massima Obiettività, Onestà intellettuale e Consapevolezza.
Perché
L’Arte dell’Interpretazione, per me, è un po’ come la fotografia, peraltro una mia passione. Richiede conoscenza tecnica, ma anche fantasia e capacità di mettere insieme le parole, come la gradazione cromatica, per ottenere un’immagine suggestiva e calda allo stesso tempo.
La foto di un tramonto, scattata con la sensibilità e la cura di un fotografo appassionato, fa la differenza.
Analogamente
Parlare più lingue e sentirsi portavoce di comprensione tra persone di lingua e cultura diversa è una gran bella soddisfazione.
Ma a provocare una guerra per una parola sbagliata ci vuole poco e noi vogliamo la pace.
Se vuoi la pace preparati ad ascoltare.
Lasciamo agli Interpreti Professionisti l’arte dell’Improvvisazione professionale in più lingue.
Agli altri, la libertà di ascolto.
Un Articolo di
Cecilia Di Pierro
Interprete e Traduttrice Certificata e Qualificata