CONCENTRAZIONE E GRADO DI ATTENZIONE IN INTERPRETARIATO E TRADUZIONE
Quanto conta la concentrazione nel nostro lavoro?
Un articolo di Cecilia Di Pierro
Un caffè con…
When I was young…
Non sto tornando indietro nel tempo, non sono sul Set di un film “Ritorno al Passato”.
La premessa per parlare della concentrazione, di un principio importante che mi hanno insegnato a Scuola – Liceo Linguistico Internazionale e Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori.
A tale proposito
Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un dato che mi ha fatto riflettere e indotto a scrivere il presente Articolo applicato al mio attuale lavoro, quello di Traduttrice e Interprete.
Precisamente: oggi, il tempo medio di attenzione online è stimato intorno agli 8 secondi.
Otto?
Meno del tempo impiegato per leggere questa frase.
Focus on…
Pensandoci, è incredibile: viviamo immersi in notifiche continue, scroll infiniti e altre centinaia di distrazioni (piccole e grandi) che competono per un frammento della nostra concentrazione.
Mi ha colpito questo dato e ho pensato a un paragone: per assurdo, non è molto diverso dallo stare in mezzo ad una piazza affollata con decine di voci che gridano contemporaneamente: “Guardami, leggimi, ascoltami!”.
Oh my Boss!
Siamo davvero così presi da suoni, notifiche e disegnini, per non accorgerci che il mondo intorno a noi non parla?
La domanda che mi sono posta è:
se siamo perennemente distratti, ha ancora senso provare ad attirare l’attenzione con attività che richiedono una presenza interamente attiva, quale, per esempio, la lettura di un libro, la visione di un film alla TV o al cinema, una passeggiata all’aria aperta, o una semplice “chattata” (come definisco la chiacchierata) con amici, familiari o vicini di casa?
La risposta
In breve: Sì, Yes, Ja, Oui, Sì (in Spagnolo).
Per esteso: un attimo …
Spero di aver attirato la vostra attenzione e che proseguiate con la lettura senza sbadigliare.
Attenzione: il tempo è denaro
Non è una “Bischerata”.
Potremmo parlare di attenzione come moneta?
Perché?
Se ci pensiamo, fino a pochi decenni fa la lettura era un’attività privilegiata.
I tempi erano più lenti.
Si poteva dedicare tutto il tempo desiderato alla lettura di un romanzo, di un saggio, o anche lettere d’amore.
La situazione è cambiata: chi legge un libro, un articolo, un saggio, o un trattato, lo fa in un contesto “bombardato” da stimoli che fanno a gara per attirare la sua attenzione.
Spesso leggiamo a bordo della metropolitana, in autobus, in auto, mentre ci rechiamo a lavoro, mentre svolgiamo altre attività o nei ritagli di tempo.
AS TIME GOES BY – IL TEMPO PASSA E…
Tutto cambia, tutto scorre.
Panta rei: dicevano gli antichi Greci, pare Eraclito…
E OGGI?
La nostra concentrazione è rimasta inalterata, oppure qualcosa è cambiato?
Nel caso specifico: come è cambiata la mia concentrazione, rispetto a quando andavo a scuola?
Oggi non basta più intrattenersi a chiacchierare al bar sotto casa, pubblicare un libro, scrivere un Post o altro nei Social.
Occorre meritare il tempo delle persone, dare loro un motivo per restare con noi, per non cedere alla tentazione di una notifica o all’ennesimo video da 15 secondi.
MA COSA C’ENTRA LA CONCENTRAZIONE CON IL LAVORO DI TRADUZIONE E INTERPRETARIATO?
A Scuola ho studiato e sostenuto un esame di Economia Politica: quello in cui ho preso il voto più basso, ahimè…
Fin da allora ho capito che l’Economia non fa per me.
Qualcuno parla di “Economia dell’attenzione”; non è un caso. Oggi l’attenzione è la risorsa più scarsa e più preziosa. Proprio come una moneta, ogni lettore, ogni interlocutore, ogni contatto la spende con cura e parsimonia.
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA
(Lubrano)
Faccio una domanda (da Interprete e Traduttrice)
Una domanda inevitabile: come può una Traduttrice, un’Interprete, o uno Scrittore in generale guadagnarsi la fiducia richiesta, o questo investimento specifico?
PAROLA CHIAVE: AUTENTICITÁ
Per distinguersi serve essere autentici, incisivi e veri.
Il lettore, o il Cliente, in generale, non vuole perdere tempo. Non a caso, i Traduttori e gli Interpreti che riescono a emergere oggi sono quelli che hanno capito che la vera partita non si gioca solo sulla trama di una richiesta, ma sulla capacità di attirare l’attenzione fin dalle prime righe di una richiesta, di una Lettera d’Incarico, o di una Nota Spese.
A tale proposito, ritengo che si debba iniziare da qualcosa.
In Scrittura parleremmo di Incipit.
Bene, vale anche per l’Interpretariato e per la Traduzione.
Come definire l’inizio di un’interpretazione o una traduzione.
E come riuscire a intrattenere il pubblico per tenerlo “incollato” alla sedia, senza vederlo sbadigliare o guardare incessantemente l’orologio per controllare la fine della “Lecture” (intervento)?
TATTICHE E STRATAGEMMI PER GUADAGNARE LA CONCENTRAZIONE
Vale soprattutto per gli Interpreti.
Alcuni di noi, me compresa, cercano di tenere alta la soglia di attenzione del pubblico con toni forti, emotivamente intensi, che non lasciano scampo.
Ciò non significa che, durante un interpretariato, io, o altri interpreti, urliamo.
Significa piuttosto che ricorriamo a toni di voce, il famoso TOV, se possibile sguardi, o gesti (nel caso della consecutiva) che attraggano il pubblico, quasi ammaliandolo, a me gli occhi, come le Sirene di Ulisse mi verrebbe da dire.
Se ci mettiamo The Boss, effetto garantito – Concedetemi una divagazione sonora.
Combiniamo un linguaggio denso e colto con l’immediatezza di storie che partono da scene chiare e distinte, relazioni vive, tensioni emotive che si sentono già dalle prime note…
Oops, parole volevo dire. Stavo pensando alle note di una canzone di Bruce (quando sono in cabina, mi sento sul Palco).
QUAL È IL SEGRETO DELLA CONCENTRAZIONE DALL’INIZIO ALLA FINE?
Durante un interpretariato, siamo sottoposti a un notevole carico emotivo. Trattiamo argomenti complessi e, talvolta, delicati.
Il segreto, secondo me, non è tanto concentrarsi sulla complessità, facendoci prendere dal panico, come si potrebbe credere, bensì imparare a riconoscere, quindi dosare, la complessità stessa. In altri termini: attirare e conquistare l’attenzione per poi ampliare lo spazio di narrazione, in traduzione, e interpretazione, nel parlato.
NECESSITÁ DI TRATTARE E AFFRONTARE LA COMPLESSITÁ NELLA CONCENTRAZIONE
Il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale. In altri termini: complessità in tempi brevi: il paradosso del lavoro di un Traduttore e un Interprete.
THE HEAT – LA SFIDA
La sfida del nostro lavoro, oggi, è proprio questa: come mantenere la concentrazione, rispettando la complessità in un’epoca che ci chiede di fare tutto in tempi brevi, mettendo insieme più elementi e, forse, più attività?
Già… il Multitasking è bandito. E allora?
Tempus fugit.
Gestiamo il tempo – Time Management
Viviamo immersi in un ambiente che stimola la semplificazione cognitiva; il nostro cervello opta per l’immediatezza, ciò che è fluido e di facile elaborazione.
APPLICATO ALLA TRADUZIONE – ALIAS SCRITTURA
Dalla complessità alla semplicità.
È un principio semplice che semplifica, e accelera, la traduzione di una frase scritta in caratteri grandi e nitidi rispetto a una a caratteri minuscoli e di difficile lettura.
In altri termini: testi brevi, diretti e scorrevoli, catturano più facilmente l’attenzione, agevolando la concentrazione. Questo comporta un rischio: la semplificazione e il conseguente appiattimento.
Credo che la Traduzione, per sua natura, ami la complessità, l’ambiguità, la sfumatura.
IL PARADOSSO
Un Traduttore, ma anche un Interprete, deve imparare a comprimere la complessità nella semplicità.
Deve convivere con tempi ridotti per garantire una comprensione a lungo termine.
Un po’ come un aforisma: poche parole, ma, al suo interno, un mondo intero.
DAL PARADOSSO AL RICORDO
Mi viene in mente ciò che Roland Barthes, saggista, critico letterario, linguista e semiologo francese, definiva “il piacere del testo”: l’incontro tra chiarezza e profondità, tra leggibilità e opacità che invita a rileggere, scavare e, in pratica, concentrarsi.
La concentrazione mette a dura prova il cervello, tanto da indurre alcuni autori a parlare della nostra come “società della stanchezza”, sovraccarica di stimoli.
A maggior ragione, per conquistare il lettore, o il pubblico, sono necessari testi che lo catturino subito, ma che al tempo stesso gli offrano qualcosa di resistente, che non si consumi in un istante.
Tempus fugit, ma la concentrazione deve restare, la soglia di attenzione non può abbassarsi.
Attenziò! Concentraziò!
Non siamo sul set di un Film. Non recita Totò.
Siamo a lavoro, in cabina, davanti al PC, da un Cliente, o ovunque sia richiesta la collaborazione di Professionisti esperti e qualificati in ambito di Traduzione e Interpretariato.
One Word One World.
Your World My Word.
“Rendiamo il mondo migliore grazie ai Traduttori e agli Interpreti
Una parola alla volta. Un mondo di parole”
Un Articolo di
Cecilia Di Pierro