AMARE SE STESSI… COSA C’È DIETRO
Un articolo di Alessandro Carli
Che senso ha parlare d’amore in un articolo che verrà letto soprattutto da professionisti ed imprenditori che hanno – o meglio, avrebbero – ben altro a cui pensare?
E’ proprio questo il punto: l’Amore è l’unica cosa di cui dovrebbero veramente interessarsi, poiché l’Amore è ciò che fa la differenza non solo nella vita privata, ma anche sul lavoro.
Il problema è che anche quel poco d’Amore di cui si parla è trattato in modo distorto, superficiale, spesso edulcorato, ma soprattutto, come se fosse qualcosa che riguardi ben altre sfere della nostra esistenza… sfere che si trovano molto, molto lontane dalla solida realtà con cui si ha a che fare ogni giorno.
L’Amore è l’essenza stessa di ogni aspetto della nostra realtà, senza il quale essa non esisterebbe e difatti l’aveva già capito il grande Dante che conclude la sua superba Divina Commedia con il celeberrimo verso: “L’amor che move il sole e l’altre stelle” .
L’Amore assume molti aspetti. Gli antichi greci ne avevano individuati addirittura 12, ma qui li ridurrò a due, che sono poi quelli che servono per capire il senso di questo pezzo.
Il primo tipo è l’amore che tutti conosciamo, cioè il sentimento che genera quel particolare stato emozionale di assoluto benessere e di legame con gli altri. Il problema con questo tipo di amore è che è del tutto istintivo, che condividiamo anche con altri animali e che, soprattutto, dipende totalmente da fattori esterni, in funzione:
– di ciò che ci piace;
– di ciò che è desiderabile (che a sua volta è spesso indotto dalla cultura di riferimento);
– dei nostri ormoni;
– dei nostri valori;
– del modo in cui veniamo trattati;
– ecc.
Se non ne sei convinto, tieni conto che il 50% dei matrimoni finisce in divorzi, andando da “ti amerò per tutta la vita” a “spero che tu muoia male”. E negli affari non va molto meglio. Si amano i nostri clienti finché pagano e se poi si trovano in difficoltà si passa direttamente al recupero crediti.
Fa parte del gioco, penserai… Forse, ma non potrà mai essere Amore ciò che TU non decidi che debba essere Amore e quando sei tu a decidere di amare, NIENTE può farti cambiare idea!
Già nel Vangelo, Gesù ci aveva messi in guardia: “(…)Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso (…)”
Questo primo tipo di amore è del tutto condizionato dalla necessità di avere un ritorno dall’investimento emotivo che si mette in una relazione, di qualsiasi natura essa sia. Significa, allora, che se – ad esempio – qualcuno non ci paga lo dobbiamo comunque riempire di baci?
Non proprio, ma è una questione che richiede un maggior approfondimento che non voglio affrontare qui. Se, però, t’interessa la mia opinione in proposito, scrivimi in privato.
Sta di fatto che il secondo tipo di amore non ha niente a che vedere col sentimento, ma con una precisa, solida ed irremovibile INTENZIONE!
Non è poco. Vuol dire che sei tu a decide di essere l’artefice dell’Amore che provi, anziché un passivo ricevitore.
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. (…)”
Se io voglio Amore nella mia vita e decido di inondare il mondo con esso, non può essere in funzione del fatto che ne abbia poi un ritorno. Questa frase di Gesù non è un invito a fare i martiri, ma di prendere in mano la propria vita e di dettare i termini su come la si vuole vivere.
Adesso, prendiamo questo concetto e giriamolo su di noi.
Ci viene spesso detto che dobbiamo imparare ad amarci: qualcuno mi vuole tradurre questa dabbenaggine in qualcosa che abbia un senso?
Così come non potrai mai costringerti ad amare (cioè, provare un sentimento) qualcuno, non potrai mai farlo nemmeno con te stesso. I sentimenti/emozioni sono solo “segnali” che il nostro apparato emotivo ci invia per aiutarci a capire in che modo la nostra mente sta interpretando un evento (pensiero o accadimento esterno).
È un po’ come la spia del carburante su un’auto: si accende SOLO nel momento in cui il sensore nel serbatoio lancia il segnale che c’è poca benzina.
Vuol dire che non potrai MAI amare te stesso finché non cominci a trovare buoni motivi per farlo. Nella frase “ama i tuoi nemici”, Gesù non si stava solo riferendo a qualcuno là fuori che ti vuole male, ma anche a te stesso.
Finché nutri pensieri e convinzioni negativi su di te, ma nemmeno coi riti vudù riuscirai mai ad amarti e se non riesci ad amarti, saboterai senza soluzione di continuità ogni cosa che vivi e tocchi, compreso il tuo lavoro.
Amiamo ciò a cui diamo valore, a qualsiasi livello. Molti pensano che le persone con una forte autostima siano quelle che si amano di più. È vero il contrario: le persone si amano di più quando hanno una forte autostima, poiché alzano la percezione del proprio valore.
Per questo, ad esempio, è così importante trasmettere messaggi edificanti e positivi ai nostri figli quando sono piccoli. Siamo il mondo per loro e quando questi messaggi arrivano da noi, hanno un valore inestimabile.
E già che ci siamo, cominciamo con noi.