“Come la pianificazione può aiutarti a prevedere il fabbisogno finanziario”
Un articolo di Patrizio Gatti
Bob Hope scherzava dicendo:”La banca è quel luogo che ti presta denaro solo se riesci a dimostrare di non averne bisogno”.
Ma cosa succede quando, nonostante il bel tempo, ci si ritrova improvvisamente sotto un “acquazzone finanziario”?
Prendiamo l’esempio di una piccola impresa commerciale piemontese, che si è sempre distinta per una gestione attenta della propria liquidità. Questa azienda, che ha sempre pagato puntualmente i propri finanziamenti e ha utilizzato con moderazione i fidi bancari , vantava un buon rating, cioè una valutazione positiva della banca sul suo merito creditizio. Inaspettatamente alla fine dell’estate di qualche anno fa si è trovata ad affrontare un calo significativo del fatturato.
Nonostante i conti correnti in positivo, un’analisi finanziaria ha rivelato che la liquidità dell’azienda era a rischio a causa di vendite in calo e costi fissi alti. La mancanza di miglioramenti economici faceva vedere una crisi di liquidità vicina entro 4-5 mesi.
La soluzione?
Ho consigliato al titolare di elaborare un business plan dettagliato, per valutare la richiesta di un finanziamento bancario per assicurare una certa tranquillità finanziaria e favorire in seguito lo sviluppo aziendale negli anni a venire.
L’amministratore era dubbioso sull’idea di indebitarsi per anni, sperando invece in un aumento del fatturato. Gli ho spiegato che è fondamentale prestare attenzione alla propria liquidità. Se non migliorasse il margine operativo, l’azienda potrebbe essere costretta a usare totalmente i fidi di cassa o a posticipare i pagamenti.
Rimanere intrappolati nel ciclo dei fidi senza aumenti significativi dei guadagni, mette l’azienda a rischio di debiti pesanti e pericolosi, come quelli del fido di cassa. Ho chiarito all’amministratore che senza guadagni adeguati per generare la liquidità, il debito potrebbe tornare indietro come un boomerang, lasciando l’azienda senza fondi per pagare le rate future.
Ma perché suggerire un finanziamento quando l’azienda aveva ancora un saldo positivo nel conto corrente?
La risposta sta nella capacità di presentarsi in banca non per necessità urgente, ma con una posizione di forza, grazie ad un buon saldo nei conti correnti, bilanci positivi e un buon rating creditizio.
Come si è risolta la situazione?
L’ amministratore si è convinto di verificare la situazione con un business plan pluriennale, valutando vari scenari di stress test e analizzando gli indici prospettici di bancabilità per stimare la futura capacità di credito dell’azienda.
Si prevedeva la possibilità, a partire dal secondo semestre dell’anno successivo, di un generale miglioramento, ma erano necessari alcuni aggiustamenti nell’organizzazione della produzione e nelle spese aziendali.
Così dopo aver valutato i dati e le previsioni economiche e finanziarie, l’amministratore ha deciso di andare in banca con il Business Plan per richiedere un finanziamento rimborsabile a rate.
L’azienda, grazie al finanziamento, ha superato senza difficoltà il periodo di crisi finanziaria previsto, e i cambiamenti apportati nella produzione hanno portato i loro benefici in termini di margine; perciò, negli anni, l’azienda sta rispettando quanto pianificato nel business plan.
In conclusione:
Presentarsi in banca quando non se ne ha urgente bisogno non è solo un segno di forza, ma una strategia vincente che fa vedere la capacità previsionale dell’azienda.
La pianificazione finanziaria e l’uso accurato dei budget e del business plan sono strumenti indispensabili che permettono di anticipare le sfide future e agire in modo strategico, evitando di dipendere esclusivamente da fatturati che spesso sono incerti.
E’ comunque importante ricordare che ciò che conta davvero è il margine operativo generato dall’azienda, che si traduce poi in liquidità, se tutte le vendite effettuate per crearlo, vengono incassate.
E tu cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti.