COSE DA NON DIRE A UN TRADUTTORE/INTERPRETE FREELANCE

Un articolo di Cecilia Di Pierro

 

MITI DA SFATARE SUI FREELANCE

Un Articolo di Qualità si vede dall’uscita da…

Come il Mito di Platone

Usciamo dalla Caverna

 

PREMESSA

Cosa dice il Mito della Caverna?

Il mito della caverna, narrato da Platone nella sua opera “Repubblica”, descrive una situazione in cui gli esseri umani sono simili a prigionieri incatenati in una caverna, costretti a guardare solo ombre proiettate su un muro, illusi che queste siano la realtà. Il mito simboleggia il cammino verso la conoscenza e la verità, e come la maggior parte delle persone sia legata all’illusione del mondo sensibile, mentre solo pochi riescono a liberarsi e a scoprire la vera realtà, il mondo delle Idee, la luce.

 

Analogo requisito vale per un Traduttore e Interprete freelance.

 

4 falsi miti sui freelance
Il lavoro freelance è sempre sulla “bocca di tutti”. In Italia la situazione non è particolarmente rosea a causa di pratiche tristemente diffuse: sfruttamento del freelance, ritardo dei pagamenti, retribuzioni misere.

 

Di chi è la colpa?
Vero che il mondo è dei furbi, ma…

Lavoro fatto guadagno ha prodotto, ergo…

Non pagare non si addice a una persona perbene.

 

Ricordate Giochi senza Frontiere?

Ebbene…

Lavoro senza frontiere

Il lavoro dei freelance ha i suoi pro e contro.

Esso è in continua espansione.

Viaggi e miraggi….

Canta De Gregori

Visto che le assunzioni sono ormai un miraggio, molti scelgono di rimboccarsi le maniche e iniziare un’attività come freelance: liberi professionisti, lavoratori autonomi, lavori creativi che danno linfa vitale al sistema e slancio alla personalità creativa.

PREGIUDIZI E MITI DA SFATARE DUNQUE
Come dicevo in Premessa, esistono numerosi pregiudizi e falsi miti sul lavoro dei freelance.

Urge rimedio.

 

Di seguito una “Blacklist” di che cosa non è la libera professione

1.Essere freelance è un hobby
Si può decidere di diventare freelance per far conciliare una passione con il lavoro. Del resto il lavoro non deve essere considerato per forza come un peso necessario per portare a casa la pagnotta, in poche parole, come un’attività priva di stimoli, ma essenziale per vivere.

Un talento creativo inizialmente scoperto come hobby può infatti confluire in un’attività lavorativa.

2. Il freelance lavora gratis
Eh già…

Perché un Libero Professionista “campa d’aria”. Non prendetemi per le bollicine d’aria.

Si può cominciare con attività di volontariato e non retribuite per costruire un portfolio e maturare un po’ di esperienza. Ma questo non significa che il freelance non debba essere pagato.
Il lavoro freelance è lavoro. E in quanto tale va retribuito.

La filosofia del “Mò c’ cant’ na canzon’” stona, come me quando tento di lanciare un acuto alla Bruuuce.

Oltre alle normali esigenze di base per vivere, anche il freelance deve pagare le tasse e i contributi, le spese di gestione della sua attività, il proprio commercialista, provvedere all’aggiornamento professionale per rimanere competitivo sul mercato.

Di qui il diritto per il Freelance, nonché l’obbligo per il Committente, di ricevere/corrispondere un compenso adeguato per il lavoro svolto

3.  Il lavoro freelance è solo creativo
E invece no.
Non si tratta solo di grafici, fotografi, illustratori, copywriter, ma anche di professioni intellettuali: traduttori e interpreti, programmatori, esperti di marketing e così via.

Il mondo del lavoro freelance è decisamente vario, proprio come il mondo. Ciò che accomuna le diverse professioni è un’alta specializzazione e un continuo aggiornamento delle proprie competenze.

4. Chiunque può diventare un freelance
Essere freelance è uno stile di vita. Occorrono grande motivazione, passione per il proprio lavoro, autodisciplina, determinazione, intraprendenza e, perché no? Un pizzico di leggera follia.

Bisogna essere in grado di gestire il lavoro in tutte le sue fasi, contattare potenziali clienti, essere puntuali nelle consegne, impegnarsi nel personal branding e nel marketing della propria attività.
E poi ci sono quei periodi piatti in cui il flusso di lavoro scarseggia e non bisogna lasciarsi abbattere – C’è sempre “Singing and Dancing”, pronto a darti il brio e tenere lontane nubi di sconforto.

Analogamente occorre darsi una calmata ed evitare di essere troppo euforici quando le cose vanno per il verso giusto, oppure prendono il largo quando occorre contattare i clienti.

Se si preferisce la comodità  di un’attività stabile con la certezza dello stipendio a fine mese, è meglio non imboccare la strada del freelance: in tal caso il lavoro da dipendente è la scelta più appropriata.

Ma i motivi di discussione non finiscono qui.

 

Ergo alimentiamo …

“You can’t start a fire without a spark”

Bruce Springsteen, ovviamente! Il freelance “più pagato al mondo”.

 

Consigli di lettura

non prendetemi sul serio. Quando lavoro sono tutta d’un pezzo.

Quando sono fuori…

Mi scompongo e…

M’impegno a sfatare i falsi miti.

Essere “Particolari” vuol dire anche questo.

 

Andiamo avanti sulle cose da non fare, o dire, a un Libero Professionista Traduttore e Interprete

Quali sono gli altri pregiudizi sul lavoro freelance?
Ti interessano anche questi argomenti?

 

Ne consegue

“La Lista di Cecilia” o anche “I 7 Peccati linguistici da non commettere”

7 cose da non dire a un traduttore freelance
Caro freelance, smettila di lamentarti!

Formazione sì, ma con buonsenso

1. Il traduttore e l’interprete sono la stessa cosa.
No! Sono due professioni diverse per le quali sono richieste competenze diverse. È vero che molti traduttori lavorano anche come interpreti e viceversa, ma non è detto che sia sempre così.

Impariamo una formulina

Il traduttore scrive, l’interprete parla.
È chiara la differenza elementare?

2. Conosco un’altra lingua, quindi posso fare il traduttore.
Se vuoi farti un nemico, me compresa, dì questo e dovrai trovare …

Una caverna adeguata per ripararti.

Saper parlare una lingua non significa saper tradurre.

È esattamente come dire “Ho la Opel Corsa. Non sono Claudia Schiffer”.

 

Non basta avere due mani per essere un buon pianista, così come non basta sapere due lingue per essere un buon ‪traduttore e interprete.

3. Come si dice questo in inglese? Che significa questa parola?
Chi sono io…

Babbo Natale (Pubblicità Bistefani)

 

Il Traduttore vive di parole.

Non è un vocabolario vivente!

Per questo c’è il Thesaurus.  I Traduttori e Interpreti professionisti, invece, sono il “Tesoro” per clienti e pubblico in generale.
Il Traduttore freelance non è stato tirato su a pane e dizionario, né imparato a memoria ogni singola parola di una lingua straniera, così come un italiano non conosce ogni parola esistente della lingua italiana.

Mi sai dire che cosa significa Bischerata?

Ti garberebbe saperlo? Sappi che è possibile, ma devi chiedere al diretto interessato, ovvero all’Autrice scrivente, che, spesso e volentieri, usa questo termine, peraltro non di sua invenzione, bensì fiorentino, per indicare qualcosa di “assurdo” e diversamente accorto.

4. Basta che sappia la lingua, non importa conoscere l’argomento.
Prego, a voi la traduzione.

E invece è essenziale che il traduttore conosca l’argomento del testo da tradurre per svolgere un lavoro ottimale. Se il traduttore è esperto in un determinato argomento, buona parte della terminologia è già acquisita, quindi traduce più rapidamente e a un prezzo più economico, perché il lavoro di ricerca e documentazione richiede un numero di ore inferiore rispetto alle tempistiche necessarie per un traduttore che ignora l’argomento del testo di partenza.

5. Traduci da casa? Ma è un lavoro?
Fate vobis.

Segue Urbis et orbis.

6. Conosci soltanto tre lingue?
Se ti sembrano poche, tira fuori la quarta dal cilindro di Mago Merlino.

Sarò lieta di essere tua Assistente “Traduttrice Stregona”.

Tre è un numero decisamente ragionevole. Non perché three is a magic number, bensì perché è meglio diffidare di qualcuno che dice di parlare un numero esagerato di lingue straniere, ma non parla neppure la propria lingua e fa pure errori di grammatica. Quanto è approfondita la sua conoscenza di queste sei-sette-otto lingue?

7. Non sopporto i traduttori simultanei della tv.
Peccato che i traduttori simultanei non esistano. Sono interpreti. E ciò che fanno si chiama interpretazione simultanea, non traduzione.

Sopporto gli interpreti simultanei, adesso.

Indubbiamente esistono altri luoghi comuni e frasi che fanno indispettire un traduttore e/o Interprete freelance…

 

La tanto osannata CTA

Collega traduttore, che cosa aggiungeresti in base alla tua esperienza?

 

E tu, cliente, che cosa vuoi di più da un Traduttore e/o un Interprete?

Ma un Lucano ovviamente!

Back to the Roots – Ritorno alle Origini

Lucana di origine

Fiorentina di adozione

Se ti chiedono

Che cosa vuoi di più dalla Vita?

Un Lucano

L’amaro più dolce che ci sia.

 

Perchè?

“This is my Hometown”

 

Cristo si è fermato a Eboli

Bruce ha scoperto la Basilicata

Un Articolo a favore dei Freelance

 

 

Cecilia Di Pierro

 

 

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