FARE CHIAREZZA
Un articolo di Alessandro Carli
Una persona che si rivolge ad un professionista (coach, consulente o altro) per capire come uscire da una situazione difficile/complicata, ovvero – molto più raramente – per fare un salto di qualità, di fatto cerca una soluzione da applicare alla sua realtà.
Normale, verrebbe da dire.
Certamente normale… ma non necessariamente la cosa migliore. Non come prima cosa, almeno.
Prima d’iniziare un percorso di coaching con un cliente, gli chiedo di compilare una scheda con una serie di domande il cui scopo non è soltanto quello di darmi a priori qualche input su cui cominciare a lavorare, ma per aiutare lui/lei a mettere a fuoco ciò per cui si è detto/a disponibile ad investire tempo e denaro.
Molto, ma molto raramente, le risposte che darà saranno poi le stesse che si evidenzieranno lungo il percorso e men che meno alla fine dello stesso.
Che senso ha, dunque, far compilare questa scheda se poi le risposte che darà il cliente verranno poi del tutto disattese?
Innanzitutto… è necessario iniziare con qualcosa! Il coaching è una metodologia formativa basata sulla concretezza e si lavora per obiettivi. Che poi, a mano a mano che si procede, il cliente prenda sempre maggiore consapevolezza di ciò su cui ha bisogno di lavorare, fa parte del processo.
In secondo luogo, cosa certamente non meno importante, quando si arriva verso la fine del lavoro, il cliente ha modo di vedere i vari passaggi che sono stati fatti nel tempo ed in quale misura la percezione di sé e della situazione in cui si trovava siano cambiati.
Si chiama “crescere”!
Causa ed Effetto
Il motivo per cui non si riesce a fare chiarezza è perché si confonde la causa con l’effetto, rendendo impossibile capire da dove iniziare.
Ora, pensa alla tua attività (azienda, professione o altro) e focalizzati su una situazione, positiva o negativa, che stai vivendo in questo momento con essa: fatturato, clienti, collaboratori, visibilità, qualità, ecc.
Che tu debba risolvere un problema o rafforzare la tua posizione, decidi di venire da me per aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo. Domanda: cos’è un obiettivo… una causa o un effetto? Di certo, è un effetto ed è qui il problema, poiché è impossibile – ribadisco, IMPOSSIBILE! – intervenire direttamente su un effetto, a meno che non si tratti di una questione prettamente tecnica (es. aggiustare qualcosa che si è rotto).
Ma se non si può intervenire su un effetto (obiettivo, in questo caso), perché dovrei chiederti di mettere per iscritto il tuo obiettivo, visto che tanto non ci si può lavorare? Per il semplice motivo che non avrai idea di quale possa essere la causa prima della situazione che vuoi correggere, altrimenti non verresti da me. Tanto vale partire da dove sei anche solo vagamente consapevole.
Il Processo della Chiarezza
Per fare chiarezza è necessario scendere in profondità, dove si trovano tutte le motivazioni che ci spingono a fare ciò che vogliamo, ovvero ad evitare di trovarci in una situazione indesiderata. Individuare tali motivazioni è indispensabile per fare le scelte più efficaci.
Nella stragrande maggioranza dei casi, si è ignari di come si sviluppano le dinamiche che portano poi ai risultati che vogliamo vedere manifestarsi e che, a quel punto, o sono il frutto del caso o daranno benefici (laddove ci siano) deboli e/o di breve durata.
Queste sono le fasi del processo che, più o meno consapevolmente, seguiamo.
INTENZIONE: Tutto parte da qui, la più impalpabile delle fasi, la causa prima di tutto. È qui che matura, purtroppo inconsapevolmente, il motivo che ci sprona ad inseguire un obiettivo.
SISTEMICITÀ: La nostra realtà è organizzata per sistemi che aderiscono a leggi, forze e dinamiche naturali. Una volta fatta chiarezza sulle proprie intenzioni-guida, occorre passarle al vaglio dei principi che sostengono quei sistemi per evitare che ci presentino il conto più avanti.
PARADIGMI: Si tratta di schemi ed atteggiamenti mentali (mindset) che determinano lo stato mentale, appunto, di coloro che partecipano all’attività, siano essi interni od esterni. Sono molto sensibili all’influenza dei principi che sostengono i sistemi.
RELAZIONE: I paradigmi determinano il tipo di rapporto emozionale e di atteggiamenti che si avrà con se stessi, il lavoro, le persone coinvolte, il mercato, ecc.
STRATEGIE: È qui che si decide come procedere operativamente per raggiungere i nostri obiettivi. Purtroppo, non si è consapevoli di ciò che c’è alle nostre spalle, ragion per cui si continua a reiterare le stesse azioni che producono gli stessi risultati in un loop senza fine.
OBIETTIVI (e/o RISULTATI): Le strategie producono dei risultati e da questi ultimi si può verificare se le Strategie usate erano corrette ed efficaci rispetto agli Obiettivi che ci siamo posti. Se le varie fasi sono state ben seguite ed eseguite, è praticamente impossibile non ottenere i risultati voluti, salvo errori di tipo tecnico-operativo che sono, però, quelli più facilmente rimediabili… sebbene, purtroppo, anche quelli più costosi.
Appropriarsi del Processo
Ora, se si vuole fare chiarezza ed uscire dal loop, prima ancora di fissarsi un obiettivo occorre ripercorrere lo schema all’indietro, partendo dalla Relazione (Obiettivi e Strategie sono ininfluenti ai fini di questo lavoro.
RELAZIONE: A questo livello dovremo porci determinate domande chiave a cui rispondere senza remore e con totale onestà, tipo: Cosa vuoi/non vuoi fare? Cosa vuoi/non vuoi essere? A cosa non rinunceresti mai/a cosa sei disposto a rinunciare? Cosa vuoi a tutti i costi? Quale prezzo non sei disposto a pagare?… Queste domande (e altre simili) suscitano risposte emotive che costringono ad interrogarsi sui…
PARADIGMI: Si tratta di schemi ed atteggiamenti mentali (mindset) che determinano il nostro stato mentale, appunto. In questa fase, è dunque funzionale scendere un po’ in profondità con domande tipo: I miei pensieri sono chiari o confusi? Mi fanno sentire energizzato o scarico? Sono costruttivi, distruttivi o piatti? Contribuiscono a creare coinvolgimento o disinteresse? Ecc.
SISTEMICITÀ: Essendo noi sistemi che operano all’interno di più sistemi, la consapevolezza di essere allineati con le leggi che li sostengono e di poter favorire dinamiche positive avrà senza dubbio un impatto positivo sui nostri paradigmi. Per questo è importante chiedersi: Ciò che voglio perseguire promuove la salvaguardia, il rispetto, la qualità e la dignità della Vita? Favorisce la Trasparenza e la Connessione tra le persone? Agevolano la loro Crescita personale, economica, sociale, ecc.? Tengono conto del sano mantenimento di un Equilibrio di trattamento fra persone, di oneri, di dare-avere, ecc.? Prevedono movimento e Dinamicità?… Sono tutte domande a risposta chiusa. Se la risposta è “Sì”, entrare più nello specifico chiedendosi “In che modo”; se è “No”, chiedersi cosa va cambiato per implementare tali principi.
INTENZIONE: La più impalpabile delle fasi, la causa prima di tutto e che solo una serie di domande apparentemente semplici può contribuire a fare totale chiarezza: Come voglio contribuire alla mia industria? Chi e come cresceranno le persone che ne saranno coinvolte? Quale differenza voglio fare? A quali valori intendo ispirarmi? Chi sono i miei clienti di riferimento?
Conclusione
A questo punto si avrà tutta la chiarezza che serve per porsi Obiettivi dai quali non si vorrà mai indietreggiare. Con la Relazione a fare da collante tra le fasi superiori e quelle inferiori, alimentando quindi il legame emotivo che serve, la sicurezza che potrai ricavarne ti consentirà di perseguire anche gli obiettivi più ambiziosi.
Ora che hai una traccia da seguire, puoi cominciare già da subito a porti quegli obiettivi che magari da tempo avevi in mente di perseguire, ma avere un interlocutore che ti guidi e che, soprattutto, ti aiuti a superare le difese interne (ricorda che il cambiamento è visto come una minaccia dal tuo ego) può fare un’enorme differenza e se la posta in gioco è alto, il fai-da-te è altamente sconsigliato.
Avendo aiutato molti imprenditori e professionisti in questo “viaggio”, posso fare lo stesso con te. Se vuoi capire come, prenota una sessione gratuita con me per valutare come muoverti al meglio.
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