I TRADUTTORI E GLI INTERPRETI PREFERISCONO L’EMPATIA

Un articolo di Cecilia Di Pierro

 

TU SEI LA MIA SIMPATIA…

Cantava Raoul Casadei

“L’è proprio sonata”!

Da Boss Bruce a Casadei…

Non è proprio la stessa musica!

 

Perché allora la premessa “stonata”?

Tutto ha una ragion d’essere, soprattutto quando si tratta di Bruce e suoi Follower.

 

Il titolo di una canzone che risuona ancora nelle mie orecchie, dai tempi memorabili, ma non indimenticabili, del mio periodo in Collegio, dalle Suore…

 

Perché “Simpatia” fa rima con “Empatia”.

I due concetti non sono esattamente la stessa cosa.

 

PERCHÉ PARLARE DI EMPATIA IN TRADUZIONE E INTEPRETARIATO?

Esperti di Neuroscienze e Sociologia, non preoccupatevi.

Sono solo Esperta in Traduzione e Interpretariato.

Non ho intenzione di rovinarmi la reputazione parlando di un argomento che non mi compete, né mi piace improvvisarmi “Tuttologa” – La Tuttologia non era contemplata tra le materie di studio alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori.

 

Forte dell’eco prodotta dall’Articolo a 4 mani della scorsa settimana, vorrei proseguire su questo filone, ovvero sottolineare l’importanza del Fattore Umano in Traduzione e Interpretariato.

 

UNA PREMESSA IMPORTANTE

Che cosa s’intende per Empatia?

Non lo dico io, lo dicono gli Esperti.

L’empatia tra colleghi è la capacità di comprendere e condividere i sentimenti, le emozioni e le esperienze altrui. Ciò contribuisce a creare un ambiente di lavoro collaborativo, positivo e, nel nostro settore, soprattutto creativo. L’empatia implica ascolto attivo, quasi a indossare i panni altrui – una Giacca di Armani, per essere in stile, Re Giorgio imperat – individuando e apprezzando le esigenze dei colleghi, perché, soprattutto, nell’Interpretariato, il successo dipende da tutti i partecipanti.

EMPATIA IN TRADUZIONE?

La traduzione si riferisce alla trasposizione scritta di un testo da una lingua all’altra.

Che cosa c’entra l’empatia?

C’entra, eccome, quando si tratta di un documento voluminoso, tradotto tra due o più colleghi, in pratica un lavoro di Gruppo.

Si parte da un unico testo, sottoposto all’attenzione e all’interpretazione di ciascuno Traduttore, ognuno per la propria parte di competenza.

Ogni Traduttore ha un proprio stile, una propria modalità espressiva e un proprio ordine sintattico.

È qui che entra in gioco la sintonia, l’empatia tra colleghi.

Ognuno tradurrà la parte assegnata. Il Team di Traduttori si organizzerà quindi per rivedere il prodotto finale, cercando di uniformare il testo utilizzando uno stile, una terminologia e un tono univoco. Quella che definiamo “Congruenza” della traduzione.

Se c’è empatia tra colleghi, la conoscenza del singolo sarà trasmessa agli altri, con un risultato comune: il convogliamento di conoscenze comuni in un unico, grande contenitore, guidato dalla soddisfazione e dalla passione per il proprio lavoro.

 

IL RISULTATO?

Un capolavoro.

Immodestia?

No. Boria? Neppure. Semplicemente consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie competenze, perché la finta modestia non genera profitto.

Maggior entusiasmo genera maggiore impegno: la formula del successo, a mio avviso.

Quante volte mi avete sentito dire, o cantare. “Entusiasmo il mio Leitmotiv”

Non è una Bischerata.

Maggior guadagno: l’exploit finale.

Vero che “I soldi non fanno la felicità”, ma non si lavora per la Gloria. L’entusiasmo conta, ma anche il guadagno rafforza l’Entusiasmo e contribuisce alla crescita professionale.

“Money, money, money”

Abba

“I work all night, I work all day to pay the bills I have to pay

Ain’t it sad?” Money, money, money”

“Must be funny

In the rich man’s world

Money, money, money

Always sunny”.

 

E IN CABINA?

Non è una cabina elettrica. È un ambiente di lavoro, nel quale due, o più, colleghi condividono uno spazio comune per produrre un solo risultato: l’interpretazione, il parlato, frutto dell’elaborazione di un discorso ascoltato, sentito e prodotto per un pubblico che non conosce la lingua di partenza.

Il pubblico ci ascolta: spesso riconosce la voce e l’attribuisce alla rispettiva/al rispettivo Interprete, per alcuni elementi: il timbro, l’intonazione, l’accento e, nel mio caso, una voce dal tono alto e deciso, soprattutto quando parlo in tedesco.

In cabina il gioco di Squadra è fondamentale.

La bella, o la brutta, figura è una figura unica: quella di due Professionisti accomunati da un lavoro singolo, ma condiviso, il cui principale scopo consiste nel trasmettere al pubblico un discorso da una lingua all’altra.

L’empatia favorisce la creazione di un ambiente di lavoro piacevole, sereno, rilassato, e, perché no, divertente.

 

 

 

LAVORO È ANCHE DIVERTIMENTO

Quante volte, in cabina, tra colleghi sono nati piacevoli intermezzi interpretativi, talvolta talmente divertenti, da indurre gli stessi a spegnere il microfono per non far sentire al pubblico la risata fragorosa, e divertita, per i loro “sfondoni” di percorso, o, nel mio caso, Bischerate deliberate? (bella la rima).

A tale proposito un aneddoto divertente

 

BREVE DIVAGAZIONE

Oltre alla competenza, mi auguro, riconosciuta, sono rinomata per la mia capacità di saltare di palo in frasca, in gergo Pensiero Laterale.

 

CONGRESSO DI MEDICINA LEGALE – 18-21 MAGGIO 2000

Crotone, Calabria – When my David (il mio Capolavoro, mio figlio) aveva 2 anni.

Tanti gli oratori, alcuni di fama internazionale, tra questi anche il famoso Criminologo, Massimo Picozzi, Caso Cogne. Molti gli argomenti trattati, alcuni interessanti e coinvolgenti, altri meno e, talvolta raccapriccianti.

Oltre a parlare, gli Oratori trasmettevano le immagini di vari casi – Il Caso 1, il Caso 2, X e Y.

Noi Interpreti dovevamo necessariamente guardare le immagini per capire.

A un certo punto la collega di cabina, romagnola, tra i miei contatti di Linkedin (la citerò nei commenti, in diretta dalla cabina d’Interpretazione in Social, per dimostrare che non sto giocando di fantasia) “O Signur”! Non posso guardare, non ce la faccio”.

Se non guardi non capisci, la mia risposta.

“Non ce la faccio proprio”. Peraltro con il microfono acceso…

Sguardi rivolti alla cabina in sala.

“Ci scusiamo per la digressione”, io. “Riprendo il discorso da dove l’ha interrotto la Collega.

We’re only human” (The Killers – Gruppo musicale – Peraltro hanno cantato e suonato con Bruce Springsteen – Chi non vorrebbe cantare e suonare con Bruce?).

Esempio lampante di Empatia in cabina. Se tra colleghe non ci fosse stata perfetta intesa, il pubblico in sala sarebbe rimasto sordo e muto: no Interprete, no interpretazione.

Un caso irrisolto, tanto per essere in tema.

 

UN AMBIENTE DI LAVORO NEL QUALE REGNA L’ARMONIA

Come nel caso sopra riportato.

Dalla Medicina legale, alla legittima intesa tra colleghi.

Una traduzione, o un Interpretariato avranno tanto più successo quanto maggiore sarà la sintonia tra colleghi.

Simultanea è anche questo, traduzione è un insieme di sentimenti trascritti.

L’ambiente ideale è quello nel quale tra colleghi s’instaura una collaborazione perfetta, di sintonia, intesa e, se necessario, di solidarietà, per far fronte anche alle eventuali contestazioni, obiezioni, o talvolta, maleducazione, mancanza di rispetto, o pretese assurde da parte del Cliente.

 

Tutto ciò conduce inevitabilmente a…

 

SOLUZIONE DI CONFLITTI – IN GERGO LEGALE “RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE” (chiedo conferma ai lettori Avvocati)

L’empatia favorisce, e promuove, la comprensione tra le diverse prospettive, contribuisce a trovare soluzioni traduttive, o parlate, che soddisfino sia il Professionista che, in particolar modo, il Committente.

Volete mettere un caso di “Traduzione Mission Impossible” ai limiti dell’inverosimile, di un termine intraducibile in italiano?

“Quark”

Che non è il programma di Piero Angela – Grande Piero.

Si tratta di un formaggio tipico tedesco, utilizzato perlopiù per preparare dolci tedeschi tradizionali, un tempo introvabile, o quasi, in Italia, un corrispondente del mascarpone, ma non esattamente identico.

Come tradurreste “Quark”?

Ecco che l’empatia tra colleghi entra in gioco, soprattutto quando una/uno dei due è esperto/esperta in Pasticceria, o cucina in generale.

Si lascia “Quark”, la proposta dell’esperto Pasticcere, utilizzando una circonlocuzione, per spiegare a chi non conosce l’ingrediente, che il Quark è un ingrediente tipico utilizzato in pasticceria, o nella cucina tedesca, in generale, per preparare determinati piatti, dolci, o altre prelibate ricette.

 

COME FAVORIRE, O PROMUOVERE, L’EMPATIA TRA COLLEGHI?

Ascoltando.

Nel nostro caso, la parola è importante, si sa bene.

Se, tuttavia, tutti parlano, senza ascoltare l’altro, il discorso non è tale, ma è un insieme di parole urlate al vento.

“Blowing in the Wind”

Canta Bob Dylan.

“Parole al vento”, diceva Nonna Rita, quando parlava e si accorgeva che gli altri, figlie comprese, non l’ascoltavano.

Il nostro obiettivo non è quello di disperdere, bensì, diffondere, le parole: la nostra scienza, la nostra competenza e il nostro bagaglio di conoscenze, o Know-how, se preferite.

 

Ascolto attivo:

Vuol dire concentrarsi sull’ascolto delle parole e dei segnali non verbali degli altri, dimostrando interesse e comprensione.

Mettersi nei panni degli altri: cercare di capire i punti di vista, i sentimenti e le motivazioni delle persone, prendere le cose con filosofia, anche quando una parola, una frase, o un discorso non rientra nelle nostre grazie – “Non tengo genio” Nonna Rita.

 

Tutto converge verso un unico, minimo, comun denominatore: fare Squadra con il/la collega, cercando di capire il punto di vista, i sentimenti, e la motivazione (vedi Congresso di Medicina Legale) a non tradurre.

In pratica: ascoltare e comprendere le emozioni. Le emozioni siamo noi. Traduzione e Interpretariato è Emozione.

Proprio come l’emozione che provo a mangiare un bignè alla crema o al cioccolato.

PER CONCLUDERE

Un’analogia con il nuoto

So nuotare. Non mi piace galleggiare.

Talvolta nuoto controcorrente. Perché? Chi è allenato può.

L’empatia sostiene il rapporto tra Professionisti allenati.

Se l’empatia scompare, mi sforzo di farla “comparire”.

Sono una Maga? No. Semplicemente “Human Touch”

Bruce Springsteen è empatico.

Sono una sua Fedele Fan.

 

Empatia – Parole in traduzione e Interpretariato.

Le parole contano, ma…

 

Le gare si vincono con i fatti, non con le parole.

Aumentando la fiducia e la coesione del Team.

Perché sono solita dire che

 

TEAM

Together Everyone Achieve More

Da soli promuoviamo il successo

 

Insieme tagliamo il traguardo

“Are we Human or are we Dancer”?

The Killers

 

We’re Humans

Singing and Dancing with the Boss

A breve l’interpretazione in Oversound a San Siro

 

Bruce Springsteen – Il Cantante Oratore che tutti vorrebbero interpretare

Avrò tanti colleghi in cabina

Tradurremo insieme le parole dei testi

 

 

Un Articolo di

Cecilia Di Pierro

 

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