Il Mercato sta cambiando
Un articolo di Cecilia Di Pierro
TUTTO CAMBIA
TUTTO SCORRE
PANTA REI
La vita di un Professionista si articola attraverso varie fasi
Alti e bassi
Pro e contro della Libera Professione in un mercato editoriale che cambia
Sono Vintage…
Sono quasi 40 anni che “Vivo felicemente nel Mio Mondo”, un Mondo di Traduzione e Interpretariato, in un mercato editoriale soggetto a continui cambiamenti.
L’ho visto variare, contrarsi, espandersi, reinventarsi.
Con esso sono cambiata anch’io.
CORSI E RICOR(D)SI STORICI
Ovviamente, come spesso accade in tutti i settori, ci sono stati momenti storici migliori…ma anche peggiori. Ad ogni piccolo cambiamento, ci sono state previsioni più o meno catastrofiche:
“Le persone non leggono più”: dicono i letterati.
“Il digitale ucciderà la carta”: sostengono i Fan della tecnica a tutti i costi.
“Il mercato è in crisi nera”: vesto nero, vedo rosa – Rispondo con una lieve, ma decisa, vena ironica.
COSA VEDO?
Nulla di nuovo sul fronte editoriale.
Ogni volta ho osservato la stessa cosa: il mercato editoriale non muore. Si trasforma.
ALERT! GRIDANO GLI APPASSIONATI DELL’INGLESE A TUTTI I COSTI
Negli ultimi mesi ho sentito sempre più spesso quel coro di allarmi.
Tuttavia, la realtà, quella che vedo in base alla mia esperienza e osservando i dati, cercando di interpretare le statistiche, parlando con gli autori, seguendo quotidianamente le dinamiche delle vendite, è molto diversa.
SEGNALI DI VITA – METAMORFOSI
Il mercato non è un malato terminale.
Il mercato sta cambiando pelle.
Penso che chi lo interpreterà adeguatamente avrà grandi opportunità di sopravvivenza.
ILLUSIONE O SPERANZA?
“La domanda nasce spontanea”
Antonio Lubrano
Chi visse sperando rispose vivendo
(Ceciliata sul Mercato)
Facile capire il perché, seguendo un ragionamento semplice e “ceciliano”.
CRISI ILLUSORIA / FANTACRISI
Negli ultimi anni il mercato editoriale ha attraversato una fase da molti frettolosamente, e sommariamente, definita “crisi”.
In realtà, ci troviamo davanti a una trasformazione strutturale.
SUPPORTO ALLA LIBERA PROFESSIONE E AVVENTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Se, da un lato, molti supporti al mercato dell’editoria e alla Libera Professione sono venuti a mancare, anche tutto ciò che ruota intorno ad essa ha subito profondi cambiamenti.
Tra questi:
- Numerose app di supporto sono state eliminate;
- I fondi dedicati alle biblioteche hanno subito drastiche riduzioni;
- Molti bandi pubblici, per molti ancora di salvezza, sono stati sospesi o rimandati.
CAMBIAMENTO REPENTINO E EFFETTI CORRELATI
Un medico direbbe “effetti collaterali”.
In questo contesto preferisco usare il termine “eventi avversi”, vale a dire tutto ciò che si è ripercosso negativamente sul mercato dell’editoria, determinandone una lenta, ma inesorabile alterazione, con un effetto immediato e visibile.
Quali le ripercussioni e i settori coinvolti?
- Rallentamenti nella narrativa generalista
- contrazioni nell’editoria scolastica minore
- difficoltà crescenti tra i piccoli editori non/o mal posizionati.
UNO SGUARDO AI NUMERI
Dico scherzosamente che “dò i numeri”.
Se, invece, guardiamo i numeri, quelli veri, quelli pubblicati nei report AIE e nei principali osservatori internazionali, abbiamo un’immagine completamente diversa.
Parliamo di movimento del mercato editoriale, di come esso si stia polarizzando.
CHE COSA SUCCEDE?
- I grandi gruppi editoriali non solo resistono, ma crescono
- Gli autori imprenditori (quelli con personalità, identità e Community – Ana , questo è per EVE) continuano a crescere.
- I piccoli editori, privi di una direzione editoriale chiara, accusano il colpo e cedono.
- Il lettore non compra più “catalogo”, ma “esperienza”: edizioni speciali, estetiche riconoscibili, copie firmate, romanzi che rappresentano una Community.
- Il self-publishing ha smesso di essere una nicchia romantica: oggi è una realtà industriale matura, competitiva e con un ruolo culturale determinante.
COME CHIAMIAMO QUESTO FENOMENO?
In gergo si chiama polarizzazione.
Come lo tradurrei?
Canto con Bruce, ma ammetto di non saperlo.
Sono Interprete e Traduttrice, non sono…
Oh my Boss!
Chiedo agli Esperti.
Si dice che…
Accada quando un mercato smette di premiare la semplice presenza e inizia a premiare la struttura, la visione, l’identità.
Si dice che il “ceto medio editoriale”, composto da piccoli e medi editori generalisti, stia scomparendo.
COSA FARE PER COMPRENDERE A FONDO IL FENOMENO?
Ai fini di una comprensione del presente, questo è il punto più importante, perché oggi restano solo due categorie:
- Chi ha una struttura solida (gruppi editoriali che investono, distribuiscono, costruiscono marchi solidi)
- Chi ha una identità forte (autori imprenditori consapevoli della propria identità, sicuri di conoscere il proprio pubblico e cosa rappresentano per i lettori)
Il resto è “Rumours”, voci di corridoio.
Ne scaturisce una riflessione: oggi non vince chi pubblica di più, ma chi conferisce un significato specifico alla propria opera.
“LESS IS MORE”
Compra meno per leggere meglio
I lettori non comprano meno, ma comprano meglio.
Panta rei. Tutto cambia.
Dai libri in senso stretto a punti di riferimento.
Il desiderio dei lettori.
I lettori acquistano storie di certa attribuzione, nonché autori che non temono di rivelare la propria identità.
Si innamorano di un mondo stampato, non di una copertina.
Comprano esperienze editoriali, non meri prodotti scritti.
Ne consegue che autori ben identificati crescano oltre la media.
- I fondatori, e i costruttori, di Community resistono agli urti con i cambiamenti di mercato
che ne conseguono.
- Chi si limita a pubblicare e sperare è perduto e non cresce.
Il mercato non penalizza i piccoli, ma punisce chi è invisibile (in gergo avrei detto “insignificanti”).
UN’ALTRA DOMANDA SORGE SPONTANEA
O quante domande tu c’hai? Mi chiederebbe un fiorentino semplice.
In pratica, che cosa può fare un autore in un mercato così polarizzato?
TRE PILASTRI
Fonderei la mia analisi su tre punti fondamentali.
- Qual è la tua identità narrativa?
Non chiedo
- “Che genere scrivi”?
Oppure
- “Qual è la trama”?
Non sto analizzando un romanzo di Umberto Eco. Non siamo tutti Eco, siamo scrittori e/o editori delle nostre opere.
La domanda da porsi, dunque, è la seguente:
- Cosa rappresenti? (Mentre scrivo, sorrido… Mi viene in mente “Mo’ che mi rappresenta questo”? Cit. Nonna Rita)
- Quale mondo stai costruendo? Inevitabile, per associazione di idee, il riferimento a “Brave New World” (Aldous Huxley) e, altrettanto inevitabile, il riferimento a “Only the Strong Survive” – Bruce Springsteen.
- Che cosa pensa, o sente, il lettore alla fine della lettura? Questione di feeling…
Un autore oggi non è solo la somma dei suoi libri: è un ecosistema.
- Come puoi trasformare il tuo libro in un luogo?
Non faccio magie
Ambiento il tutto in un luogo emotivo, visivo, narrativo. Un posto in cui un lettore entra e sente: “Mi riconosco. È per me”. Questo è il mio mondo.
Ogni elemento può contribuire a trasformare un libro in un luogo specifico:
- una copertina alternativa
- un capitolo bonus
- la tiratura speciale
- l’aspetto chiaro e riconoscibile
- il giusto tono, l’atmosfera e la promessa di chiarezza
- Stiamo parlando ai/Traducendo per i lettori giusti?
Mi riferisco alla Community. La Community non è “tutti”. Non è l’insieme indistinto dei lettori italiani. È un gruppo preciso, con un’estetica, un immaginario, un linguaggio. Quando trovi la tua community, tutto cambia:
- ogni contenuto ha un senso
- ogni edizione trova un pubblico già collaudato e pronto a leggere
- ogni libro diventa un tassello di un puzzle, il rapporto Autore-Lettore
Ecco che il libro acquisisce una sua vita, una propria anima: da opera provvisoria, a capolavoro eterno… “The Picture of Dorian Gray”.
TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE CON UNA CECILIATA
“Nobody wins unless Everybody wins”
(“Born to Run” Bruce Springsteen)
Da soli si vince
Insieme conquistiamo il mondo
(CdP)
Noi ci ritroviamo sempre qui, la prossima settimana, con un nuovo Articolo sul Mondo della Traduzione e dell’Interpretariato.
“Il Mondo di una Libera Professionista”.
Rendiamo il mondo migliore grazie alla lettura e all’interpretazione del contenuto. Un libro al giorno leva le paturnie di torno.
UN ARTICOLO DI
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