Intelligenza artificiale vs. Intelligenza Umana

Traduzione umana vs. Traduzione automatica

Un articolo di Cecilia Di Pierro

Ultimamente la questione dell’Intelligenza artificiale vede impegnati vari professionisti e tiene banco in numerose discussioni.

Traduttori e Interpreti non sono esenti.

Come avrebbe detto il Buon Lubrano

“La domanda sorge spontanea”

 

Qual è il futuro della traduzione?

Sarà brillante! La risposta di una Professionista che crede nel valore dei contributi umani

Sono Traduttrice, non ho una sfera di cristallo per predire il futuro, pertanto questo articolo è la mia opinione nel 2024 sul futuro della traduzione. Se vi state chiedendo se l’intelligenza artificiale sostituirà i traduttori, vorrei rispondere con qualche domanda.

 

In primo luogo.

Avete mai usato ChatGPT per tradurre o rielaborare un testo, quindi lo avete controllato, modificato e avete prodotto una traduzione finale?

In secondo luogo

Avete affinato le vostre capacità di traduzione adeguatamente, per essere in grado di fare tutto questo con l’occhio di un traduttore professionista esperto?

Se avete risposto affermativamente alle due domande, allora saprete bene quanto me che non c’è alcun pericolo immediato che l’intelligenza artificiale sostituisca i traduttori. Per quanto mi riguarda, una traduzione prodotta dall’AI non sarà mai allo stesso livello di una traduzione umana.

Preistoria? No, semplicemente difesa della Professione e della Professionalità umana.

 

L’AI è brava a produrre traduzioni considerando che è un computer a fare il lavoro. Ma le traduzioni fatte da un computer sono diverse da quelle di un traduttore umano addestrato. Per quanto riguarda l’accuratezza, l’AI può garantire una traduzione più accurata di alcuni traduttori umani, solo se i Traduttori in questione non sono professionisti, o sono di quelli, come dico scherzosamente, da “Denghiu”.

 

Se poi il discorso si sposta a chi riesce a scrivere una traduzione più idiomatica, vincerà un traduttore umano esperto. Va inoltre notato che l’intelligenza artificiale a volte scrive cose senza senso. L’intelligenza artificiale manca di alcune capacità ed eccelle in altre. Ma questo non significa che possa fare il lavoro di un esperto meglio di quanto possa fare l’esperto.

Perché l’intelligenza artificiale può battere i traduttori umani in termini di accuratezza?

È qui che entra in gioco la seconda domanda che ho posto sopra: quanto avete affinato le vostre capacità di traduzione? Alla luce della pluriennale esperienza, e delle competenze accumulate nel corso degli anni, obiettivamente sento di rilevare che alcuni traduttori professionisti non sempre traducono con precisione.

I linguisti che sono diventati traduttori senza una formazione adeguata hanno spesso sviluppato cattive abitudini. Molti redigono le bozze troppo velocemente, senza riflettere sul significato delle parole, e poi non controllano adeguatamente l’accuratezza del testo preliminare. Inoltre, spesso modificano, fino a riscrivere il testo di sana pianta, “scansionando” piuttosto che correggere. Questo può generare una serie di imprecisioni, compresi errori di base come l’inesattezza di copiatura di nomi e numeri. Vedo gli esseri umani produrre imprecisioni di base così frequentemente che sospetto sia uno dei motivi per cui i clienti di traduzioni a basso costo pensano che l’intelligenza artificiale possa sostituirci. Nulla di più infondato.

 

Se quello che cercate è l’accuratezza, l’AI non può che essere accurata. Va notato però che questa precisione può dare origine a traduzioni letterali. Può anche essere basata su una logica sbagliata e quindi si finisce per ottenere un’assurdità. L’intelligenza artificiale traduce al meglio quello che c’è scritto sulla pagina, e spesso questa capacità può risultare carente.

L’AI diventerà mai così brava da sostituire i traduttori umani?

Per come la vedo io, perché l’AI sostituisca i traduttori, dovremmo raggiungere il punto di singolarità, in cui la tecnologia diventa più intelligente di noi. Non ho idea se raggiungeremo mai questo punto. Ma se lo faremo, non sostituirà solo i traduttori. Sostituirà qualsiasi essere umano che lavora con un computer, compresi i programmatori. La vita per come la conosciamo finirà.

 

Una domanda migliore è: come l’AI sta cambiando il lavoro di un traduttore?

Su questo mi sento di commentare con cognizione di causa e in modo esaustivo.

Il lavoro del traduttore sta cambiando, perché l’intelligenza artificiale non addestrata è ora in grado di produrre una bozza di traduzione ragionevole. La qualità di questa bozza dipenderà dalla difficoltà che il software troverà nel testo in questione. La difficoltà per l’AI potrebbe riguardare il tentativo di comprendere la struttura della sintassi, le parole con significati multipli, le sfumature, il contesto del mondo reale, le emozioni, gli errori di scrittura, la materia specialistica, la creatività, le lingue minoritarie e numerose altre cose a cui non ho pensato.

In molte aree, sta diventando abbastanza brava da poter produrre una prima bozza di traduzione accettabile. Accettabile significa che la qualità della bozza porterà alla redazione di una traduzione finale soddisfacente e in tempi più rapidi rispetto alla stesura da parte di un traduttore umano. Di conseguenza, i traduttori vengono sempre più spesso spostati nel ruolo di post-redattori.
Il post-editing è la traduzione senza redazione.

Il processo di produzione di una traduzione professionale di qualità può essere suddiviso in quattro fasi: stesura, controllo dell’accuratezza della bozza, revisione della bozza (eventualmente con più revisioni e controlli di accuratezza) e correzione di bozze. Il post-editor fa tutte queste cose, tranne la stesura. Fare bene il post-editing può essere più difficile che tradurre bene, perché bisogna saper adattare le proprie competenze alla resa letterale del computer. I traduttori non formati non sanno come controllare, modificare e correggere correttamente le traduzioni. Inoltre, una certa percentuale di traduttori è terrorizzata dalla tecnologia.

Tra questi mi annovero io, ma…a mia discolpa: la competenza compensa e previene l’attacco di panico da tecnologia “sovrumana”, passatemi il termine.

All’estremo opposto si trovano i traduttori professionisti che non aggiornano le proprie competenze. Se un traduttore non ha mai seguito una formazione adeguata in materia di traduzione, non ha mai ottenuto una qualifica ufficiale di traduttore, non ha mai imparato a utilizzare la tecnologia di traduzione e non si è mai commercializzato, probabilmente troverà il clima occupazionale odierno piuttosto freddo.

Qual è il futuro della traduzione nel 2024?

Il futuro di un traduttore professionista nel 2024 è quello di essere altamente qualificato. È essere flessibile e adattabile. Imparare a conoscere la tecnologia e crescere con essa. È avere una buona conoscenza di una o più lingue straniere. È fare un lavoro incompreso e sottovalutato dalla maggior parte delle persone. È sentire alcuni traduttori anziani dire che non c’è futuro nella traduzione. È sentire i professionisti del settore linguistico informati dire che si tratta di un mondo eccitante e ricco di prospettive.

Il futuro della Traduzione ad oggi è:

  • Guadagnare bene.
  • Godere della flessibilità del lavoro e del lavoro da casa.
  • Colmare le lacune.
  • Formarsi e qualificarsi.
  • Garantire uno sviluppo professionale continuo.
  • Essere scrittori
  • Essere portavoce
  • Essere esperti di punteggiatura
  • Scrivere sottotitoli
  • Sentirsi dire in continuazione che l’intelligenza artificiale ti sostituirà
  • Imparare i dettagli di cose che non avresti mai immaginato di leggere in vita tua
  • Commettere errori, a volte, consapevoli del proprio Essere Umano
  • Puntare alla perfezione della perfettibilità umana.

 

Traduzione umana è

  • Avere colleghi meravigliosi in tutto il mondo
  • Partecipare a gare d’appalto competitive
  • Fare il post-editing
  • Essere creativi
  • Avere un’ampia gamma di opportunità di lavoro
  • Diversificare specializzandosi
  • Viaggiare
  • Lavorare per organizzazioni internazionali. Aiutare le persone a comunicare. Affrontare continue sfide intellettuali, “The Heat” “La Sfida”  “Herausforderung”
  • Talvolta, ignorare la risposta
  • Avere clienti
  • Aggiornare il proprio CV ogni anno e continuare a inviarlo.
  • Commercializzare se stessi. Marketing di se stessi. Il migliore acquisto. La vendita più efficace.
  • Pensare come Business People.

 

Dulcis in fundo

  • È essere guidati dalla passione, amare ciò che si fa, essere brillanti.

 

Machine vs Human Translation… And the winner is…

Golden Human Translation

Non c’è Storia senza Preistoria

[In foto: la mia tesi “Vintage” in Tedesco]
Cecilia di Pierro