La libera professione ci regala davvero la libertà di scegliere di lavorare con chi vogliamo?
Un articolo di Federica Colonna
No! O almeno non subito… ma questa è la mia esperienza di giovane libera professionista.
Visto che siamo sotto Natale, vorrei affrontare il tema con uno spirito positivo e propositivo.
Attenzione, non voglio iniziare a fare un decalogo dei “buoni propositi per l’anno nuovo”, come… ”da gennaio mi metto a dieta e faccio attività fisica”… poi però “ho il panettone da finire e subito dopo inizia carnevale e che fai? Due castagnole non te le mangi?”.
Il mio sarà più un augurio scaturito da una riflessione personale.
Rapporti tossici nel lavoro autonomo: quando il cliente diventa un ostacolo al benessere professionale
Quando si parla di rapporti tossici sul lavoro, la mente corre spesso alle dinamiche aziendali: relazioni problematiche tra colleghi, tensioni tra dipendenti e dirigenti, o situazioni di mobbing.
Tuttavia, i rapporti lavorativi tossici non sono esclusivi delle aziende.
Anche i liberi professionisti, i cosiddetti freelance, possono trovarsi intrappolati in situazioni difficili con i propri clienti.
Essere freelance viene spesso idealizzato come una condizione di totale autonomia, in cui si può scegliere con chi collaborare e quando interrompere rapporti non soddisfacenti. La realtà, però, è ben diversa. Non sempre i professionisti autonomi hanno il potere di “smettere” di lavorare con un cliente problematico, specialmente se questo cliente rappresenta una parte significativa del loro fatturato.
Quando il cliente diventa tossico
Un cliente tossico non è necessariamente qualcuno che infrange regole o non rispetta gli accordi contrattuali.
Può essere un cliente che:
- Mantiene un atteggiamento aggressivo o prepotente;
- Alza la voce o utilizza un linguaggio irrispettoso;
- Esige costantemente tempi di consegna irrealistici, ignorando le necessità del freelance;
- Sottovaluta il valore del lavoro, tentando di ottenere sempre di più con il minimo compenso.
A volte, però, è anche il professionista che, esasperato, può superare i limiti del rispetto, rispondendo con toni bruschi o atteggiamenti poco professionali.
Questo circolo vizioso può trasformare il rapporto in una fonte di stress cronico, con conseguenze sulla qualità del lavoro, la produttività e la serenità di entrambe le parti.
Perché è difficile dire basta
Le ragioni per cui un freelance fatica a interrompere un rapporto tossico sono molteplici:
- Dipendenza economica: per molti, perdere un cliente importante significa mettere a rischio la propria stabilità finanziaria.
- Paura del conflitto: affrontare un cliente abusante e manipolatorio può essere emotivamente estenuante, specialmente per chi tende a evitare conflitti.
- Senso di responsabilità: alcuni professionisti si sentono in dovere di mantenere il rapporto, anche a costo del proprio benessere, per non deludere il cliente o rispettare gli impegni presi.
I confini del rispetto reciproco
Un rapporto lavorativo sano si basa sul rispetto reciproco.
Quando queste condizioni vengono meno e il rapporto diventa insostenibile, è fondamentale fermarsi e valutare le opzioni.
Continuare a lavorare con un cliente tossico non fa bene a nessuno: né al freelance, che compromette la propria serenità, né al cliente, che non otterrà mai il massimo della qualità in un clima di tensione.
Non ho intenzione di dare consigli su come gestire un cliente “difficile”, perché ognuno di noi ha un modo differente di reagire alle situazioni.
Ma l’augurio che Vi faccio per il 2025 (che dicono sarà l’anno dei nuovi inizi), è quello di:
- Saper riconoscere sin da subito quali sono i comportamenti manipolatori che può avere un cliente;
- Non rimandare il confronto MAI, siate assertivi ma non aggressivi (ma lo diventerà lui, e quello dovrà essere un campanello dall’arme).
- Se un cliente causa più danni che benefici, valutate alternative, anche a costo di rinunciare a una parte di fatturato.
- Sorridi sempre, perché queste situazioni sono grandissime opportunità di crescita.
- Festeggia… perché come dice un mio carissimo amico napoletano “ agg’ saltato u fosso!”, cioè “l’hai scampata!”.
Ma soprattutto: nessun cliente, per quanto importante, vale più della TUA serenità.
Buon Natale a tutti e Vi auguro un 2025 stracolmo di meravigliosi bellissimi NUOVI INIZI!!!