LA MIA VISION
Un articolo di Mariangela Ottaviani
Ero arrivata a un punto della vita con la sensazione che la mia esistenza non mi rappresentasse più, soprattutto in ambito lavorativo.
Si trattava di uno spazio ormai troppo stretto, che mi impediva di esprimere tutto ciò che sentivo di poter offrire e svolgere al meglio.
A quel punto non mi restava altro se non cambiare in modo radicale la mia vita, coinvolgendo ogni aspetto che questa abbracciava.
Unico punto fermo la famiglia, che mi ha sempre appoggiato ed incoraggiato a seguire ciò che sentivo giusto per me.
La prima area nella quale intervenire era il lavoro: dovevo lasciarlo per dedicarmi a costruire la mia futura attività.
Quindi, a dispetto di ogni critica, ho dato le dimissioni.
Poi dovevo costruirmi una professionalità più solida, inattaccabile.
Dopo il corso per Editor & Ghostwriter – seguito nonostante il lavoro – ne ho frequentato un secondo per diventare Life Coach.
Volevo acquisire autorevolezza nell’ambito della scrittura dedicata ai manuali motivazionali, autobiografici, di crescita personale e tutto ciò che può essere legato
- alla persona,
- al suo sentire,
- a comunicare attraverso la condivisione di un’emozione,
- a esprimere un’esperienza mettendosi sullo stesso piano di chi la leggerà.
Per svolgere al meglio ogni attività devo potermi muovere a mio agio all’interno del ruolo scelto.
Questa esigenza impone, almeno per come reputo io l’impegno professionale, un costante aggiornamento tecnico – sia come Editor e Ghostwriter, sia come Coach – alimentato anche dalla curiosità, che deve sempre rappresentare il motore per approfondire e affinare conoscenza e sensibilità.
Conoscenza, perché bisogna saper padroneggiare gli strumenti necessari per svolgere l’attività che si sceglie.
Sensibilità, perché, trattando con le persone, le loro emozioni, il loro vissuto, è necessario comprendere quando fare un passo indietro, porsi in ascolto e comprendere – per poter andare in profondità – quel tratto di vita, che ha lasciato in loro il segno di cui desiderano scrivere.
La possibilità poter disporre al meglio del mio tempo mi ha permesso di crescere, perché sono convinta che non si debba mai pensare di essere arrivati.
“Non voltare le spalle a futuri possibili prima di essere certo
che non hai niente da imparare da essi”.
Questa frase di Richard Bach (da “Illusioni” – Ed. BUR, 2010) finora non mi ha mai delusa.
Manteniamo sempre la giusta apertura verso ciò che ancora ci aspetta.
A questo punto ti chiedo:
come hai pensato di realizzare la tua vision?
Cosa ti impedisce – se è questo il caso – di renderla attuale?
C’è sempre un modo – anche quando può non sembrare – per trovare una soluzione.
E non è una bella frase da Coach.
Ma una disposizione mentale che la scrittura contribuisce a riconoscere e trasformare.
Come abbiamo detto, non esiste una modalità univoca, perché ognuno di noi è una persona unica.
Se vuoi possiamo trovare la tua.