Oltre la tecnologia : il mindset innovativo per ridefinire i confini del business internazionale.

Un articolo di Stefano Munaron

Il più potente ed efficace acceleratore dello sviluppo dei mercati internazionali è correlato alla capacità di un’azienda , qualunque sia la sua dimensione, di innovare per cogliere le esigenze varie e differenziate dei clienti nel luogo e nel mercato in cui vivono.

La capacità di innovare è una componente organizzativa dell’impresa. Si esplica con  una mentalità pervasiva  che si costruisce nel tempo facilitando, sviluppando e canalizzando la creatività delle persone. L’innovazione  non è solo tecnologia nè creatività fine a se stessa, non si esplicita con il mero brainstorming di nuove idee nè significa sempre inventare qualcosa di nuovo. Si può innovare  nella modalità con cui ci si relaziona con nuovi segmenti di  clienti, per gestire i processi ( acquisto, vendita, produzione, ricerca e sviluppo) e valorizzare l’esperienza dell’ecosistema azienda,  organizzare efficacemente  la catena del valore e approcciare i mercati internazionali con nuovi canali (marketplace), creare sistemi per catturare  valore con nuove forme di pagamento, fare networking, studiare nuove forme di presenza e contatto con i portatori di interesse  (fiere virtuali).

Si può spaziare con la creatività: dall’innovazione dell’offerta  per creare nuovi prodotti e della piattaforma ampliando la gamma di servizi, fino ad una soluzione intesa come integrazione correlata del sistema  prodotto-servizio: si tratta in ogni caso di un approccio collettivo e collaborativo che richiede un lavoro di squadra che coinvolge più persone con competenze integrate. L’obiettivo principale del processo innovativo  consiste nell’ anticipare un trend con un concept e un formato che il mercato possa apprezzare e il cliente sia invogliato, convinto di adottare o acquistare in maniera massiva e continuativa. La tecnologia, in quanto pervasiva,  può essere di supporto e facilitare il processo.  Informarsi, conoscere e monitorarne  l’evoluzione  non è sufficiente:  per innovare è essenziale  selezionare ed utilizzare la tecnologia  in funzione dell’andamento del settore e dei mercati per non esserne sopraffatti.

Un’azienda che si pone l’obiettivo di internazionalizzarsi ha il compito di stabilire un presidio, una visione di lungo termine con una predisposizione rapida al cambiamento per prepararsi  al  contatto con culture diverse  (distanti geograficamente e con diverso mix generazionale) con un approccio agile votato cioè alla sperimentazione rapida . In base a previsioni formulate da esperti, nei prossimi 10 anni si realizzerà un progresso superiore ai 100 anni precedenti. Lo sviluppo tecnologico e le sue combinazioni porteranno una profonda trasformazione  di interi settori, comparti industriali e mercati: di qui la necessità di comprendere come innovare per creare un vantaggio competitivo stabile e duraturo. Analizzando la maturità tecnologica , l’impatto sui comparti industriali e lo slancio del momento, ci sono alcuni  trend da tenere sotto osservazione per comprendere  le implicazioni che ne derivano e trasformarle in opportunità di business.

Le “cleantech “, tecnologie pulite, per ridurre l’impatto ambientale e gestire gli eventi climatici estremi. I sofisticati reattori per la  fusione nucleare, l’energia a zero emissioni eolica e solare, lo smart metering, i sistemi di battery storage costeranno sempre meno e favoriranno lo sviluppo tecnologico nei settori ad alta intensità energetica con un crescente utilizzo di energia rinnovabile e pulita  in linea con gli obiettivi imposti dal cambiamento climatico.

Le piattaforme di connettività: il 5G sarà lo standard a più ampia copertura del pianeta e consentirà,  con le tecnologie  Internet of Things (IoT), l’introduzione massiva di  nuovi servizi come il monitoraggio remoto dei pazienti, nuovi modelli di business e nuove modalità di interazione con i clienti come la realtà virtuale.

Le nuove  generazioni di computer, i super computer quantistici e neuromorfici, dotati di autoapprendimento, elevata capacità di calcolo e algoritmi di intelligenza artificiale, impatteranno sull’analisi dei materiali e  sulle industrie  come la chimica, la medicina e la  meteorologia  velocizzando  i test sperimentali  e le nuove applicazioni.

I nuovi materiali hi tech intelligenti  come i brevetti  di nanomateriali e  grafene,  creeranno nuove applicazioni che riconfigureranno intere industrie: dal tessile all’edilizia  con loro le aziende, introducendo materiali  programmabili per rispondere agli stimoli esterni.

L’automazione  dei processi e i software di virtualizzazione: la robotica, i sensori industriali, la stampa tridimensionale e i gemelli digitali  consentiranno di automatizzare  gran parte dell’attuale lavoro  nel giro di pochi anni. Ciò comporterà un ripensamento della  formazione e  dell’intera configurazione della forza lavoro per avere cicli di produzione più rapidi in linea con le nuove metodologie di sperimentazione agile.

L’Infrastruttura distribuita che si paga al consumo e non in base al possesso come  il cloud computing processerà la maggioranza dei dati generati in sicurezza  e farà crescere la domanda dei software come servizi. Questi software o applicazioni su server esterni  ridurranno i costi di installazione e  manutenzione delle infrastrutture informatiche ospitate in sede aziendale.

L’intelligenza Artificiale generativa e le sue applicazioni  come  la visione artificiale, l’elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento vocale, le reti linguistiche a larga scala (Chatgpt)  gestiranno senza intervento umano  i lavori ripetitivi come l’ archiviazione e preparazione dei documenti e supporteranno la creatività dei professionisti in molteplici campi di applicazione introducendo nuovi servizi specializzati. La sfida sarà gestire la governance, definire le normative ed i confini di utilizzo  e formare le persone per aggiungere valore e imparare ad interagire.

La  gestione dei dati  con software di nuova generazione ridurrà la complessità, il lavoro e quindi il time to market per lo sviluppo di nuovi farmaci. Le aziende porteranno in casa le competenze per analizzare dati di grandi  dimensioni, prevedere scenari e prendere decisioni in tempo reale o quasi.

Le nuove strategie di sicurezza digitale e le infrastrutture  di protezione  come la blockchain  certificheranno le filiere senza intermediari riducendo i costi , definendo posizioni contrattuali smart  tra le controparti e limitando le  frodi e  gli attacchi informatici;

Lo studio della preservazione della biodiversità degli ecosistemi stimolerà i percorsi  della biorivoluzione in atto  per consentire rapide analisi di materiale genetico a minor costo aprendo nuovi orizzonti  sullo sviluppo dei vaccini, della medicina personalizzata domiciliare e  della terapia genetica ;

Per passare dalla saltuaria adozione di metodi e processi all’innovazione concreta nei mercati sarà essenziale, anche e soprattutto  per le Piccole Medie Imprese italiane , scegliere le tecnologie ,poche e non necessariamente modaiole ,trasformarle in innovazioni coerenti con i mercati di destinazione ed adattare il  modello di business per accoglierle nei processi e adeguare, formare l’organizzazione incaricata ad implementarle.

In conclusione, l’atteggiamento pratico per tenere la rotta nello sviluppo di processi di innovazione legati all’internazionalizzazione  ha una ricetta apparentemente semplice ma che nel corso del tempo spesso è stata disattesa:  innovare senza farsi usare dalla tecnologia .

Stefano Munaron