POSITIVITÀ: COS’È VERAMENTE?
Un articolo di Alessandro Carli
Se ti chiedessi di descrivermi una persona “positiva”, cosa mi diresti di lei?
Che è una persona allegra, gioviale, ottimista, sempre ben disposta verso tutto e tutti, che vede bicchieri mezzi pieni dappertutto… sì, insomma: una perfetta idiota!
Si dice che la positività sia il mindset che aiuta la persona ad essere più proattiva e costruttiva nella sua vita, ma non è soltanto un atteggiamento mentale… va molto più in profondità e riguarda il modo in cui è costruita la nostra realtà.
Genesi 1, 1-3: 1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Ci sarebbe da discutere per mesi su queste ed altre righe della Genesi che, non dimentichiamolo, è un Libro dai forti tratti allegorici. Ciò su cui voglio invece focalizzarmi è che sulla “terra” c’erano solo tenebre e che, ad un certo punto, venne creata la Luce. In altre parole, le tenebre sono il nulla, mentre la Luce è tutto ciò che esiste… la SOLA cosa che esiste!
La positività è la presenza di qualcosa; la negatività ne è l’assenza. Il motivo per cui la persona che vede il bicchiere mezzo vuoto viene definita positiva è perché si focalizza su ciò che esiste; per contro, la persona negativa è colei che si focalizza su ciò che NON esiste, ma al tempo stesso dà sostanza a ciò che non c’è, quindi ad un’illusione.
Esiste, quindi, il Bene, non il male; esiste l’Amore, non l’odio; esiste la calma, non la rabbia; esiste il successo, non il fallimento; esiste la salute, non la malattia…
Cos’hanno in comune il Bene, l’Amore, la Calma, il Successo e la Salute? In che modo esistono, mentre non esistono il male, l’odio, la rabbia, il fallimento o la malattia… anche se sembrano far parte della nostra realtà quotidiana?
Tutto è solo ed unicamente… energia!
Per quanto se ne sa (per ora!), tutto è iniziato con l’esplosione di un puntino microscopico dalla quantità inconcepibile di energia, pari al calore emesso da grosso modo 1,6 x 1026 soli come il nostro!
Tutto ciò che esiste, materia compresa, deriva da quel puntino originale: ogni cosa è, quindi, unicamente energia ed il focus, ossia la nostra capacità di incanalare la nostra attenzione su un determinato oggetto (in senso lato), è il mezzo attraverso il quale facciamo fluire la nostra energia.
Se l’oggetto è “positivo”, significa che esiste in virtù dell’energia di cui è costituito. Se la mia attenzione è su questo, la mia energia (mentale, emozionale, fisica, ecc.) viene diretta verso di esso e mi torna indietro la sua energia, facendomi sentire bene in un continuo loop virtuoso.
Al contrario, se la mia attenzione è diretta verso un oggetto che NON esiste, se non nella mia mente (e quindi non dotato di alcuna energia), l’energia che io incanalo verso di esso andrà dispersa ed io starò male, in quanto drenato della mia essenza energetica, sprecata sul… niente!
È il motivo per cui amiamo stare con le persone positive ed evitiamo quelle negative: vogliamo stare bene!
Il problema non è “là fuori”
Posto quanto detto sopra, da un punto di vista comportamentale, di atteggiamento, cosa DAVVERO significa essere “positivi”? Passi la vita a rincorrere soltanto persone, sensazioni, stati, situazioni, ecc. che ti diano carica e ti facciano star bene?
Quante volte sento gente dire di evitare i cosiddetti “vampiri” emozionali o persone negative in genere? Quanti post, con tanto di immagini ed aforismi vari vediamo che raccomandano di tagliare ogni ponte con chi ci trasmette negatività?
Se sei una persona veramente “positiva”, non hai niente da temere perché sai come usare il tuo focus per ricaricarti in centinaia di modi diversi. Perché mai dovresti evitare i negativi? Solo in un caso: che sei tu stesso negativo e, volendo stare meglio, cerchi solo chi è positivo per succhiargli energia. E chi sarebbe il vampiro, a questo punto?
Come nell’elettromagnetismo: il positivo “dà”; il negativo “prende”… con la differenza che noi possiamo scegliere quale dei due poli vogliamo essere, sebbene il più delle volte ci si sposta da un polo all’altro.
Ci sono persone che, per lavoro (medici, psicologi, coach, avvocati, poliziotti, ecc.), hanno a che fare costantemente con la negatività altrui, ma imparano a restare positivi grazie a tecniche mentali energizzanti e sviluppando la capacità di farsi scivolare di dosso la negatività.
Anche chi ha un’attività o un’azienda deve sapersi gestire dal punto di vista energetico. Davanti ad una rogna (economico-finanziaria, relazionale, strutturale, ecc.), non può permettersi il lusso di mollare tutto per scappare dalla negatività che gli si presenta. Ha bisogno più che mai di stare sul pezzo e lo può fare solo capendo da dove può attingere energia senza andarla a succhiare in giro: solo allora si può parlare di positività!
Fonti di positività
Nel libro e film “La Storia Infinita”, si racconta di questo Nulla che distrugge e inghiotte tutto e tutti. Questa è la Negatività: nulla! Ma può essere devastante quando non si riesce a “riempirlo” con qualcosa che abbia anche solo un minimo di sostanza.
Se di giorno apri le imposte per illuminare una stanza completamente buia, la luce del sole la inonderà; al contrario, se di sera apri le imposte su una stanza illuminata, il buio potrà forse oscurarla, anche solo di un niente? Finché la sola fiammella di una candela resterà accesa in quella stanza, il buio non potrà mai avere la meglio su di essa.
Abbiamo centinaia, migliaia di fiammelle, nella nostra vita, che possono sconfiggere qualsiasi oscurità in qualsiasi momento in cui lo si decida, ma è la nostra negatività (che, cioè, ci nega qualsiasi alternativa al niente) che spesso c’impedisce di trovare queste fiammelle.
L’amore che proviamo per le persone più care e che ci viene ricambiato, i talenti che ci sono stati donati, la passione che c’infiamma, la solidità e la fermezza che ci rendono imbattibili, i valori che c’illuminano, i principi a cui c’ispiriamo, la fede che ci guida, la volontà che ci sostiene, l’esperienza che ci consolida, le amicizie su cui possiamo contare, l’abbondanza che ci circonda… Potrei andare avanti all’infinito!
La persona positiva non è colei che ha di più, ma che non prende per scontata niente di ciò che ha, poiché solo così, con la sostanza, possiamo vincere ciò che non ne ha.
Anzi… non c’è nemmeno niente da sconfiggere, finché avremo qualcosa con e per cui vincere.
Vuoi saperne di più sulla positività ed in che modo può trasformare il modo in cui affronti la tua vita (e il tuo lavoro)? Richiedi una Focus Session 1:1 gratuita con me, ricordando che su questo specifico tema la sessione sarà gratuita solo per qualche giorno.
Clicca qui per fare subito richiesta di un appuntamento: bit.ly/48gsJrj