RICONOSCI I TUOI BISOGNI

UN ARTICOLO DI ALESSANDRO CARLI

 

Anthony Robbins, che molto probabilmente conosci già per averlo letto o ne hai quantomeno sentito parlare, è il “guru” indiscusso della crescita personale e professionale da ormai ben più di trent’anni.
Solitamente, quest’appellativo – guru – oggi suscita molta diffidenza, intanto perché viene appioppato anche a cani e porci e poi perché solleva subito una certa puzza di sola.
Questo non è certo il caso di Robbins che ha di fatto aperto l’ormai già lunga stagione della crescita personale come la s’intende oggi, essendo stato lui a rendere fruibile a tutti la PNL (Programmazione NeuroLinguistica), inizialmente messa a punto da John Grinder e Richard Bandler esclusivamente per psicoterapeuti ed altri professionisti della “mente”.
Il motivo di questa introduzione è che voglio parlarti dei 6 principali bisogni che Robbins ha individuato e che se anche in qualche modo riprende la più famosa Piramide di Maslow, scende ancora più in profondità di questa e, secondo me, rende ad un professionista più facile capire dove si trova un suo cliente o assistito all’interno di questa matrice di forze emozionali e non solo, permettendogli di cominciare a lavorare subito sul problema.
Se anche non sei un professionista, credo che troverai molto interessante scoprire in che modo questi 6 bisogni ti coinvolgano.

 

Bisogni e desideri

Il grafico che ho preparato potrà aiutare a capire meglio in che modo questi bisogni “crescono” in noi e determinano la qualità della nostra vita a mano a mano che la percorriamo.
Come puoi vedere, l’asse orizzontale (l’ascissa) rappresenta l’evoluzione di questi bisogni partendo da quelli più basici (a sinistra) per arrivare ai desideri più profondi (a destra).

È bene chiarire da subito la differenza tra bisogni e desideri.
In realtà, si tratta di due “forme” della stessa cosa, cioè stati di carenza che si manifestano a ma-no a mano che cresciamo come individui e ciò che distingue queste due forme sono il livello e la qualità di ciò che dobbiamo/vogliamo soddisfare: più ci si sposta verso destra e più il bisogno di-venta desiderio.
Quanto più forte il bisogno, tanto più forte sarà la necessità di avere/ricevere; quanto più forte il desiderio, tanto più forte si proverà la necessità di dare/condividere.
L’asse verticale (l’ordinata) illustra invece il livello di “apprensione” in cui una persona si trova quando deve soddisfare un bisogno/desiderio.
Come si può vedere, il livello di apprensione è tanto più alto quanto più basico è il bisogno, men-tre sarà al minimo laddove il desiderio è più forte.
Cominciamo.

 

I 4 Bisogni Emozionali

I primi 4 bisogni sono prettamente emozionali e, per questo motivo, sono anche quelli che proviamo un po’ tutti più frequentemente.
Il bisogno di Certezza – Nella sua Piramide, Maslow mette la Sicurezza come necessità assoluta (seconda soltanto alla mera sopravvivenza), ma questa e la Certezza sono due cose piuttosto di-verse. La Sicurezza è uno stato in cui è per me importante sapere che non solo ora o oggi ho ciò che mi serve per sopravvivere, ma che lo avrò anche domani, tra una settimana, tra un mese, ecc. La Certezza, d’altro canto, è uno stato che si trova tra l’Emozionale e il Mentale e non riguarda soltanto la sicurezza di avere di che sopravvivere, ma anche di poter contare su ciò in cui credo, che ho (non solo di materiale), che sono, che voglio, ecc.
Se mi trovo in uno stato di dubbio o d’incertezza sulle cose più basiche è evidente che il mio livello di apprensione sarà al massimo.
Il bisogno di Varietà – Sembra un controsenso, eppure è esattamente quello che succede quando ci si sente “certi”. Siamo naturalmente spinti alla crescita, all’evoluzione, ed è proprio il bisogno di Certezza ad impedirci di spingerci oltre. Quando, d’altro canto, ci sentiamo blindati riguardo la Certezza, cominciamo a sentire il bisogno di mettere tutto in discussione per provare qualcosa di nuovo. Ad esempio, se sono sposato, ho bisogno di avere la certezza di trovare mia moglie a casa al mio rientro e quando è così, è tutto ok! Si, però… quell’inquilina sexy al piano di sopra che mi lancia certe occhiate… perché non accontentarla, poverina: già, siamo disposti a mandare tutto all’aria per provare qualcosa di diverso e questo succede anche col lavoro o in altri ambiti: la routine ci uccide! L’apprensione, che sebbene in questo caso sia minore rispetto al bisogno di Certezza, è comunque alta, ma per il motivo contrario, cioè il timore di perdersi qualcosa che non si ha ancora provato.
Il bisogno di Significato – Mentre i primi due bisogni, il primo più del secondo, toccano la nostra sfera più fisica, quindi più impellente, qui si entra nella sfera più psicologica, ma non per questo meno importante. Abbiamo un estremo bisogno di sapere di contare, di essere considerati… di es-sere visti! Sono in molti a sostenere che molta delinquenza sia direttamente legata a questo bi-sogno disatteso. Se in famiglia nessuno mi cag… considerava, probabilmente mi sentirò insignificante… e quale miglior modo per acquisire un Significato istantaneo di quello di puntare una pi-stola alla testa di qualcuno? Per almeno quella persona… improvvisamente conto!
Se la mia sopravvivenza non è a rischio, la mia apprensione sarà minore rispetto ai primi due bi-sogni, ma da un punto di vista psicologico l’idea di non contare è comunque devastante.
Il bisogno di Amore (Legame) – Essendo animali sociali, abbiamo bisogno di sapere di essere con-nessi con altre persone, di essere importanti per loro, di avere delle cose in comune, di far parte di qualcosa, ecc. È la logica evoluzione rispetto al Significato, con la differenza che qui non c’è un profondo malessere come quello del punto precedente, c’è solo un bisogno che comincia a sfuma-re verso il desiderio di un legame sano.
Purtroppo, così come succede coi primi due bisogni che si annullano a vicenda, anche qui si finisce spesso per allontanare l’Amore a causa di atteggiamenti legati ad un Significato non riconosciuto. In realtà, questa persona VUOLE amare, ma rendendo agli altri difficile amarlo.

 

I 2 Bisogni Spirituali

Quando si è giunti al punto di aver soddisfatto e quindi superato i nostri più importanti bisogni emozionali, si entra in una sfera dove ciò che si prova non è più la necessità di sentirsi al sicuro fisicamente, emotivamente e psicologicamente, quanto la necessità d’interagire con gli altri e col mondo ponendoci nella posizione di essere coloro che soddisfano i bisogni altrui: questi sono desideri puri e per questo Robbins li definisce spirituali (che non c’entra niente con la religione).
Tuttavia, anche qui si continua a parlare di bisogni, poiché quando il desiderio è davvero forte di-venta comunque paradossalmente un bisogno… sebbene sia di “segno” opposto.
Il bisogno di Crescere – La stragrande maggioranza delle persone non arriva a questo livello, re-stando invischiata nei bisogni emozionali dove l’apprensione è alta o molto alta, e finché si rima-ne lì è impossibile provare il desiderio di dedicarsi agli altri. E se anche fosse, cosa si avrebbe da dare? Se questo desiderio è sincero, si vorrà crescere: economicamente, cognitivamente, emotivamente, mentalmente e spiritualmente, poiché se non si ha niente da dare nello stato di crescita in cui ci si trova, questo può diventare frustrante ed è il motivo per cui si prova comunque una cer-ta apprensione, quel tanto che ci spronerà a fare qualcosa in proposito.
Il bisogno di Contribuire – Questa è la logica conseguenza del precedente bisogno. Quando si ha superato i conflitti emozionali e capiamo che si ha ciò che ci serve per cambiare le cose, che si fa? Ci si tiene tutto per noi? Impossibile!
Come dicevo, il desiderio di condividere ciò che si ha (o che si può o che si sa o che si fa) è tal-mente forte da diventare un bisogno… anche se è un bisogno quasi totalmente privo di apprensione. Perché? Perché l’apprensione è un sentimento fortemente egoistico, in quanto si prova solo per ciò di cui si ha bisogno (si deve avere/ricevere!), non per ciò che si sente il bisogno di condividere!

 

Conclusione

Poiché la progressione dei bisogni/desideri è prevedibile, questa “mappa” che ci ha fornito Robbins ci può aiutare a capire dove ci troviamo lungo il nostro percorso.
Quando si è “bloccati” in un bisogno non sarà possibile provare il bisogno seguente, se non appena intuitivamente, e questo è molto importante per la nostra crescita. Non è che non lo si abbia, ma poiché siamo troppo impegnati a risolvere quello in cui ci troviamo, non c’interessa… ancora!
Se ci troviamo impelagati in una situazione che ci trasciniamo da tempo è fondamentale riconoscere il bisogno a cui tale situazione si riferisce e, da lì, agire consapevolmente.
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Se ti sei riconosciuto/a in uno di questi bisogni e stai ancora cercando di capire come uscirne, posso aiutarti con una… spintarella.
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