STRESS E INTERPRETI
Un articolo di Cecilia Di Pierro
LO STRESS MI STRESSA
STRESS O DISTRESS?
Chi non ha mai sentito parlare di stress?
La parola Stress sembra essere sulla bocca di tutti.
Moda, tendenza, o condizionamento?
Un Traduttore o un Interprete è un libero professionista, ma talvolta sembra che di “libero” abbia solo il nome. In realtà ritengo che dipenda da noi.
Ci sono giorni in cui pensiamo di non avere tempo neppure per andare a comprare lo stretto necessario per mangiare, ci ritroviamo a lavorare al PC in pigiama, o addentiamo in fretta e furia un boccone di pane e prosciutto, forse digitando un testo.
Ebbene, sì.
Caro lettore, Collega, o altro, vuol dire che lo stress è una condizione diffusa nel mondo di oggi, le scadenze sono sempre per ieri.
Questo Articolo non vuole essere un Trattato, né, tantomeno un Manuale Antistress, non ne ho le competenze, né pretendo di averle.
Quindi, relax and take it easy: la Tuttologia non mi appartiene.
Il mondo della Traduzione e dell’Interpretariato, intervallato da piacevoli momenti di Canto e ballo con Bruce, sì.
L’Articolo vuole semplicemente essere un’occasione per riflettere su cosa si può fare per sopravvivere e, perché no, trarre vantaggio dallo stress lavorativo, partendo dalla mia esperienza e dalle considerazioni personali di Traduttrice e Interprete “Vintage”.
Vorrei pertanto elencare una serie di accorgimenti personalmente adottati per restare indifferente alla parola “Stress”.
Ci si può rassegnare allo Stress?
Innanzitutto sfatiamo un mito: il Libero professionista è padrone del proprio tempo. Questo è vero solo in parte: certo, un freelance a volte può scegliere se iniziare a lavorare la mattina presto e fare una pausa a metà giornata, oppure se lavorare di notte e dormire di giorno, ma non può controllare quando i clienti gli invieranno un testo da tradurre o la richiesta per un incarico di interpretazione. Con i clienti abituali si può creare una certa routine, ma capitano sempre richieste inaspettate o scadenze urgenti perché, in teoria, si pensa che il libero professionista debba essere sempre reperibile, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, H24, come si dice in gergo.
Anzi, è lo stesso professionista che potrebbe sentirsi quasi in colpa ad andare in vacanza. Il flusso di lavoro spesso non è costante: si passa da momenti di magra, anche se ci sono sempre attività utili per metterli a frutto, a momenti in cui il libero professionista è sommerso di traduzioni. Si può essere stressati sia per la mancanza di lavoro che per il troppo lavoro.
Credo che un Libero Professionista sappia da sé quali sono i pro e i contro della libera professione. Un libero professionista ha scelto di esserlo
“La Libera Professione non è un salvavita, ma ti salva la Libertà”
Cito me stessa.
La perfezione non esiste, la Libertà di scelta sì. E tradurre è da sempre il mio sogno e la mia passione. Bene, ci piace essere autonomi, ma quando programmiamo il nostro lavoro occorre fare i conti con gli imprevisti.
Come recita la Legge di Murphy “Se qualcosa può andar male, lo farà”.
Assaliti dalla paura: il computer può rompersi a ridosso della scadenza di una traduzione; la febbre può venire poco prima di una conferenza. Le cose non vanno mai (o quasi) come noi vogliamo, l’imprevisto è sempre in agguato e questo è fonte di stress.
Ma anche lo stress ha un rimedio.
Trasformare lo stress in una risorsa o un potente alleato
Pensate che io sia pessimista, o che stia suggerendo di lamentarsi e rinunciare a sentirsi soddisfatto?
“Iperattiva sì, insoddisfatta no”
Non vado molto d’accordo con la psicologia, ma, ogni tanto traduco anche testi di psicologia, pertanto…
La psicologia non è Vangelo, ma ciò non toglie che possa tradurre, e dare ragione a chi, come Melanie Greenberg, sostiene:
“There is no point in trying to be stress-free, rather strive to be stress-proof”
Non ha senso cercare di liberarsi dallo stress, bisogna piuttosto sforzarsi di essere a prova di stress. Se non si può evitare che qualcosa vada male, bisogna prenderne atto ed essere pronti a reagire. Perché non cambiare il proprio atteggiamento e cercare di trasformare lo stress in una risorsa? Traduttrice, fail il tuo lavoro…
Reagire con quella che, appunto, in psicologia, si definisce Challenge Response, ossia Reazione alla Sfida: quando si presenta un problema, preparare il corpo alla sfida da affrontare. Capite perché mi definisco “scoppiata”?
Quali strategie mette in atto un Traduttore e un Interprete per affrontare e risolvere condizioni di Stress?
Se mi chiedessero come faccio a gestire lo stress, risponderei nel modo seguente.
Innanzitutto, non esiste una soluzione valida per tutto.
“Affronto e cerco di risolvere i problemi. Sono un passe partout”
(Prossima pubblicazione “Ceciliate”).
Di seguito vorrei elencare una serie di accorgimenti, o metodi, che adotto per stare alla larga dallo Stress.
Flessibilità
Il segreto per affrontare e risolvere (con successo? Lascio a voi la risposta) una situazione di stress lavorativo è la consapevolezza che l’imprevisto sia dietro l’angolo, il che non significa che non si possa programmare.
La strategia che adotto, è, piuttosto, la prontezza, nonché la volontà di riprogrammare, senza andare nel panico:
“Don’t panic, but don’t delay”.
Lo spot per il farmaco salvavita che ormai tutti, credo, conosciate, da me utilizzato in più contesti.
Per associazione di idee, così come accade per una traduzione, se esistono traduzioni più valide di uno stesso testo, a mente lucida, calma e tanta cioccolata, gustata Singing and Dancing with the Boss, si possono trovare più soluzioni valide per risolvere un problema.
Ne consegue
Chiara definizione degli obiettivi, nell’intento di perseguirli
Fattore tempo: una costante.
Tempo ne abbiamo?
Certamente! L’importante è organizzarsi e gestirlo bene.
“Time Management”
Parola, concetto, argomento del momento, ma non troppo: il tempo esiste da tempo, deliberato gioco di parole, così come la capacità di gestirlo e sapersi gestire.
Un Traduttore sa benissimo quali sono le scadenze, pertanto, è bene concentrarsi su ciò che conta e definire le priorità. Diversamente: arriva la scadenza e, se non abbiamo finito la traduzione, sono … amari!
Il passo successivo da compiere è condurre una buona trattativa e mostrare risolutezza.
Trattativa e determinazione a dire di no senza avere rimpianti.
“Un no convinto è meglio di un Sì strappato”
È giusto cercare di far valere le proprie ragioni, sempre in modo professionale e garbato. Far presente al cliente, per esempio, l’importanza di ricevere i file da tradurre in un formato modificabile e riscrivibile, oppure di ricevere la presentazione dell’oratore prima di una conferenza per riuscire a lavorare meglio.
Diversamente…
Siamo professionali e competenti: per i miracoli ci stiamo attrezzando, ma chiediamo a voi i mezzi.
La Qualità conta e per garantirla occorre essere professionisti, ma anche essere messi in condizione di lavorare in modo professionale:
“No materiale? No Qualità”.
Se poi le condizioni lavorative sono molto svantaggiose per il professionista, meglio lasciar perdere e, piuttosto, “Singing and Dancing with the Boss”.
Un altro metodo per lavorare in modo rilassato è
Definizione delle Priorità
Soprattutto davanti a una massiccia mole di lavoro, è fondamentale concentrarsi prima sulle attività più importanti, per poi passare a quelle meno urgenti. A tale proposito, utile, e divertente, citare una frase attribuita a Mark Twain, “If you eat a frog first thing in the morning, nothing worse will happen to you the rest of the day”
Se la prima cosa che fai la mattina è ingoiare un rospo, stai pur certo che il sole splenderà tutto il giorno. Il “rospo da ingoiare” sta per il compito più “ingrato”, passatemi il termine. Prima si sbriga, meglio è. Facile no?
Diversamente
La cioccolata può diventare un boccone amaro da ingoiare.
Segue, a riga (di traduzione)
Lista delle cose da fare – La tanto amata “To do List”
Bianco-nero: una combinazione cromatica non particolarmente amata a Firenze, per ovvie ragioni sportive. Eppure, mettere nero su bianco sulle attività da svolgere, libera spazio nella memoria e fa spazio alle attività da sbrigare. Si possono fare liste digitali o cartacee. Io preferisco quelle cartacee perché cancellare a penna un compito, dopo averlo portato a termine, è liberatorio e allena le dita.
Fare buon uso delle notifiche
Lo smartphone, il tablet o qualsiasi altro dispositivo tecnologico, sono senz’altro strumenti potenti (bella la rima), utilissimi in viaggio; permettono di ricevere le e-mail e gli aggiornamenti dei social network in tempo reale. Troppe notifiche, tuttavia, sono fonte di distrazione e conseguente stress. Per risolvere, tolgo la suoneria, o, addirittura, silenzio i toni per tutto il tempo necessario a liberare la mente. Mio figlio mi chiama, io non rispondo, perché non ho sentito. Lui mi rimprovera, dicendo “Complaint” (reclamo), il reclamo mi tiene attiva e aumenta il livello di adrenalina.
Tengo attive, invece, le notifiche dei promemoria, per ricordarmi di un appuntamento, soprattutto considerando la debolezza della mia memoria che, talvolta, fa “cilecca”.
Salvare sempre tutti i documenti importanti in più dispositivi
Qualsiasi cosa accada, se il computer si rompe oppure se si cancella qualche file per sbaglio, bisogna sempre avere una o più copie di backup per non perdere le traduzioni fatte.
Cercare di separare il lavoro dalla vita privata
In realtà, per il Traduttore e Interprete, Libero Professionista, secondo me, non esiste una linea di demarcazione netta tra spazio e tempo lavorativo, o di vita privata. Ne consegue il rischio di farli diventare un tutt’uno e di non riuscire mai a staccare la spina. Il trucco sta nel saper gestire il tutto, e credo che un Libero Professionista lo sappia bene.
Anche se si lavora da casa, si può cercare di rendere il tutto “easy”, in altri termini, semplice. D’altronde la Semplicità premia, no?
Segue
Mens sana in corpore sano
Una mente sana garantisce un corpo sano e un conseguente lavoro di Qualità.
Inoltre contribuisce a un bell’aspetto, perché… anche l’occhio vuole la sua parte!
Curare il benessere psico-fisico.
“Abbi cura di te”.
Non sono diventata “Suor Cecilia”.
La salute viene prima di tutto. Ognuno ha le sue valvole di sfogo: andare a correre, cucinare, Singing and Dancing with the Boss. Non bisogna rinunciare alle cose che ci fanno stare bene, o a dedicare tempo alle persone che amiamo. Preservare la salute è un investimento a lungo termine e l’impegno premia.
Fare rete e delegare a colleghi di fiducia
Se non ce la facciamo, nulla vieta di contattare colleghi per affidare loro incarichi ricevuti, ma impossibili da svolgere in una situazione particolare, o di momentaneo impedimento.
La vita del freelance spesso è solitaria, in simbiosi con il computer che, per quanto indispensabile, è pur sempre una macchina. Passare troppo tempo da soli davanti allo schermo è alienante. Quante volte capita di vedere i Traduttori parlare da soli con il Computer? Io ci faccio delle chiacchierate e delle cantate, che i video amatoriali realizzati ben testimoniano.
Non siamo matti, siamo Traduttori e ci confrontiamo con l’Interlocutore, qualsiasi esso sia.
Importante, nonché, auspicabile, anche mantenere i contatti con i colleghi.
Perché? Oltre al rapporto umano, avere una rete di contatti di fiducia permette di non rifiutare un lavoro perché si può contare su altri colleghi che possano svolgerlo in parte, o sostituirci in caso di impedimento. Ne gioirà il Cliente che riceverà il servizio di cui ha bisogno.
IN CONCLUSIONE
SE LO STRESS TI STRESSA …
Rifletti sulla tua condizione di Libero Professionista, analizza se, effettivamente, fa per te, diversamente…
Don’t panic, but don’t delay!
Vai a fare una sana e rigenerante nuotata
E
“Swim like a Dolphin”
Oppure
Mangia una barretta di cioccolato, fondente, al latte, o alle nocciole, quindi pensa che…
C’è sempre
Oh my Boss!
Che ti aspetta a Singing and Dancing sul palco del fantastico mondo del Libero Professionista!
Cecilia Di Pierro


