Tariffe e Condizioni di Lavoro nel Mondo dell’Interpretariato e della Traduzione

Un articolo di Cecilia Di Pierro

Quanto sono importanti le tariffe per un Interprete o un Traduttore?

Occorre saper nuotare per non galleggiare in un mare di tariffe selvagge

 

A causa del lavoro che svolge, una parte considerevole del tempo dell’Interprete e/o del Traduttore è dedicata a trattare con le agenzie governative, i Committenti e gli enti vari a tutti i livelli: internazionale, regionale, nazionale e locale.

Le condizioni di lavoro sono trattate e definite da negoziati, accordi e contratti, così come la collaborazione professionale, la sicurezza e la salute dell’interprete, gli onorari professionali, la comunicazione e altre questioni.

Richiedono tempo, mettono alla prova la pazienza e la comprensione reciproca e sono inevitabili in un sistema in cui posizioni, ideologie e considerazioni economiche sono spesso divergenti o, addirittura, contrastanti. Nella maggior parte dei casi, non in tutti, l’obiettivo principale è fornire un servizio di qualità che renda possibile la comunicazione e la comprensione tra individui che non condividono una lingua comune. Questo rapporto non avviene in modo paritario. I governi hanno potere, risorse finanziarie e infrastrutture che gli interpreti, anche quelli sindacalizzati o associati professionalmente, non potranno mai possedere. Fortunatamente per noi che esercitiamo questa professione, le nostre capacità, la nostra esperienza e le nostre prestazioni ci danno la leva necessaria per sederci a questo tavolo di negoziazione intorno al quale lottiamo per vedere riconosciuti i nostri diritti.

In particolare, ci sediamo al tavolo per difendere il diritto primario spettante ai professionisti per fornire il proprio servizio: il diritto di essere visti e trattati con rispetto.

Ultimamente abbiamo visto come gli interpreti di tutto il mondo si sono organizzati per far valere questo diritto. Negli Stati Uniti gli interpreti giudiziari federali si stanno battendo ancora una volta per ottenere un compenso che includa un adeguamento al costo della vita, un diritto che l’anno scorso sembrava acquisito e che il governo ha ignorato. Gli interpreti giudiziari del Nuovo Messico si stanno attivando per chiedere ancora una volta un salario e condizioni professionali decorose, mentre si confrontano con uno dei gestori di programmi meno user-friendly degli Stati Uniti. Gli interpreti in Spagna lottano per ottenere una gara d’appalto per i servizi di interpretariato presso le Autorità Nazionali competenti, applicando una tariffa e condizioni professionali come parte della proposta; per finire, gli interpreti giudiziari freelance dello Stato del Minnesota scioperano per il riconoscimento dei propri diritti.

Gli interpreti del Minnesota dimostrano un atteggiamento e una determinazione esemplari. Sono uniti nella ricerca di condizioni di lavoro che includano un’adeguata remunerazione, professionalmente decorosa, al passo con l’inflazione e che permetta loro di pagare l’assicurazione sanitaria per la famiglia, l’assistenza all’infanzia e contribuire a un fondo pensione individuale. Plaudo al loro coraggio e alla loro visione. Per molti di loro questa è stata una grande battaglia, soprattutto per gli interpreti con combinazioni linguistiche che hanno un mercato ristretto al di fuori del sistema legale, e per quelli che per anni hanno interpretato solo per i tribunali statali e non hanno altre chance lavorative.

 

Battaglia senza frontiere.

Si tratta di una battaglia importante per i Traduttori e interpreti in tutto il mondo.

Dimostrerà la forza e la solidarietà tra Professionisti, nei rapporti con altri sistemi giudiziari, agenzie governative, ospedali e agenzie linguistiche abusive. Continuerà a dimostrare l’essenzialità di una prestazione professionale.

É una lezione universalmente valida per tutti.

Mi riferisco a un campanello d’allarme per coloro che, accontentandosi della legge del minimo sforzo, hanno parcheggiato la loro attività alle porte di un unico cliente e sono sopravvissuti per anni sottomettendosi alla mercé di quella parte.

Gli Interpreti e/o i Traduttori che hanno diversificato le loro attività sono in una posizione migliore per generare reddito al di fuori del sistema giudiziario del rispettivo paese di appartenenza.

È giunto il momento di essere creativi e mostrare determinazione. Chi ha sempre fatto l’interprete in un tribunale statale, deve cercare una fonte di reddito alternativa altrove nel mondo legale, a condizione di possedere i requisiti.

 

La Traduzione e l’Interpretariato non sono una passeggiata, né tantomeno possono e devono essere sottovalutate.

Un Traduttore o un Interprete qualificato, in possesso dei requisiti necessari, può contattare gli uffici legali civili e penali per offrire i propri servizi per incontri extragiudiziali con i clienti, sessioni di preparazione dei testimoni, visite in carcere, deposizioni e lavori di trascrizione. I tribunali statali non sono l’unico luogo di esercizio della nostra professione specializzata. Si può interpretare per i tribunali per il risarcimento dei lavoratori, i tribunali per l’immigrazione, le udienze per la sicurezza sociale, le udienze per cause di disoccupazione, i colloqui per l’immigrazione e per coloro che lavorano in lingue diverse da quelle canoniche, comunemente presenti.

 

Non finisce qui.  Si può esercitare la professione di Interprete qualificato in ambito sanitario.

In tal caso, attenzione alla “Sindrome da Malato Immaginario”.

A forza di tradurre testi medici, acquisirete familiarità con la terminologia medica, ma la prudenza non è mai troppa! La prevenzione neppure.

La Medicina Home-made non è consigliata. La Traduzione di Qualità, di un Professionista, non è un salvavita, ma può salvarti dalla morte per diagnosi sbagliata.

Parlando di tariffario e Condizioni Generali di Incarico, è possibile fare riferimento all’impiego di Interpreti e Traduttori per i colloqui genitori-insegnanti presso le scuole locali, in caso di alunni stranieri.

Altra questione sono le tariffe per gli Interpreti e Traduttori che collaborano con emittenti radiofoniche e TV locali, presso le quali l’Interprete svolge la propria attività in circostanze specifiche, per esempio i reporter investigativi e per i notiziari locali.
La responsabilità di un Traduttore e/o di un Interprete è molto alta. Pensiamo per esempio all’impiego di questa figura professionale per le udienze, le arringhe, la libertà su cauzione, i processi di condanna per reati minori e, se disponete della giusta combinazione linguistica e siete disposti a viaggiare (e almeno per ora, dovreste farlo), offrite i vostri servizi per i processi con giuria in qualsiasi parte degli Stati Uniti. Anche i grandi studi legali internazionali potrebbero essere interessati ai vostri servizi per deposizioni o arbitrati, a seconda della vostra combinazione linguistica e del vostro background.

Ricordate, è tutta una questione di rispetto. Occorre far sì che gli enti governativi, statali, o altri enti incaricati, organi aziendali compresi, trattino da pari a pari, riconoscendo il valore di un lavoro specializzato, competente, professionale, che richiede preparazione, pratica e studio. Talvolta il mancato rispetto origina da scarsa conoscenza, o conoscenze inadeguate.
Penso al caso di una conferenza stampa per un’importante causa internazionale, per esempio, nella quale un Avvocato è intervenuto in sostegno dell’Interprete, ma facendo un’osservazione del tutto fuori luogo, evidenza di mancanza di conoscenza e, a mio parere, di rispetto. Durante la sua partecipazione, ha osservato che “sebbene parlasse spagnolo” era impegnato a sbrigare altre pratiche per i suoi casi giudiziari, sottintendendo che poiché parlava la lingua (non si sa a quale livello di competenza) era in grado di interpretare.

Questo è inaccettabile e un’Interprete qualificato dovrebbe imporsi per far rispettare la sua figura.

È lo stesso problema che si riscontra in altre aree, italiane e non, dove loschi fornitori di servizi linguistici inviano interpreti non certificati dal tribunale per svolgere prestazioni legali extragiudiziali. Non essendoci un albo, a tutela della professione in Italia, potete ben immaginare come le tariffe siano una “Giungla selvaggia”.

La categoria degli Interpreti e Traduttori è tenuta a lottare per ottenere e difendere condizioni deontologicamente corrette e umanamente decorose, in grado di svolgere professionalmente il nostro lavoro e vivere decorosamente da professionisti quali siamo, con il reddito, lo status e soprattutto il rispetto riservato alle altre professioni. Nel frattempo, sosteniamoci a vicenda, proponendo Termini di Lavoro e Condizioni decorose, per vivere dignitosamente la professione, senza dover lottare per la sopravvivenza pur lavorando.

 

Non si lavora per la Gloria, ma neppure gratis.

A posto: via!

 

Cecilia Di Pierro