Come praticare la consapevolezza se pensi che la meditazione “non fa per te”
Un articolo di Livia Massarelli
Come coach con un approccio olistico, lavoro costantemente con i miei clienti per aiutarli ad acquisire la consapevolezza di sé e dei propri obiettivi prima ancora di iniziare a lavorare su di essi. La pratica della consapevolezza è un elemento fondamentale per il raggiungimento di qualsiasi risultato.
Il grande maestro Thich Nhat Hanh ha saggiamente affermato: “The only way out is in” (L’unica via d’uscita è dentro). Questo significa che il primo passo verso il successo personale e il benessere è guardare dentro di sé, comprendere i nostri pensieri, emozioni e comportamenti, e coltivare una consapevolezza profonda di chi siamo veramente. Solo così possiamo sviluppare una comprensione autentica dei nostri scopi e delle nostre passioni, e dare il meglio di noi stessi nel mondo esterno. Pertanto, prima di poter contribuire pienamente al mondo con ciò che abbiamo da offrire, è essenziale iniziare il nostro viaggio di crescita e trasformazione partendo da noi stessi.
Molto spesso ho parlato con persone che alla parola meditazione mi hanno risposto: “Ah no, non fa proprio per me! Io non riesco a stare fermo e non pensare”. Tuttavia, è importante sottolineare che la meditazione è accessibile a tutti, indipendentemente dalla capacità di stare seduti in silenzio o dal desiderio di rilassarsi. Meditare non significa semplicemente svuotare la mente o raggiungere uno stato di totale quiete; piuttosto, si tratta di acquisire consapevolezza di ciò che accade nel momento presente e di imparare ad accoglierlo, qualunque esso sia. È un processo di esplorazione interiore che può essere praticato in molte forme, dalle pratiche più dinamiche come la meditazione camminata o il movimento consapevole, fino alle forme più tradizionali di meditazione seduta.
È importante anche sottolineare che la meditazione non è riservata solo ai praticanti del Buddismo; è una pratica universale che può essere adottata da persone di qualsiasi fede religiosa o background culturale. Quindi, se hai mai pensato che la meditazione non sia adatta a te, ricorda che ci sono molte strade per esplorare questa pratica e che puoi iniziare da forme di meditazione dinamica che si adattano meglio al tuo stile di vita e alle tue preferenze.
In questo articolo ti suggerisco alcune alternative alla meditazione formale seduta, fammi sapere se le hai mai provate o contattami se vuoi provare ma non sai come!
La Pratica della Meditazione Camminata e del Movimento Consapevole: Alternative Accessibili alla Meditazione Seduta Formale
Una delle modalità più accessibili per praticare la consapevolezza è la meditazione camminata. In questo semplice atto di mettere un piede davanti all’altro, possiamo portare l’attenzione al gesto del camminare e alle sensazioni che ne derivano. Ogni passo diventa un’opportunità per essere presenti nel momento, per sentire la terra sotto di noi, per percepire il movimento del nostro corpo nello spazio.
Allo stesso modo, il movimento consapevole e creativo ci offre un altro prezioso strumento per connetterci con noi stessi. Che si tratti di danza, yoga o qualsiasi altra forma di movimento che risuoni con noi, possiamo sfruttare il potere del corpo in movimento per centrarci nel presente. In questo modo, il semplice atto di muoversi diventa una forma di meditazione in movimento, un’occasione per esplorare la nostra interiorità mentre ci esprimiamo attraverso il nostro corpo.
Queste pratiche offrono alternative valide alla meditazione seduta formale, consentendo a chiunque di trovare un modo per coltivare la consapevolezza che si adatti al proprio stile di vita e alle proprie preferenze.