Abitare il corpo: l’importanza della consapevolezza corporea nel percorso di crescita personale
Un articolo di Livia Massarelli
Connessi 24 ore al giorno, ma pochissimo con il nostro corpo.
Viviamo in un’epoca in cui la frenesia quotidiana spesso ci allontana dalla connessione con il nostro corpo, si tende a dare valore al pensiero e poca attenzione al corpo, percepito solo come qualcosa di cui prendersi cura per apparire “in forma” o per evitare di incorrere in malattie.
Ma il corpo non è semplicemente un contenitore da mantenere. Il corpo è parte di ciò che siamo, è una manifestazione di ciò che siamo.
Comprendere l’importanza dello stare nel corpo e prenderne consapevolezza può trasformare la nostra vita.
Il corpo è molto più di una semplice struttura fisica; è il nostro tempio interiore, una dimora di emozioni e pensieri profondamente intrecciati. Questa consapevolezza può diventare una chiave per un lavoro profondo su noi stessi, un percorso che può integrare diverse metodologie, come il coaching per agire sul piano mentale, la meditazione per influire sul piano emotivo-psicologico e il movimento per agire sul piano fisico.
Il corpo possiede la sua antica saggezza, ma spesso siamo troppo impegnati a pensare e dimentichiamo di percepirla.
La mia esperienza in prima persona come danzatrice, coreografa ed insegnante, che ha fatto del corpo e il suo movimento lo strumento primario di comunicazione, mi ha offerto uno sguardo privilegiato su questo potere.
Ho potuto fare esperienza del profondo legame tra la consapevolezza corporea e la creatività attraverso il movimento. Nel dare spazio e attenzione al corpo, ho aperto le porte a un mondo di espressione autentica, di contatto con me stessa.
Ho compreso come posso agire sul corpo per ricordarmi ciò che la mia mente tende a dimenticare e viceversa. Ho compreso che in verità la distinzione corpo mente è una semplificazione che ci siamo costruiti per aiutarci a capire, ma che in realtà il corpo e la mente sono semplicemente due modalità d’essere.
La danza, in particolare, diventa una forma di meditazione in movimento, un modo per immergersi nel momento presente attraverso il corpo. Questa pratica non solo alimenta la creatività, ma consente anche di esplorare e comprendere le emozioni che risiedono in profondità.
L’integrazione di diverse discipline, come il movimento creativo, il coaching e la meditazione, offre un approccio olistico. Il coaching fornisce gli strumenti per esplorare e trasformare i pensieri, mentre la meditazione offre uno spazio per connettersi e gestire le emozioni. Insieme, creano un ponte che collega il mentale all’emozionale, fornendo un terreno fertile per la crescita personale.
Riconoscere l’importanza dello stare nel corpo e abbracciare la consapevolezza corporea può essere un viaggio profondo e significativo.
Attraverso il movimento creativo e l’arte della danza, si sperimenta il potere trasformativo di questo connubio.
Quando parlo di movimento creativo intendo un movimento guidato consapevole, che però non deve rispondere a sequenze precostituite o forme da adottare con il corpo, come spesso accade in moltissime discipline (di grande valore) come lo yoga o le arti marziali, o come molti intendono la danza.
Nel movimento creativo possiamo lasciare che il corpo, una volta connessi ad esso, diventi veicolo di espressione di noi stessi, muovendosi liberamente a secondo di ciò che è presente in noi in quel momento. Una guida qualificata può guidarci in questo viaggio in maniera sicura, supportando il nostro percorso di crescita personale anche attraverso il corpo.
Che tu sia un artista o una persona in cerca di equilibrio interiore (e di riflesso equilibrio nelle tue relazioni e lavoro), questa consapevolezza può diventare la chiave per sbloccare il potenziale nascosto dentro di te, portandoti verso una vita più autentica e appagante. Non è assolutamente necessario essere un danzatore professionista per poter imparare a connettersi con il proprio corpo attraverso il movimento creativo. L’unico ingrediente necessario è la volontà di sperimentare e aver voglia di conoscersi anche attraverso il movimento.
Esistono dei semplici esercizi somatici per poterci ricordare di “abitare” il nostro corpo, ripotando l’attenzione ad esso durante la giornata, in particolare nei momenti in cui siamo attraversati da emozioni intense. Queste pratiche sono il prima passo per acquisire la conoscenza del corpo, necessaria per il movimento consapevole e creativo che può sostenerci nella riscoperta di sé.
Le emozioni nel corpo
Quando una forte emozione emerge posso domandarmi: “In quale parte del mio corpo risiede questa emozione? Come sta questa parte del mio corpo? È in tensione? È rilassata?”
Posso poi decidere di dedicare più attenzione a quella parte del corpo magari con un auto massaggio o mantenendo quell’area al caldo.
Esercizio di radicamento
Quando ci si sente particolarmente stanchi e smarriti, quando abbiamo bisogno di prendere una decisione importante o ci sentiamo persi, è molto utile prendersi qualche minuto per assumere la posizione dell’albero.
Ci si posiziona in piedi, con i piedi distanziati tra loro, più larghi delle nostre anche. Si possono piegare leggermente le ginocchia per rilassare le gambe e si porta poi l’attenzione ai piedi e al contatto con il pavimento. Si possono immaginare delle profonde radici uscire dai nostri piedi per radicarci al pavimento, proprio come se fossimo un albero secolare. Possiamo lasciare le braccia lungo il corpo o decidere di avvicinare le mani e portare le braccia all’altezza delle spalle, come se stessimo abbracciando qualcuno di fronte a noi. In questa posizione possiamo stare per qualche istante, ponendo particolare attenzione alla respirazione e connettendosi, anche a livello fisico, all’idea di radicamento.
E tu, quanto abiti il tuo corpo?
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