Navigare l’Ignoto: la Bussola della Consapevolezza
Un articolo di Livia Massarelli
Come coach, osservo ogni giorno quanto l’incertezza possa generare paura, ansia e un senso di smarrimento.
Viviamo in un mondo in cui il non conosciuto non è più un’eccezione, ma una costante. Cambiamenti rapidi, instabilità e trasformazioni profonde ci pongono continuamente di fronte a ciò che non possiamo prevedere.
In questo scenario, sviluppare la capacità di restare presenti e consapevoli diventa un atto rivoluzionario.
La consapevolezza ci permette di riconoscere ciò che proviamo, senza giudizio, restare nel presente anche quando la mente vorrebbe fuggire nel “cosa succederà se…”.
Essere presenti significa creare uno spazio interiore in cui poter osservare le nostre paure, accoglierle con gentilezza e, al tempo stesso, non lasciarci guidare da esse.
La paura non è il nemico. È un segnale, un messaggio. La consapevolezza ci dà gli strumenti per ascoltarlo, integrarlo e scegliere come rispondere.
Non possiamo controllare tutto ciò che accade. Ma possiamo allenare la qualità della nostra presenza.
Ecco esercizio per tornare al presente che puoi provare (se ti va, fammi sapere nei commenti com’è andata):
Prenditi un minuto.
Siediti o stai in piedi con i piedi ben appoggiati a terra.
Chiudi gli occhi se ti va. Inspira profondamente.
Porta l’attenzione a tre suoni che riesci a percepire intorno a te.
Poi nota tre sensazioni fisiche nel corpo.
Infine, apri gli occhi e guarda tre oggetti che ti circondano.
Questo semplice gesto ti riporta qui, ora.
Il presente è il luogo in cui possiamo agire, scegliere, vivere.
È da lì che possiamo affrontare anche ciò che non conosciamo.