IL PENSIERO LATERALE

Un articolo di Ana Alvarez

Come diceva Ugo Foscolo  “non esistono errori, ma opportunità”

Ci ho messo un po’ di tempo ad arrivare a questa consapevolezza, cresciuta nella cultura del “errore-punizione”, tuttavia, con l’esperienza ed attraverso il lavoro su me stessa è arrivata chiara come il sole. Niente è per caso.

Comprendere questa verità mi ha permesso di  progredire e di migliorare tanto in ogni sfera della mia Vita.

Gli errori come i problemi, sono indizi di opportunità nascoste.

Questo atteggiamento è il passaggio successivo ad “imparare degli errori”, che ha una certa connotazione  passiva  di rassegnazione. Cogliere l’opportunità dell’errore è invece attivo all’ennesima potenza o come diciamo in gergo: “causativo”.

C’è da dire anche che occorre una grande flessibilità mentale per applicare la causatività a questi livelli. Ci vuole una buona dose di creatività e l’attivazione del pensiero laterale. Se poi ci focalizziamo nel mondo del lavoro, questi ingredienti diventano a dir poco indispensabili per ottenere un certo successo.

Il mondo del lavoro è sempre più veloce e mutevole. Come diceva Beau Toskich, non vale più “pesce grande mangia pesce piccolo” siamo nella era del “pesce veloce mangia pesce lento” ed io aggiungerei: “Pesce creativo mangia pesce prevedibile”.

Il successo è nelle mani degli “smart” mentali, dei creativi, di coloro che sono in grado di affrontare le nuove e sempre più inaspettate situazioni usando di più il pensiero laterale di  quello verticale.

Cos’è il pensiero laterale?

Con il termine pensiero laterale, coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto, ovvero, l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità (pensiero verticale) che prevede la concentrazione su una soluzione diretta al problema.

Mentre una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la soluzione.

PENSIERO VERTICALE

PENSIERO LATERALE

Utilizza maggiormente l’emisfero sinistro Utilizza maggiormente l’emisfero destro
Analisi Progettazione
Nasce da una direzione Genera una direzione
Procede con causa-effetto Procede con salti logici
La negazione blocca alcuni percorsi Non esiste negazione
Non prevede casualità Accetta con favore la casualità
Classificazione e definizione sono rigide Classificazione e definizione sono elastiche
Sceglie percorsi probabili Esplora percorsi meno probabili

E cos’è la creatività?

Henri Poincarè, nel lontano 1929, la definì in questo modo  Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili

Risulta evidente che per riuscire ad essere “creativi” occorre usare il pensiero laterale, poiché la rigidità del pensiero verticale impedisce la ricerca di nuove strade, di nuove soluzioni.

Questa disquisizione sul pensiero laterale applicato alla risoluzione dei problemi in modo causativo è nata da un episodio concreto accaduto tempo fa, quando publicammo un anuncio per la ricerca di un Responsabile di Area per una nostra azienda cliente.

A questo proposito avevamo inviato al nostro database di candidati l’offerta di lavoro sotto forma di mail, poiché se ne occupava personalmente di questa selezione Alessandro Bertoldi, inserimmo la sua mail come riferimento di posta elettronica al quale dovevano mandare i cv se interessati ed idonei, MA… l’indirizzo mail conteneva un errore di battitura (errare è umano! come dice spesso la nostra Cecilia Di Pierro), nel testo mancava la “i” finale del cognome: a.bertold@elite-academy.it

Risultato:  sono arrivati (inaspettatamente) pochissimi mail di risposta, ma ci sono arrivati alcuni davvero eccezionali! perché sono arrivati esclusivamente i curricula delle persone realmente interessate ed interessanti, quelle capaci di agire nonostante l’errore, capaci di usare il loro pensiero laterale, intuire che mancava una “i”,  persone che saranno sicuramente in ogni ambito, creative nella risoluzione dei  problemi.

Ora, indipendentemente del fatto che queste persone siano state scelte o meno per il lavoro proposto, resta la conferma che sono sicuramente persone creative sopra la media, persone causative e determinate, che non si fermano davanti ai problemi o agli errori (propri o altrui)… persone che ogni azienda vorrebbe assumere!

Ana Alvarez

…E voi, avete esempi di situazioni in cui il  vostro (o altrui ) “pensiero laterale” è stato determinante per risolvere una situazione delicata o intricata?