VITA IN MOTU

Un articolo di Giovanni Cardinale

CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DEL VIAGGIARE OGGI

E SUL MESSAGGIO CHE UNA MERIDIANA ANCORA CI PUÒ DARE

Mi considero una persona abbastanza aperta e spontanea per poter apprezzare e rispettare il vecchio e il nuovo, ma soprattutto gli altri che incrociamo nel mondo e che donano alla nostra vita significato e pienezza.

 

Sul prospetto sud-ovest di casa mia, campeggia al centro della facciata una meridiana scolpita su una lastra di pietra di Lipiza. Sulla meridiana è inciso a caratteri cubitali il motto latino “VITA IN MOTU”. La meridiana segna l’ora esatta in quella precisa latitudine e le tappe del perpetuo viaggio della Terra intorno al Sole.

Una meridiana in pietra sulla facciata di una casa moderna potrebbe sembrare a prima vista un accessorio inutile, un oggetto obsoleto, forse un po’ fuori luogo, ma vi assicuro che non è affatto come sembra.

L’ombra dello gnomone il giorno del Solstizio d’Estate sfiora la linea blu inferiore del quadrante.

 

Se impariamo a conoscerne il funzionamento e a capire cosa rappresenta tutta quella strana geometria fatta di linee sinusoidali colorate e no, di rette che le intersecano, di numeri romani, di coordinate geografiche e di iscrizioni in latino, allora il segreto è svelato e l’ombra dello gnomone che sfiora una delle linee sinusoidali ci incomincia a parlare di mesi, stagioni, solstizi, equinozi e per finire anche dell’ora solare esatta in quel preciso momento e a quella precisa latitudine.

Una lastra di pietra che ci parla e ci mostra giorno dopo giorno il perenne viaggio della Terra intorno al Sole. Ed è stata un’emozione vedere nel giorno del solstizio d’estate, per la prima volta, l’ombra dello gnomone viaggiare sulla linea del solstizio attraverso tutte le ore segnate sul quadrante. Il 22 dicembre scorso il giorno del solstizio d’inverno l’ombra ha toccato la linea del solstizio d’inverno, segnando l’ombra più corta nel giorno più breve dell’anno.

L’ombra dello gnomone il giorno del Solstizio d’Inverno sfiora la linea blu superiore del quadrante.

 

Penso che una meridiana sulla facciata di una casa moderna non sia affatto un oggetto superfluo o obsoleto. Al contrario credo che sia un po’ come un ornamento prezioso, un orologio senza tempo che dona alla casa carattere e unicità.

Il motto latino inciso sulla meridiana “Vita in Motu” significa che non c’è vita senza movimento e che quindi il movimento, il viaggiare perpetuo della Terra intorno al Sole con l’alternanza delle stagioni è sinonimo di vita.

La maggior parte della gente viaggia solo nello spazio, percorre una determinata distanza, si sposta da A a B in un tempo predefinito, continuando ad essere fedele sempre a sé stessa. Prova qualche specialità gastronomica locale, si fa qualche selfie davanti a qualche famoso monumento, ma rimane per tutto il tempo centrata su sé stessa e intrappolata dentro un sé, che non le permette di godere della bellezza e della diversità che la circonda.

È più facile e comodo cercare sempre e soltanto le affinità, le cose che in parte conosciamo e che quindi ci rassicurano, che immergersi negli abissi di un oceano sconosciuto. Ma, se non abbandoniamo le paure per l’altro e il diverso, in realtà, non avremo mai viaggiato veramente e i nostri spostamenti sul mappamondo resteranno semplici cambiamenti temporanei della nostra localizzazione sul nostro social network preferito.

Queste sono solo considerazioni personali sul senso che diamo oggi all’idea del viaggiare, concetto che fino all’Ottocento aveva un significato del tutto diverso e che rimandava molto da vicino al viaggio della Terra intorno al Sole, ossia alla ricerca del vero sé e alla catarsi spirituale dell’individuo, che partendo da A ritornava, dopo un lungo pellegrinaggio, ad A, arricchito, migliore e più saggio, insomma un uomo nuovo, un po’ come succedeva ad Ulisse o agli eroi delle fiabe dei Grimm.

Sono le 12:10 del 13 ottobre.

 

Ma tornando alla mia meridiana penso che averne una sulla propria casa sia una cosa veramente straordinaria, perché ci si sente un po’ coinvolti nel viaggio della Terra intorno al Sole, o meglio ti rendi conto, con i tuoi occhi, che il Sole ti mostra in ogni istante dove ti trovi in quel preciso momento.

In realtà se la si guarda bene con l’occhio del profano una meridiana ha un qualcosa di arcano e magico. Chiaramente tutte quelle linee e segni incisi sono il frutto di un profondo lavoro di studio da parte dello scultore che l’ha realizzata per quella parete e per quelle precise coordinate geografiche. La vera magia è stata per me vedere che alla fine tutti quei calcoli e quel lavoro paziente e preciso ha funzionato alla perfezione.

Spero di non essermi dilungato troppo e di non essermi perso da qualche parte del discorso, ma sentivo l’esigenza di condividere anche questo della “My Home in Slovenia”, che non ha niente a che fare con il mio lavoro personale all’interno, ma che è opera del talento e della professionalità dello scultore Guillaume Froger.

Giovanni Cardinale